Esplosione al pub, c’è un indagato

MONTE SAN GIUSTO - La procura di Macerata ha aperto un fascicolo per incendio doloso. Trovate due taniche di benzina, i rubinetti dei fornelli in cucina erano stati aperti per far fuoriuscire il gas. Il titolare del locale è in coma farmacologico

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Gli accertamenti dei carabinieri al pub

 

Marco Sparagna

Marco Sparagna

 

di Gianluca Ginella

(foto di Lucrezia Benfatto)

Una persona è indagata per l’esplosione al pub Il cantinone di Charly di Villa San Filippo, a Monte San Giusto. La procura di Macerata per il rogo avvenuto nelle prime ore di ieri (leggi l’articolo) ha aperto un fascicolo per incendio doloso. Ora è spuntato anche un indagato. Qualcuno che nelle prime ore di ieri è entrato al pub che si trova in largo Minnucci, e ha aperto tutti i rubinetti del gas della cucina. Non solo. In base a quanto hanno accertato i carabinieri del Nucleo operativo e del Reparto operativo di Macerata, intervenuti sul posto per i rilievi, per far propagare le fiamme è stata utilizzata della benzina. Due le taniche che sono state trovate dai carabinieri. In una di queste c’era ancora del carburante, l’altra invece si è sciolta durante l’incendio. L’ipotesi dolosa era spuntata fin da subito, insieme a quella del fatto accidentale. Ma gli accertamenti dei carabinieri hanno spazzato via i dubbi. Nel locale i militari avevano anche notato che in certi punti, come vicino alla cassa e su di un mobiletto prima delle scale che portano al secondo piano e che si trova dalla parte opposta rispetto alla cucina dove l’incendio si è generato, il fuoco aveva bruciato più intensamente. Segno, questo, che qualcuno in quei punti poteva aver utilizzato del liquido per alimentare le fiamme. Il locale era stato chiuso dal proprietario, Marco Sparagna, 38 anni, intorno alle 2. L’uomo era rincasato. Poi intorno alle 3,45 era ritornato al pub perché, ha detto ai primi soccorritori, si era dimenticato di inserire l’allarme. E così, secondo quanto riferito da Sparagna, quando ha attaccato l’allarme si è generata una esplosione per via del gas che, uscito dai fornelli, aveva saturato il locale. L’esplosione ha coinvolto Sparagna, rimasto ustionato sul 50 percento del corpo. L’uomo si trova ricoverato in coma farmacologico al Centro grandi ustionati di Cesena. La procura ha inoltre nominato un perito che dovrà accertare se l’esplosione poteva causare una strage visto che nelle vicinanze ci sono diverse abitazioni.

 

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