di Laura Boccanera
«Mi candido per un atto di generosità verso la città. Ho visto che Civitanova stava in sofferenza e che c’era spazio politico per operare». Stefano Massimiliano Ghio indossa subito la veste di candidato sindaco e all’indomani del suo addio alla presidenza del consiglio dell’Ordine degli avvocati e si ributta nella mischia della politica. Come mai questo ritorno di fiamma dopo l’esperienza del consiglio dell’Ordine? «perché sono un drogato di politica» ammette. Giusto il tempo di far raffreddare la novità e fra circa una settimana Ghio presenterà la sua squadra. Si presenta con due liste civiche a capo delle quali ci sono Luisella Cellini, ex candidata sindaco alle scorse amministrative e Pier Paolo Rossi, attuale componente del Consiglio comunale. Con la lista di Piero Gismondi al momento ancora non c’è un accordo «dovremo parlare, credo si possa convergere in un progetto valido».
Nessun partito. Il Pd al momento non è nei pensieri di Ghio: «non sono iscritto, nel 2016 il rinnovo non è stato fatto». Una dichiarazione che lascia intendere una certa lontananza e distacco rispetto al partito all’interno del quale Ghio ha maturato la sua esperienza politica come consigliere di opposizione nella precedente amministrazione. Tuttavia il Pd cittadino sembra piuttosto scettico riguardo la candidatura dell’ex presidente dell’Ordine. Ma tutto questo non pare interessare al momento a Ghio: «ho iniziato un anno fa un percorso valutativo, in quel periodo parlai solo con Corvatta (oltre un anno fa, ndr) , per il resto mi sono confrontato con la società civile, ho parlato con varie persone per capire quali fossero le condizioni rispetto al passato, al presente e al futuro. Ho visto una città che stava soffrendo e dove c’era necessità e spazio politico e ho detto che potevo farlo. Non boccio completamente l’operato di questa amministrazione, ci sono delle cose buone e fatte bene e altre fatte male. Cercherò di rappresentare le opinioni della gente comune». Il rischio però è che il centrosinistra vada alle elezioni con due o tre candidati… «Sarebbe una ricchezza, io sono un inclusivo, non metto veti al Pd, apro a chiunque voglia condividere un progetto di merito, stiamo preparando il programma. Io sogno una politica in cui le proposte se valide vanno analizzate, anche se arrivano dalla minoranza, sono un uomo libero. Poi se ci saranno più candidati va bene, non sempre bisogna ragionare su quello che più conviene, si può vincere o perdere, avrò dato un messaggio che spero serva per i posteri, cercherò di creare qualcosa di più qualificato. Chi diventerà sindaco della città deve avere la presunzione di risolvere i problemi della gente».
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Prima frase di Ghio: “Mi candido per un atto di generosità verso la città”……caspita le dobbiamo dire grazie??……poi pero ammette “sono un drogato di politica”……ah ecco…già va meglio……… magari poi pensa anche altro……
Niente partiti? Si, peccato che vengono tutti da partiti, la Cellini da Destra, Rossi da Sinistra. Con storie decennali di candidature.
Pier Paolo Rossi in particolare punta al record:
Prima Lista: Elezioni Comunali 2007 Lista Civica Tradizione e Sviluppo Candidato sindaco Basile Agostino;
Seconda Lista: Si iscrive al PD, sulla corrente Ghio, quella a cui apparteneva Rossi prevale la corrente Silenzi. Lo faranno candidare o no? Per sicurezza cambia lista.
Terza Lista: Uniti Per Cambiare, Lista Civica del Sindaco attuale Corvatta, quì si può candidare sicuro e viene eletto. Che c’è Silenzi non è più un problema……..
Quarta Lista:Quella di cui si parla nell’articolo. Attendiamo la presentazione.
Mica male!!! 4 liste in 10 anni, una media di un cambio ogni 2,5 anni. Sarà Record????
Ma noi siamo contenti…….sicuramente lo fanno per noi…..
Benvenga la candidatura, ma basta con i soliti nomi da “ricovero politico ” !!!
Voglio vedere Silenzi, Corvatta e Costamagna, presentarsi tutti e tre assieme e ricevere il ben servito dagli elettori più con sberleffi che con i voti. Ah c’è Brini sciolto, tanto a voi che differenza fa, parlateci, giocatevi a briscola il nome del candidato sindaco e dopo tante amarezze fateci fare una bella risata e la possibilità di creare qualche barzelletta tipo : ” C’erano Brini, Corvatta, Costamagna e Silenzi che dovevano attraversare la nazionale tra Via Carducci e l’uscita della superstrada….”.
Ghio è sicuramente una persona in gamba, ma anche Corvatta era una brava persona e uno stimato dottore prima di buttarsi nella mischia…sono sempre più convinto che la politica riesca a far dare alle persone il peggio di loro stessi.
Del resto, come potrebbe essere altrimenti, visti le logiche di partito, i giochetti interni e i soliti avvoltoi mai sazi.