di Emanuela Addario
(foto Federico De Marco)
Archiviazione per l’indagine sulla Civita Park, l’amministrazione di Civitanova: «Soddisfatti per l’esito e per i tempi nei quali l’inchiesta si è conclusa. È evidente che in questo modo la prossima competizione elettorale sarà depurata da una vicenda che sarebbe stata probabilmente strumentalizzata».
Piena soddisfazione da parte del sindaco Tommaso Claudio Corvatta, del vice sindaco Giulio Silenzi, del consigliere regionale Francesco Micucci (ex assessore all’urbanistica) e dell’assessore al patrimonio Cristiana Cecchetti che stamattina, insieme agli avvocati Fabrizio Cesetti (anche assessore regionale), Massimo Ortensi e Giuseppe Micucci, incaricati dalla giunta Corvatta per la difesa in merito all’inchiesta della Procura di Macerata sulla vicenda del Palazzetto dello sport, hanno chiarito l’iter che ha portato la magistratura all’archiviazione. «Siamo stati sempre molto sereni e rispettosi del lavoro scrupoloso svolto dalla magistratura – ha detto il vice sindaco Silenzi – Ricordo bene chi ci ha denigrato con vele e maxi manifesti con le mie foto e quelle del sindaco con la richiesta di dimissioni. Da parte dell’estrema destra e dei grillini c’è stato un giustizialismo mai ricordato dalla città. Le indagini politiche non si possono sostituire a quelle della magistratura» appunta il vicesindaco.
«Ora toccherà verificare la commissione d’inchiesta del comune dove la minoranza ha più rappresentanza di chi governa» ha aggiunto Silenzi. «In questi mesi c’è stata un’indagine molto approfondita – ha spiegato l’avvocato Cesetti – Gli allora indagati si sono sottoposti ai relativi interrogatori. Non avevamo alcun dubbio sull’esito e sul corretto operato della giunta Corvatta, riconosciuto anche dall’Anac. Esprimiamo soddisfazione oltre che per l’esito, anche per i tempi nei quali l’inchiesta si è conclusa. È evidente che in questo modo la prossima competizione elettorale sarà depurata da una vicenda che sarebbe stata probabilmente strumentalizzata. Il pubblico ministero ha ritenuto di non esercitare l’azione penale ed un giudice terzo ha disposto un’archiviazione nel merito. Non si tratta né di proscioglimento, né di assoluzione. L’archiviazione è qualcosa di più che arriva evidentemente grazie all’accoglimento della nostra memoria difensiva. La giunta Corvatta ha agito nell’assoluta consapevolezza di perseguire un interesse pubblico. Non poteva fare altro che proseguire nell’affidamento diretto dell’opera». Pienamente soddisfatto anche l’avvocato Ortensi che ha puntato sul fatto che «è stata annullata l’ipotesi di abuso d’ufficio. Siamo riusciti a dimostrare l’assoluta buona fede e l’estraneità ai fatti della giunta. Con l’archiviazione è emerso che non è stato recato alcun vantaggio o danno a qualcuno ma che si è agito nell’interesse pubblico e a vantaggio della comunità». Affermazione condivisa anche da Francesco Micucci, ex assessore ai lavori pubblici all’epoca dei fatti.
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Corretto operato riconosciuto pure dall’Anac? Dice il professore. Evidentemente la determina dell’Anticorruzione spedita al sindaco di Civitanova Marche è un clamoroso falso. Oppure Cantone e tutti gli addetti all’Area Vigilanza hanno preso un bell’abbaglio da cui deriva un abbaio che alla fine si trasforma in raglio.
http://cdn.cronachemaceratesi.it/wp-content/uploads/static/pdf/Determina-Anac-1.pdf
Leggendo l’articolo si poteva avere l’impressione che la giunta Corvatta del tutto estranea ai fatti, fosse stata prosciolta e tutte le precedenti giunte di destra , prescritte. Sappiamo tutti che quando i tribunali prescrivono per decorrenza termini, si è spesso se non sempre, giudicati colpevoli. Lo sa benissimo anche Corvatta che coglie subito l’occasione per mostrare un patetico cartellino con scritto “ Archiviato, non prescritto!“ con tanto di virgola e punto esclamativo. Chiara l’allusione all’innocenza sua e dei soci nell’affare, ventilando una non vaga deduzione alla colpevolezza di tutti gli altri. Beh, previsto anche che si sarebbe ringalluzzito e il via ad un probabile Corvatta bis che per cinque anni si è solo occupato del Palas e consumato nell’attesa di una decisione della Procura. Naturalmente questo lo penso io, perché Corvatta anche se appare alquanto smunto, corroso dalle irresponsabilità non ha avuto mai dubbi sul riconoscimento della sua estraneità al presunto abuso d’ufficio. Non si è lasciato nemmeno turbare da un sempre possibile errore umano. Uomo ammirevole che grazie alla sua forza di carattere, la sua costanza e la proverbiale pazienza di Giobbe, non ha portato a termine neanche una delle clausole del suo contratto con la cittadinanza, adesso si dice così. Infatti per usare un altro luogo comune , il suo programma elettorale è rimasto lettera morta.
