di Laura Boccanera
«Sono favorevole alla cremazione, scelta legittima di chi la preferisce alla sepoltura tradizionale, ritengo un atto di civiltà consentire di utilizzare tale strumento a chi lo vuole. Se vi fosse la proposta da parte di qualcuno di fare un investimento del genere a Civitanova sottoporrei la questione ad un referendum popolare». Il candidato Stefano Ghio prende posizione sulla questione che ha acceso e diviso lo scorso anno l’opinione pubblica. Al centro del dibattito la realizzazione ipotetica di un forno crematorio. Il candidato delle civiche Civitanova cambia e Civitanova vera sostiene infatti che l’idea verrebbe sottoposta ad un referendum popolare: «ho incontrato centinaia di persone che la pensano tra di loro in modo diverso, ed un Sindaco non può e non deve far tacere nessuno nel rispetto dell’opinione di tutti, un sindaco deve dare valore alla volontà popolare che deve esprimersi non solo attraverso i comitati, la cui importanza per altro deve essere valorizzata nella misura in cui denunciano un malessere o propongono una idea, ma attraverso la manifestazione di un formale assenso o dissenso, una votazione».
C’è fermento invece dalle parti della lista Insieme per Civitanova a sostegno del candidato sindaco Claudio Morresi. Alcuni esponenti della civica infatti avrebbero espresso dubbi e malumori rispetto alla scelta di correre da soli e non fondersi in una coalizione. I giochi sembrano ancora aperti anche se Morresi non si sbilancia. Continuano intanto a rincorrersi le voci di un suo riavvicinamento con Ghio o addirittura con Ciarapica. Ipotesi che se avvalorate produrrebbero però una spaccatura profonda con Ferdinando Nicoletti, uno dei primi supporter di Morresi, creatore della sua candidatura. «Mi sento responsabile di un progetto che è quello di Morresi sindaco e per questo mi sono speso, ho creduto in un rinnovamento della classe politica, anche nelle alleanze, un percorso che sapevamo sarebbe stato difficile e impegnativo e senza certezze di arrivare al ballottaggio. Se è questo il progetto che va avanti io ci sono, altrimenti sarà il fallimento del progetto per cui mi sono speso e farei un passo indietro. Non si può avere una faccia diversa a seconda di come cambia il vento».
Parla invece di sostegno alla famiglia l’Udc che oggi formalizza il proprio appoggio al bis di Corvatta: «L’Udc è interessata al buon governo, ad uno stile sobrio e moderato nell’azione politica e, soprattutto, al sostegno alla famiglia nell’attività amministrativa – afferma il segretario comunale Luciano Brunetti – è questo il punto qualificante del programma UDC-Popolari per Civitanova Marche che è stato sottoposto all’attenzione del candidato sindaco. Di fronte ad una chiara risposta positiva l’Udc-Popolari per Civitanova scioglie ogni riserva e aderisce convinta, certa di poter realizzare con la coalizione Corvatta le iniziative a favore della famiglia. Nella coalizione l’Udc si candida a rappresentare il ruolo dei cristiano popolari che mettono al centro della politica la persona umana e come priorità programmatiche, oltre alla famiglia, il lavoro e l’educazione». Il partito fa sapere che a breve verrà presentata la lista e il programma. Infine una riflessione sulla campagna elettorale in atto: «La politica civitanovese – conclude Brunetti – è avvelenata da lotte fratricide e da menzogne messe in atto al solo scopo di acquisire un consenso tanto facile quanto effimero e poco duraturo. Noi crediamo che tutte le forze politiche debbano dialogare sinceramente per il bene della città, ascoltandosi con pazienza per trovare le soluzioni migliori e più condivise».
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L’UDC, unione di centro da cui Casini se n’è andato sicuramente non rimpianto e di Gianpiero D’Alia ex Ministro nel Governo Letta che dopo aver detto che ” il partito è morto ” se n’è andato pure lui. Nei sondaggi che in televisione danno in continuamente, lo possiamo trovare tra ” Altri Partiti “. E’ un bel supporto per il Pd. Questo perché è il partito di Pettinari e che ha la sua roccaforte a Macerata dove il partito pare ancora sopravvivere. Credo che lo votino solo lì. Per fortuna siamo a Civitanova e a ste storielle che mettono la famiglia al centro è un pezzo che non ci crede più nessuno e comunque non mi sembra sia stato un pezzo forte dell’amministrazione Corvatta e del Pd in generale.