Archiviazione Civita Park,
la giunta fa i volantini

CIVITANOVA - L'amministrazione li ha commissionati in risposta a quelli a suo tempo diffusi da Vince Civitanova. Intanto l'esponente di centro destra Fausto Troiani è critico con la procura: "Indagine aperta pur sapendo che i reati erano prescritti"

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I manifesti fatti dalla giunta per l’archiviazione delle indagini

 

di Laura Boccanera

“Palasport senza ombre, nessun reato, indagini archiviate”. Poche parole e affidate ad un manifesto che è comparso stamattina nei luoghi centrali della città. Al centro l’immagine del palazzetto appena ultimato. Lo ha commissionato la giunta comunale dopo che la Procura ha archiviato l’indagine a carico degli attuali assessori non ravvisando elementi di dolo negli atti comunali relativi alla realizzazione di palas e alle opere di urbanizzazione. Un manifesto che è una risposta a quelli commissionati da Vince Civitanova dopo l’arrivo degli avvisi di garanzia in cui la civica che sostiene Fabrizio Ciarapica chiedeva le dimissioni del sindaco Corvatta e del vice Silenzi. Oggi la giunta risponde con la stessa moneta dopo che la Procura ha messo la parola fine sul capo di imputazione di abuso d’ufficio non ravvisando il dolo e archiviando il procedimento per gli indagati dell’attuale amministrazione e archiviando per decorrenza dei termini di prescrizione le due giunte precedenti. I manifesti sono comparsi questa mattina in varie zone della città e non sono passati inosservati.

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Fausto Troiani di Vince Civitanova

E proprio sull’indagine e sulla prescrizione Fausto Troiani, di Vince Civitanova, attacca la Procura e la conduzione delle indagini parlando di “unicum nella storia della procedura penale”: «La Procura della Repubblica di Macerata ha aperto indagini penali nei confronti degli amministratori di centro destra, sapendo che i reati erano già prescritti – scrive Troiani in una nota -. La dicitura che si legge nell’avviso di garanzia consegnato dalla Guardia di finanza agli ex amministratori di centro destra  (“…in caso di mancata rinuncia espressa, per i reati contestati, saranno avanzate richieste di archiviazione per prescrizione”) è un unicum in tutta la storia della procedura penale. Ma quando mai un indagato deve fare espressa rinuncia alla prescrizione ancor prima della chiusura delle indagini e prima ancora che ci sia nei suoi confronti un’ipotesi concreta di reato e quindi un rinvio a giudizio?  Ma quale articolo di legge sorregge una tale ipotesi? Se la Procura già sapeva che avrebbe avanzato richiesta di archiviazione, come mai ha speso mesi di indagini per un reato che già era prescritto? In sintesi, la procura ha portato avanti indagini per mesi sapendo, fin da subito, che gli indagati nelle due giunte precedenti a Corvatta, non potevano in alcun modo risultare perseguibili proprio per la prescrizione che era già presente al momento della sottoscrizione dell’esposto. Non c’è che da rimanere perplessi».

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