Le Sentenze, Archiviazioni o decisioni di una Procura in termini di dibattito politico, sono da prendere a riferimento per i commenti. Quindi è accertato che per i componenti del Centro-Sinistra NON c’è alcuna responsabilità penale. Fa benissimo il Sindaco Corvatta a mostrare il cartello sottolineando l’archiviazione (cosa ben diversa dalla prescrizione).
Non ho invece capito le prescrizioni o meglio la procedura. Cioè per archiviare il Giudice ha bisogno che, in caso il reato sia prescritto, l’indagato rinunci alla prescrizione e solo in quel momento si va avanti e si può procedere con l’archiviazione?
Oppure l’archiviazione poteva essere concessa anche senza la rinuncia alla prescrizione? In questo caso il fatto che non si sia proceduto direttamente alla archiviazione mi fa pensare.
Per cortesia…..a chi venisse in mente come ho già letto in un altro articolo, di essersi dimenticato o non aver capito come rinunciare alla prescrizione consiglio di non proseguire su questa strada, ma di fare chiarezza.
Io volevo concludere qui, ma l’Assessore Silenzi Giulio, dice come sempre cose travisate in maniera inaccettabile, costringendo così gli altri al commento. Egli dichiara che l’Anac avrebbe riconosciuto il “corretto operato”. Ebbene NON è così……basta leggere questo articolo https://www.cronachemaceratesi.it/2017/02/02/civita-park-la-verita-delle-carte-anac-altro-che-ottimismo-amministrazione-fortemente-censurata/920131/ da cui si scaricano anche i documenti originali dell’ANAC. Ribadisco inoltre all’Assessore che come detto circa diecimila e più volte da vari magistrati in televisione che, l’assenza di un profilo penale, qui addirittura una archiviazione, NON garantisce un corretto operato, ma solo l’assenza di un reato penale. Allora riscrivo a Silenzi quello che l’ANAC ha scritto a loro e che evidentemente non ha capito: “la procedura posta in essere si pone in contrasto con un principio cardine del Codice degli Appalti secondo cui una concessione di lavori pubblici non può sottrarsi all’assoggetamento ad una procedura di pubblica evidenza”. Conclusione. Il fatto che non vi sia nulla di penale non c’entra nulla (io non so perché ma non sono tenuto a saperlo, lo sa il Giudice) con il fatto che avete dato un appalto diciamo a chiamata diretta e che questo secondo il codice degli appalti NON si può fare. Altro che “corretto operato”, il vostro è un operare senza profili penali, la correttezza è un’altra cosa.
La prescrizione è sempre espressamente rinunciabile dall’imputato. Quindi il processo si deve fare. Questo fino a ieri, è stata varata una legge nuova sulla prescrizione quindi….Tutta sta confusione nasce perché quando è cominciata l’inchiesta sul presunto abuso di Corvy e &, gli altri se colpevoli o innocenti erano già prescritti o giù di lì. Comunque se l’archiviazione è dovuta al fatto che nella loro continuità dell’operato precedente Corvy ecc. innocenti sono, dovrebbero essere innocenti anche gli altri. Oppure gli altri erano colpevoli e Corvy e & hanno continuato usando gli stessi sistemi, ma siccome l’hanno fatto dopo, ingenuamente, sono innocenti. Qui non mi sembra importante sapere se i prescritti erano innocenti o colpevoli ma sapere perché secondo la Procura, Corvatta e soci sono innocenti nonostante se continuativi o no sempre abusi hanno commesso ( documenti Anac alla mano ).Lo riscrivo, un altro commentatore sulla vicenda qualche giorno fa disse:” ah ok. allora siccome mio padre rubava, allora continuo pure io “. Come mi sembra di aver letto, il procuratore Giorgio aveva chiesto di rinunciare alla prescrizione e quindi si sarebbe svolto il processo per i prescritti e di conseguenza anche di Corvy e C., dato che erano accusati tutti assieme. Però una richiesta del genere mi sembra un po’ azzardata. Se io fossi sicuro della mia innocenza e venissi prescritto, non credo proprio che rischierei un processo. Iacopini sicuro di non essere stato chiaro per niente ti saluto, comunque la prima riga e un articolo del c.p.
