di Laura Boccanera
Sfida elettorale a colpi di Tai Chi. Il candidato sindaco Stefano Ghio si prepara ad affrontare l’ultima volata della campagna elettorale con la disciplina dell’arte marziale cinese. Curiosa esibizione ieri nel corso della Festa del vento, l’iniziativa sportiva curata dalla lista Civitanova il nostro futuro sul lungomare nord. Tra le associazioni sportive partecipanti anche quella di Tai Chi, appunto. Ad esibirsi anche il candidato Ghio che frequenta il corso di Tai Chi da un paio d’anni. Per i non addetti ai lavori uno spettacolo affascinante con le movenze simili ad una danza. Ghio, completamente vestito di bianco con la caratteristica veste ha riprodotto alcune delle azioni della disciplina. Un modo per ricaricare le energie prima degli incontri nei quartieri che sono iniziati già la scorsa settimana da Santa Maria Apparente e dal quartiere Risorgimento. Ghio ha ascoltato le richieste dei residenti che lamentano scarse manutenzioni, maggiore pulizia, disciplina del traffico e rispetto del conferimento della raccolta differenziata. Tra le proposte fatte quella di una regolamentazione della partecipazione della collettività e dei civitanovesi alle scelte del comune e un piano triennale delle assunzioni che risponda alle esigenze della città per migliorare la manutenzione delle periferie.
Fabrizio Ciarapica e Gianfranco Amato. Il Popolo della famiglia non appoggerà più il candidato di Vince Civitanova
Replica al Popolo della famiglia Fabrizio Ciarapica dopo la decisione del partito di Amato di lasciare la coalizione guidata dal leader di Vince Civitanova: «Fino a ieri non era un problema sedere vicino a Ceroni, Ciccioli e Paolini, coordinatori regionali rispettivamente di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, compiacersi delle parole di elogio ricevute dal sindaco di Ascoli Piceno, Castelli, noto esponente di Forza Italia. Il PdF ha sempre partecipato a tutte le riunioni di coalizione e a tutti gli incontri tenutesi per la stesura del programma, in piena sintonia, sempre, anche con i partiti di cui solo oggi si accorge di non condividerne i principi – commenta Ciarapica – ma di quali principi parla il PdF? Non vorrei, diversamente, che dietro tale assurdo e sleale comportamento, si celino quei tanto criticati “giochi di potere” , che il movimento, invece, cerca di addossare ad altri. Pur essendo rammaricato per questa loro decisione, confermo che nulla cambierà rispetto al mio progetto. Il tema della famiglia e le problematiche connesse non sono solo oggi al centro del mio programma elettorale, ma da sempre al centro della mia azione politica».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati