Ottavio Brini
di Laura Boccanera
Accelerazione sulla scena politica cittadina. Dopo l’ “outing” ufficiale del candidato Stefano Massimiliano Ghio che oggi pomeriggio ha dato l’addio alla presidenza del consiglio dell’ordine degli avvocati, anticipando la sua naturale scadenza per concorrere per Palazzo Sforza nelle prossime amministrative (leggi l’articolo), qualcosa si muove anche nel centrodestra dove Ottavio Brini, ex consigliere regionale, starebbe preparando un “colpo di stato” per soffiare la leadership di Forza Italia agli attuali componenti. Per Ghio non sarà il Pd, il partito da cui proviene, ad appoggiarlo. Al momento infatti i democrat non si sono sbilanciati e pare anzi che i dubbi sul suo nome siano sollevati da più parti all’interno del partito. Ghio va però per la sua strada e sta costituendo una nuova civica.
A destra la situazione è ancora abbastanza ingarbugliata. Ieri sera la lista Insieme per Civitanova ha convocato un incontro al quale sono state invitate le forze politiche moderate di centrodestra. Erano presenti Lega, Fratelli d’Italia, Insieme per Civitanova e il consigliere Sergio Marzetti. Assente, pur se invitato, Giovanni Corallini. Nessun invito invece per Ottavio Brini. Forza Italia ha rifiutato invece l’invito in attesa di capire gli ulteriori sviluppi. Sarebbe in atto infatti un “colpo di stato” la cui resa dei conti dovrebbe avvenire lunedì quando Brini si riunirà con i vertici regionali per tentare di “scippare” di mano il partito ai componenti attuali di Fi Civitanova.
Claudio Morresi
Nell’incontro convocato da Insieme per Civitanova il candidato Claudio Morresi ha cercato di riunire attorno a sé le forze moderate per una possibile alleanza convergente sul suo nome. Intanto anche l’Udc torna sulla scena politica in vista delle elezioni. Praticamente scomparso dopo le elezioni del 2012 quando aveva appoggiato il candidato Laura Ruggeri raggiungendo però solo il 2,59%, l’Udc torna sulla scena. A ricostituirlo Luciano Brunetti, Alessandro Cuppoletti, Domenico Micucci, Paolo Polidori, Mauro Rosati e Romeo Villotti. A presiedere il coordinamento Luciano Brunetti in accordo con il segretario regionale Antonio Pettinari e il capogruppo in consiglio regionale Luca Marconi. «L’Udc sarà presente con una propria lista con il simbolo dello scudo crociato – scrive il nuovo coordinamento in una nota – la nostra presenza si qualifica, come in regione e in altri comuni delle Marche, per la difesa e la promozione della famiglia, nucleo originale e fondamentale della società, la correttezza e la buona amministrazione, la partecipazione popolare contro ogni tentativo di imporre visioni neocentraliste e dirigiste, una nuova visione di comunità sociale che abbia la dignità della vita umana e la difesa dei più deboli come priorità assoluta. Pertanto ci confronteremo con le forze politiche civitanovesi che condividono i nostri valori, maturando dal basso e in democratica autonomia lo schieramento e il candidato sindaco da sostenere».
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Ma l’avvocato Ghio si è dimesso da Presidente dell’ Ordine degli Avvocati, ne ha spiegato i motivi e soprattutto lo ha potuto fare perché è un avvocato. Brini da quale Ordine si dimetterebbe? Da quello dei politici di mestiere, a cui appartengono anche Costamagna e Silenzi. Visto che nessuno dei tre sebbene iscritti a tre partiti diversi, in effetti non hanno nulla ha che fare con questa diversità che dovrebbe collocarli in tre scuole di pensiero ( si fa per ridere un po’ ), cosa di cui penso se esistenti, ben poco nella loro lunga, lunghissima carriera politica hanno contato qualcosa nel determinare le loro scelte fatte più per salire sul partito, nel periodo più alla moda. L’ultimo è stato Mobili a perdere le elezioni perché si è fatto fotografare e pubblicare sui giornali insieme a Brini ( il movimento No al Cavalcavia è stato marginale e ci ha regalato la Cecchetti forse la migliore o la meno peggio di tutti gli altri insignificanti ed inutili assessori ancora alla ricerca di qualcosa che li faccia ricordare ai posteri, compresi sindaco e vice sindaco). Ci sarà un prossimo candidato pronto a rischiare una débâcle che alla luce dei cambiamenti politici che attraversano l’Italia sarebbe veramente disastrosa accanto al “Colonnello “ Brini in procinto di fare un colpo di Stato. Sarei solo curioso di sapere se lui, cacciato e ignorato dai suoi ex più o meno affini, capito che per avere qualche possibilità di vittoria devono tenersi il più lontano possibile dalla sua politica non politica, possa avere effettivamente qualche possibilità di fare quello che sta minacciando? E sapere se a Civitanova non farebbero le barricate con cecchini alle finestre pronti ad ostacolare un eventuale Marcia su Civitanova da parte del Colonello? E poi sarebbe costretto a venire con sua auto dopo che per tanti anni ha usato quella blu che tutte le mattine partiva d’Ancona veniva a Civitanova e poi chissà quando lo riportava, conoscendo la passione del grande statista per le gioie della vita che ci si possono permette quando non paghi la benzina e prendi pure un ricchissimo stipendio dovuto a cento, mille diecimila promesse fatte per ottenere il suffragio degli elettori.