di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
«Non abbiamo slogan, farò il sindaco a tempo pieno». Il candidato sindaco Stefano Mei del Movimento 5 Stelle presenta il programma e la lista che lo appoggerà alle prossime elezioni comunali. Oggi pomeriggio all’Hotel solarium di Civitanova Mei ha illustrato il corposo programma del Movimento condensato in 50 pagine suddivise per settore. E sulla sua giunta ha già le idee chiare: «a breve si apriranno le candidature per gli assessorati. Noi non promettiamo niente a nessuno, apriremo un bando e selezioneremo gli assessori sulla base delle competenze. Chi si candida come consigliere farà solo il consigliere comunale. Prima del ballottaggio i cittadini sapranno già chi farà parte della giunta». Se diventa sindaco rinuncerà allo stipendio? «Siamo tutti cittadini che hanno un lavoro, ritengo che se uno rinuncia al proprio lavoro e svolge il mestiere di sindaco dalla mattina alla sera è giusto che sia retribuito». Ad aprire l’incontro è stata la candidata consigliere ed ex candidata sindaco nella precedente tornata elettorale Mirella Emiliozzi:«in questi cinque anni abbiamo svolto un lavoro duro -ha detto – fatto 200 banchetti, 50 interrogazioni, più di 30 mozioni e siamo motivati a raggiungere il governo della città».
«Io non sono che la punta di una bellissima squadra di 24 cittadini, non politicanti, dalle estrazioni diverse, ci sono operai, disoccupati, commercianti, mamme, casalinghe, sono tutti espressione della vita civile della città e tutti insieme abbiamo elaborato un programma che affronta le diverse problematiche ancora irrisolte di Civitanova. Ci sono tanti aspetti che vogliamo puntualizzare dall’attenzione per la qualità dell’acqua e dell’aria di cui nessuno in questo momento parla fino alla gestione dei rifiuti. Basti pensare che il Comune spende per i rifiuti 7 milioni di euro all’anno». Tra i punti del programma del Movimento 5 Stelle ci sono la riqualificazione dell’ultimo tratto del lungomare nord, l’introduzione di un reddito di cittadinanza comunale, l’assunzione di 4 vigili urbani per potenziare la sicurezza diretta, l’inserimento del Comune di Civitanova fra le città lilla. In materia di urbanistica ogni progetto sarà partecipato e poi sotto posto a concorsi di idee nelle principali università italiane ed europee dalla Ceccotti fino alla riqualificazione e valorizzazione del borgo marinaro e del centro storico. I grillini sono contrari alla realizzazione del sottopasso sulla statale e nel programma ipotizzano soluzioni alternative come l’eliminazione del passaggio a livello creando una stazione al centro commerciale e bus navette di collegamento con il centro punto per il traffico e la viabilità nel programma c’è l’inizio di uno studio di fattibilità per la complanare parallela alla statale 16.
I 24 candidati del Movimento 5 stelle sono: Mirella Emiliozzi, Pierpaolo Iacopini, Sonia Pelliccioni, Luca Lattanzi, Beatrice Marinelli, Riccardo arbuatti, Gabriela Pelice, Marco Vannini, Annamaria giacconi, Luca Stefoni, sara Bolognini Elettra lucchetti Domiziano gallina Lorenzo Gattafoni sara anselmi Silvano Mecozzi Paolo Di Giorgio Fabrizio Medori Domenico Giuseppe Giordano Rudy Bisconti Pasquale pesci Andrea Mercuri Nardino Scanzani Giovanni Speranzini.
La giornata politica si è aperta però con Fratelli d’Italia che ha presentato una delle candidate della lista Ilaria Bompadre e che ha attaccato l’amministrazione per lo street food che verrà ospitato il prossimo week end: «non è questo il modo di aiutare i commercianti e gli operatori balneari della zona – ha detto Pierpaolo Borroni – le feste e gli eventi non sono stati concertati con le attività produttive. Inoltre lo street food con tutti operatori che provengono da fuori danneggiano i locali. Noi i 17 anni di governo abbiamo fatto molto, strade, rotatorie, sottopassi, loro stanno facendo adesso solo qualche manutenzione e asfaltatura elettorale». In merito alla coalizione di Ciarapica Belvederesi difende il suo schieramento dall’accusa di essere un’ “accozzaglia”. «Forse sarà un’accozzaglia, ma almeno è coerente nel tempo, abbiamo perso qualche pezzo, ma i valori non si perdono e le poltrone non si comprano nè si vendono».
