Si è messa ufficialmente in moto questa mattina la macchina elettorale per le elezioni amministrative del prossimo 11 giugno. Il primo atto è stato, nei centri interessati, l’affissione del manifesto con il quale i sindaci “convocano i comizi”. In tutta Italia, i comuni in cui si voterà per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale sono 1.021. Diciannove sono i comuni marchigiani, di cui cinque in provincia di Macerata: Civitanova, Corridonia e Tolentino, dove – superando questi comuni i quindicimila abitanti – si potrà ricorrere ad un secondo turno elettorale di ballottaggio il 25 giugno. Inoltre Penna San Giovanni e per la prima volta Valfornace, il nuovo comune istituto a seguito della fusione tra Pievebogliana e Fiordimonte. Tra gli altri quattordici comuni marchigiani dove i cittadini sono chiamati al voto, figurano, con oltre quindicimila abitanti, Fabriano e Jesi in provincia di Ancona, Porto San Giorgio e Sant’Elpidio a Mare in provincia di Fermo. Con Valfornace vanno al voto per la prima volta anche altri due comuni marchigiani di nuova istituzione, entrambi in provincia di Pesaro. Sono: Colli al Metauro, istituito a seguito della fusione tra Montemaggiore, Saltara, Serrungarina, e Terre Roveresche, frutto dalla fusione tra Barchi, Orciano, Piagge e San Giorgio di Pesaro. Nel pesarese si dovrà eleggere il sindaco a che a Tavoleto, comune che va ad elezioni anticipate a seguito del commissariamento avvenuto un anno fa. Gli altri centri, tutti con meno di cinquemila abitanti, sono: Corinaldo, Offagna e Rosara in provincia di Pesaro, Frontino in provincia di Pesaro, Pedaso in provincia di Fermo, Acquaviva Picena e Ripatransone in provincia di Ascoli. Da oggi parte una serie di complessi adempimenti con precisi termini di scadenza fissati per legge, tra cui il più importante quello per la presentazione delle candidature che dovrà avvenire tra il 12 e il 13 maggio.
(a.f.)
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