di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
Ghio chiude la coalizione con la lista di Fernanda Recchi Cantiere Lavori. La nuova città convintamente di nuovo insieme a Corvatta: «non confermare l’amministrazione uscente produrrebbe un danno alla città» sostiene Marco Poeta. I giochi ormai sono fatti. Ghio fa sapere che ormai la sua coalizione è blindata e non c’è più spazio per altre liste e implicitamente parla di tradimento da parte de La Nuova città. A distanza di qualche minuto e a qualche decina di metri di distanza la replica della lista che non ci sta a passare da Giuda e parla di “protagonismi e personalismi che hanno reso impossibile una coalizione di tutte le civiche nei tempi stabiliti. «Sono felice di poter dire che il progetto che sognavo finalmente si è concretizzato – ha detto Fernanda Recchi – Lanciai tempo fa il polo delle civiche l’unica forma vincente che rispecchia gli umori della città. C’è una volontà di cambiamento di passo è solo riportando in comune chi vive del proprio lavoro ed è interessato solo alla gestione della città che si possono cambiare le cose».
E tra i primi progetti proposti c’è l’auditorium della musica. Una raccolta di tutte le realtà musicali cittadine, scuole, cori e bande da riunire in un unico spazio individuato nell’ex tribunale di Civitanova Alta. Quello spazio, che l’attuale amministrazione intendeva destinare a polo museale dedicato in parte all’esposizione permanente del museo del manifesto e alle realtà culturali cittadine. Un progetto alternativo è invece quello proposto da Ghio e dalla Recchi: «occorre riportare i giovani a Civitanova Alta, con istituzioni che siano vive. Questo auditorium mobiliterà 6000 giovani e allora sì che Civitanova Alta rivivrà» – aggiunge la Recchi che respinge le accuse degli ex compagni di partito, tra cui Mobili che accusa la compagine di Ghio “di essere politici camuffati da civici”: «sono l’unica della mia lista ad aver fatto politica». Dura la replica di Ghio: «I miei candidati sono tutti noti da mesi, vorrei vedere le facce dei loro, potrebbero guardare in casa propria prima di dare giudizi».
Presentazione ufficiale oggi anche per La nuova città che ha ufficializzato l’appoggio della lista a Corvatta. «La nostra è l’unica vera lista di civici – ha detto Piero Gismondi – viene da lontano, le altre sono riempite di ex esponenti di partito. Noi abbiamo iniziato 10 anni fa e siamo rimasti tali». Dopo un lungo periodo di colloqui anche con le civiche Gismondi e i suoi hanno riconfermato il sindaco uscente, una scelta che è parsa a Ghio come una “incoerenza”: «Abbiamo partecipato alle riunioni di tutti, fino a 10 giorni fa non c’era da parte di nessuno interesse a trovare soluzioni unitarie, le scelte si fanno fra tutti e non solo in due – dicono all’unisono Gismondi e Sergio Andrenacci – rigettiamo al mittente questa provocazione, il loro è un accordo di potere dell’ultimo minuto. Corvatta non è un ripiego per noi, oggi quella coalizione ampia che chiedevamo si è ricreata e 5 liste (Nuova città, Futuro in comune, Pd, Sinistra unita, Udc) sono sufficienti per dare il giusto impulso alla città».
Sul fronte dei temi la lista si concentra su pochi concreti aspetti: meritocrazia, spazio alle manutenzioni più che alle opere pubbliche e concentrazione degli assessorati per omogeneità. «La parola d’ordine sarà attenzione e servizi – ha aggiunto Marco Poeta – le opere pubbliche sono state fatte, ce ne saranno altre, ma occorrerà prestare attenzione a quelle manutenzioni che nei primi anni non è stato possibile effettuare a causa del bilancio che abbiamo trovato. Ora il bilancio è risanato e possiamo mettere mano a scuole, strade e servizi. Non confermare questa amministrazione produrrebbe un danno per la città in termini di continuità». Tra i candidati della lista Alessia Ribustini, Loredana Garbuglia, Sonia Quercetti, Massimo Lambiase, Andrea Perini, Michele Ciminari, Fabio Aiosa, Carmelo Fortuna, Alessandro Faustini.