@ Sauro Micucci
Volevo cortesemente precisarle che il mio commento sul cartello di Corvatta, non era di risposta al suo commento che ho letto solo successivamente. Volevo solo dire che anche io, come lui, in un contesto di dibattito politico, essendo io un attivista politico, avrei precisato che si trattava di una archiviazione e non di una prescrizione. Inoltre è stato anche divertente, il cartello. E’ stata una ragazzata……
Detto questo, ed avendo enunciato più e più volte io stesso le irregolarità di questo cantiere, chiaramente mi aspettavo sviluppi molto diversi. Gli atti della Magistratura vanno presi per buoni ed accettati, non per questo non possono essere commentati. Aspetterò di leggerli per commentarli, intanto mi vado a comprare un Codice Penale, ed uno di Procedura Penale, e leggerò questi atti ed altri, perché sinceramente sono molte le archiviazioni che non ho capito e le impostazioni accusatorie a volte rivolte ad un unico soggetto invece che a più soggetti, come mi sarei aspettato. E vorrei capirci di più. Le dico per sincerità che spesso mi è capitato di pensare che una cosa non si potesse fare, poi letta la legge, o ascoltato il dirigente, mi sono accorto di essere io in errore.
Non è di certo il caso della Civita Park. Le irregolarità ci sono state e tante, ma la responsabilità penale è un’altra cosa. Per capire gli atti penali di questa vicenda e commentare archiviazioni e prescrizioni aspetto di leggere.
Saluti.
Iacopini, il qui pro quo è nato semplicemente dal fatto che avevo scritto il mio commento prima del tuo ma è stato pubblicato dopo per la mai condizione di moderato alternato. Periodi di massima libertà a periodi di ristrettezze. Le denunce sono sempre dietro l’angolo, per me e per il giornale. E’ giusto che quando il giornale ritiene di rischiare una denuncia preferisca non pubblicare tutti i miei commenti che non guardano in faccia nessuno. Su questa faccenda ne avevo scritto uno che andava verso una parte molto sensibile alle critiche e dotata di grossi poteri. Comunque ti avevo scritto un documento dove cercavo di dare una risposta ai tuoi dubbi sulla prescrizione. Magari ti avrei creato più confusione però ci ho provato. Ciao
Dalla raccolta: Tra la ciliegia e la rosa, chi è più rossa? di Pol Pa Mistrà (Cascinare 1919-Casette d’Ete 2019 )
E un’ora arriverà, troppo lungo è il giorno.
Dalla collina dei piccioni, qualcuno volerà più in alto,
e vedendoci afflitti nei nostri dubbi, nella nostra ignoranza
e nei nostri perché, cercherà di dipanare la nostra tristezza. la nostra angoscia,
nel vedere che la bestia prende il sopravvento, che la bestia non commette errori, che la bestia è santa e va glorificata,
Lui ci dirà: No, vi sbagliate, la bestia merita solo pietà perché a lei faremo quel che vorrebbe fare a noi.
Vorrebbe umiliarci e ridere delle nostre sciocche menti, di cui ardimmo alzare il pensiero fino a toccare gli Dei, decaduti tanto, pure brutti, qualcuno con la faccia da poco capente, un’altro già vecchio che si vede giovin e bello, che non si allaccia le scarpe perché si ritiene moderno o perché il colpo della grande strega l’ha abbrancato. Verrà l’ora che qualcuno mostrerà la loro pelle, nascosta sotto la scorza dello stesso colore che solo alla verità potrà sciogliersi come cera e mostrare il vero volto del mostro, anzi, dei mostriciattoli con le creste del gallo in testa e che cantano con i loro ridicoli chicchirichì giorno e notte per attirare le falene che dopo essere stati luridi vermi si trasformano in brutte farfalle che vorrebbero assomigliare alle bestie ma ce ne vuole ancora anche per loro che se locuste non sono tanto belle nemmeno. Aspettiamo, l’ora arriverà.
Porta Canale – Sant’ Elpidio a Mare 9 dicembre !941