Conferenza congiunta per le liste di Giovanna Capodarca con Civitanoi e per Kleos il glorioso di Dimitri Papiri. I due candidati sindaci hanno scelto lo stesso posto (il Baretto di corso Garibaldi) alla stessa ora. Tutto incentrato sui quartieri l’incontro con la candidata di Civitanoi che propone alcune soluzioni per riqualificare le zone più periferiche: «nel programma proponiamo di rilanciare i centri civici, renderli dei luoghi in cui le famiglie possono portare i bambini nel pomeriggio, di incontro e di servizi. Vogliamo realizzare un parco giochi in ogni quartiere e un’area sgambamento cani. Le periferie sono luoghi di spaccio e di residenza di signorine del night tenute sotto controllo dai loro protettori. Un sindaco certe cose le deve combattere. Siamo contrari al sottopasso sulla statale, come non è stato realizzato il cavalcavia ci batteremo per cancellare il sottopasso,non siamo cittadini di serie b».
Tutto numeri e bilancio è invece il focus di Dimitri Papiri, vignettista per passione che ora si cimenta nell’agone politico. E lo fa con un progetto visionario e onirico di stampo keynesiano. In estrema sintesi seppur nella complessità delle idee del “glorioso” c’è la volontà di recuperare il gigantesco file delle derivate e degli swap. Secondo Papiri infatti è possibile ridefinire i crediti del comune nei confronti di un istituto bancario e che permetterebbe al comune di introitare dai 2 ai 5 milioni di euro di commissioni implicite rispetto ai derivati che il comune sottoscrisse con la giunta Marinelli. Una liquidità che unita alla creazione di una bolla speculativa mediante una moneta alternativa permetterebbe di dare lavoro ai disoccupati della città impiegandoli nei lavori a servizio della comunità.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Fortuna che non voto a CIVITANOVA !!!!
sindaco a stipendio pieno…………………………………………..
Forza Micucci, ti prego di farci sentire la sua (di voce).
Rita,guardi che qualunque cosa possa dire è già tutta compresa in una frase di un suo commento:”La scatola della pizza è quadrata, la pizza è rotonda, lo spicchio e triangolare; Il Carcere a Camerino, il Tribunale a Macerata…… niente nella vita a un senso… “. Ma qui, però a Civitanova un senso a queste elezioni bisogna darlo, sennò lasciamo Corvatta e sappiamo che già abbiamo fatto la prima cosa insensata, scabrosa, anzi vergognosa a favore di una amministrazione che in cinque anni non ha portato a termine neanche un punto dl suo programma elettorale e che né avrà preparato un altro, forse lo stesso ma foss’anche tutto il contrario sarebbe da pazzi dargli credito. Ecco il sunto sull’argomento già postato: ( Mancano proprio tutti gli elementi per una disgrazia simile. Ci fosse uno, dico un solo motivo per cui qualcuno dovrebbe votare per Corvatta, se non per utilità, ignoranza di quello che sta facendo perché non segue o non ha mai seguito la politica e gli eventuali cambiamenti di indirizzo che spesso ci sono all’interno dei partiti, come ad esempio il Pd ( partito che appoggia Corvatta e che molti scambiano ancora per Pci )o per promesse che si fanno e che si rispettano senza sapere che ci e si sta dando nuovamente zappate sui piedi. Naturalmente la caccia ai voti si fa sempre prima nel novero delle conoscenze e poi ci si allarga). Cambiamo argomento, però prima devo dire una cosa sull’ultimo consiglio a proposito del baratto che ha impiegato ben due anni di studi e votato da 18 sì e un astenuto e che prevede sconti sui tributi in particolare per le persone più in difficoltà. Io, prima aiuterei queste persone in difficoltà senza dover chiedere niente “ in baratto “,visto che sento e vedo situazioni che non dovrebbero esserci e che comunque non stanno certo in cima ai pensieri dei Corvattiani e poi mi accerterei che le persone che già fanno questo tipo di servizi continuino a farli dopo aver controllato che chi sta dietro a queste persone non continui a lucrarci come succede a Civitanova e non solo. Stop, altrimenti mi viene la nausea e potrei cominciare a vomitare una miriade di meritati insulti a chi ha ben dimostrato di meritare. Allora nuove elezioni e nuovi amministratori anche se non tutti escono dalla Zecca. Leggo nell’articolo di parchi, centri dove socializzare e luoghi per cani in libertà. Ci sono già, basta solo convincerci la gente ad