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Per la decisione presa da ” La città nuova “,ho scelto una frase sulla fretta perché delle tante che non giocano certo a suo favore è quella che mi ha fatto più ridere. Prima però, vorrei fare una piccola svicolata. I suoi dirigenti o amano farsi del male, oppure sono convinti che nel caso di vittoria dell’attuale amministrazione, questa volta si che sapranno farsi valere. Corvatta il cui unico interesse è rimanere sindaco per motivi ignoti e del tutto personali, ha chiuso il cerchio e questo bisogna ammetterlo va a tutto beneficio dei cittadini che sanno che cosa aspettarsi esattamente in caso di vittoria del Corvatta. Ho visto ieri un manifesto di tipo elettorale che non so se sia vero o finto, ma mi ha fatto sbellicare dalle risate, lui a mezzo busto, sorridente e con una bella scritta: “ Mi conosci, ti puoi fidare “. Ma ritorniamo ai nostri personaggi chiave. Saranno andati a parlare con il primo cittadino, non nel senso di sindaco, ma in quello che è stato il primo a non rispettare un solo punto del suo programma, che adesso ne farà uno nuovo, forse lo stesso e che è riuscito a scontentare tutti e a non fare niente di meritevole ( tralascio il solito Palas con le sue polemiche anzi le mie ). Avranno sbattuto i pugni sul tavolo del sindaco, spero che si siano fatti male e a muso duro avranno detto” Stavolta non ci freghi, noi non ti portiamo voti per stare cinque anni seduti in consiglio a fare solo numero e per votare le decisioni che prendete in tutta solitudine nell’aula bunker dove si riunisce la giunta “. ” Basta così ( Corvatta ), so che volete, un assessorato, bene, lo vogliono tutti ma ditemi quale volete e sarà vostro, gli altri li diamo tutti a Silenzi, quindi facciamo una giunta a tre, blindatissima, ma mi raccomando non una sola parola deve uscire da qui dentro “. Naturalmente è lo stesso discorso che avrà fatto a tutti, non puoi stare a contatto per cinque anni con il presidente del Comitato Festaroli e non averne appreso tutte le sue doti politiche. Come dicevano i nostri padri: ” Il mestiere si ruba con gli occhi ” .Naturalmente sto scherzando, Corvatta e politica sono agli antipodi. Tra i suoi motivi personali, credo che uno sia quello di far bella figura ed essere di nuovo eletto, ma non per lui, lui si conosce, ma per gli altri che non lo conoscono. Naturalmente non sto parlando dei vicini di sedia, quelli che per cinque anni hanno contato come il solito due di coppe quando comanda bastoni, ma che stavolta sono tutti sicuri di ottenere quello che vogliono. ” Illusione, dolce chimera sei tu che fai sognare in un mondo di rose tutta la vita”, decantava Fierro, l’Aurelio celeberrimo cantante napoletano. Eppoi, voglio tornare su una vecchia disputa che faceva del Corvatta uno zimbello nelle mani di Silenzi. Non è vero niente, Silenzi può fare tutto quello che vuole ma solo dopo aver avuto l’ok. Certo abile com’è, qualche volta machiavellicamente anzi proprio “ Silenziosamente “ l’avrà fatto becco, ma che Corvatta sia un vero statista, mal capito forse, infatti sembra che al comune abbia litigato con tutte le parti non politiche che hanno per anni cercato di fargli capire che essere sindaco ti dà sì dei poteri, ma devono essere comunque connessi e allo statuto comunale che alle leggi vigenti. Questo non l’ho ha mai capito. Un esempio per tutti, ce ne sarebbero di ben più scottanti, ma prendiamo questo: l’assunzione di un super comandante per i vigili urbani, di sua scelta, perché qualcuno si rifiutava di fare cose che non stavano né in cielo e né in terra. negli obblighi dei vigili urbani, che adesso dovrebbero essere in via di estinzione. A Civitanova Alta se passi con un grembiule nero o celeste non sanno se sei un bidello o un vigile, a Porto Civitanova se non fosse per le multe che sbucano miracolosamente sui parabrezza delle auto, si direbbe che siano già scomparsi. Comunque questo signore è giunto alla fine del contratto da 80000 euro annuali e il Corvatta vistosi negato dalle norme il piacere di riconfermarlo sta cercando negli uffici legali più disparati, un parere inesistente che potrebbe consentirgli di lasciarlo in eredità alla prossima amministrazione. Ma sarà più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago e che Corvatta sia invitato ad un festa da Bersani. Bene è l’ora della frase sulla fretta dedicata alla “ Nuova città, vecchia amministrazione “:Non mi piace dove sto andando e non mi piace dove sono stato. E allora perché sono di fretta?
(Bertolt Brecht). Buona Domenica a tanti, ma non a tutti.