Archiviazione Civita Park,
Ciarapica: “Prescrizione non è condanna
Inchiesta nata da mia segnalazione”

CIVITANOVA - Il candidato di Vince Civitanova spiega perché non ha rinunciato alla prescrizione: "non avrei esitato nel rinunciare alla prescrizione qualora ci fosse stato un rinvio a giudizio, ma mai ho dichiarato che lo avrei fatto nella fase delle indagini". Aggiunge inoltre che tutto è cominciato dopo che lui e altri consiglieri di centrodestra si erano rivolti all'Anac

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Il consigliere di “Vince Civitanova” Fabrizio Ciarapica

 

«Prescrizione non vuol dire condanna». Così il candidato sindaco Fabrizio Ciarapica dopo l’archiviazione dell’indagine legata alla Civita Park. La procura ha distinto le motivazioni dell’archiviazione fra la attuale e le passate giunte, archiviando per la mancanza di dolo Corvatta e i suoi assessori e chiudendo l’indagine per decorrenza dei termini della prescrizione per tutti gli ex amministratori. Ciarapica però puntualizza che la prescrizione non equivale ad una condanna e intende fare chiarezza anche in merito alle sue dichiarazioni dello scorso aprile quando disse che avrebbe rinunciato alla prescrizione. «Ho sostenuto e ribadisco, tanto ero certo della correttezza del mio operato, che a conclusione delle indagini, qualora ci fosse stato un rinvio a giudizio, non avrei esitato nel rinunciare alla prescrizione, ma mai ho dichiarato che lo avrei fatto nella fase delle indagini con un quadro accusatorio non ancora definitivo. La Procura, quando formula un capo di imputazione, deve avere prove certe per sostenere l’accusa e non aspettare che gli indagati rinuncino alla prescrizione per proseguire l’inchiesta». La rinuncia alla prescrizione può essere richiesta in qualsiasi momento, ma nessuno degli indagati ne ha fatto richiesta. «Bisogna ricordare che tutta l’inchiesta nasce da un esposto fatto all’Anac dal sottoscritto – dice Ciarapica – e da altri consiglieri del centro destra e non certo da chi ora tira un sospiro di sollievo e cerca di strumentalizzare un verdetto chiaro. Siamo in piena campagna elettorale e di certo non mi sorprendono i colpi bassi di chi non ha progetti per la città, ma l’equazione prescrizione uguale condanna è falsa. Come false sono le parole che alcuni, per finalità politiche, vorrebbero mettermi in bocca. Sulla mia onestà intellettuale non faccio sconti a nessuno».

(l. b.)



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