andarci perché io tutta questa voglia di aggregazione non la vedo, soffocati da mille problemi a cui non sai mai se qualcuno una volta sulla poltrona, poi cerchera di alleviare. L’esperienza dice no, ma purtroppo il mondo va avanti lo stesso allora si rivà a votare sperando che non i partiti a cui non credo e che devono pensarla in maniera disomogenea sennò basterebbe un partito unico o nel migliore dei casi, non rappresenta chi e cosa dovrebbe. Essere grillino oggi, domani fratello d’Italia poi renziano ma forse è meglio bersaniano ecc. non fa certo venire voglia di andare al voto. Però, come alternativa al partito c’è la persona. Anzi, mi sembra che è da un bel po’ che c’è questa abitudine, tradita quasi sempre. Però bisogna andare a votare, sia se si vuol cambiare, semplice utopia per molti, sia se non si vuol cambiare . A questo punto mi sto chiudendo anch’io sulla possibilità di intervenire per dire la mia con il voto. Potrei scrivere per tre giorni di seguito illustrando i motivi per cui non votare, tipo sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Ed io dovrei essere diabolico perché mi è già capitato di sbagliare, fatta eccezione per Berlusconi che non mi ha mai appassionato, veniva dalla scuola di Craxi ( non sto dicendo socialista ) ed era ricchissimo o doveva ridiventarlo e che comunque non era né peggio e né meglio, anzi l’unica legge che ricordo veramente fatta per qualche povero la fece lui, raddoppiando la miserabile pensione detta delle casalinghe, pensione che seppur oggi non è che ti fa scialare, ancor permette a tanta gente di non morire di fame, sempre se si arriva, mi pare a 65 anni senza crepare prima. Ecco, andando adesso a votare per Civitanova bisogna tener conto che anche da chi meno te lo aspetti un aiuto alla persona, alla città, ai cani e pure ai gatti potrebbe darla. Ma si usa sempre il condizionale , finiamo per condizionarci, così che mandiamo tutti a..quel paese. Non voterò per i cinque stelle, che teoricamente sono quelli che dovrebbero dare di più e forse lo darebbero, ma a Civitanova ci sono troppi marpioni e dal primo giorno non farebbero che cercare di sminuirli, in fondo come succede in altre città, impedendoti di lavorare e comunque mi sembra che ci sia troppa labilità nello scegliere i consiglieri, un capo che decide per tutti, che non mi sembra troppo coerente e che magari qualche giorno dopo, insoddisfatto caccia dal movimento Mei e farebbe mancare quella stabilità di cui abbiamo bisogno. Ciarapica, lo conosco e non lo conosco. Se non avesse attorno tante vecchie facce, per quello che lo conosco, lo voterei ma per quello che non lo conosco, non vorrei che dimenticasse di essere il sindaco di Civitanova e fare il primo cittadino di tutte quelle conoscenze tipo Brini che starebbero sempre a consigliarlo, a chiedere, insomma, facendolo diventare il solito burattino tipico della prima, seconda, terza, quarta, quinta Repubblica. Mi fermo perché non so a quale stiamo. Se andasse dritto per la sua strada, potrebbe dare a Civitanova tutto quello che i civitanovesi si aspetterebbero da lui, sicurezza e sociale in testa. Ghio, non lo conosco, il suo programma è vicino alla città, mi sembra una persona seria. Mi dispiace che abbia perso Nicoletti che è stato un buon assessore così come per me lo è Marzetti che sta con Ciarapica. Insomma di buono c’è in tutti cosi come di assolutamente cattivo ed inutile anzi pericolosamente dannoso lo troviamo a chi ogni tanto fa cucù o ce l’abbiamo davanti alla faccia tutti i giorni. Basta collegarsi con CM ed ogni santo giorno ecco i visi tanto amati di Corvatta e Silenzi ultimamente con Angelini a cui adesso si è unito il Gismondi. L’ho scritto una volta e lo riscrivo: “ Sì, che era bella Civitanova”, prima che amministrazioni cementificatrici, cieche da non accorgersi che davanti c’è il Mare Adriatico e con l’ultima botta datagli dai ben noti, la riducessero ad una larva, brutta, puzzolente, indecorosa banlieue del Maceratese.
Le dirò, Rita, che mi sembra di non aver detto niente!!
La “gggente “di Civitanova non consegnerà questa città nelle vostre mani.PS Un consiglio sul piano della comunicazione : imparate a sorridere ,almeno in fotografia.
Dopo un commento così lungo, trovarci una manina seppur rossa è una bella soddisfazione. Spero solo che sia stato letto tutto.