Ospedale, reportage delle mamme:
neonatologia piena,
più 80 parti in tre mesi

MACERATA - Emerge dal sopralluogo fatto nel nosocomio del capoluogo da due attiviste del comitato in difesa del punto nascita di San Severino. A seguire e documentare il giro c'era anche Cronache Maceratesi. Durante il tour sono emersi problemi a trovare parcheggio, lunghe file al Cup e alle casse, una logistica non ottimale per il reparto di Ostetricia dove gli accessi sono in aumento, difficoltà a reperire pediatri, ottima accoglienza a Pediatria e carenza di personale nei turni notturni

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L'attesa al Cup e alle casse

L’attesa al Cup e alle casse

 

File in ospedale

File in ospedale

 

di Monia Orazi

Neonatologia al completo all’ospedale di Macerata, il reparto registra il pieno con 12 piccoli ricoverati attingendo a 4 posti in più rispetto agli 8 previsti. E’ quanto emerso oggi dal sopralluogo fatto nel nosocomio del capoluogo da due attiviste del comitato in difesa del punto nascita di San Severino: Simona Barbini e Samuela Rotili. Partite di prima mattina volevano testare con mano la situazione dell’ospedale maceratese dove, con la chiusura del reparto nella città settempedana (leggi l’articolo), si sono riversati la maggioranza dei parti della cittadina dell’entroterra. A seguire e documentare il giro anche Cronache Maceratesi. Durante il tour sono emersi anche problemi a trovare parcheggio, lunghe file al Cup e alle casse, una logistica non ottimale per il reparto di Ostetricia dove gli accessi sono in aumento e in tre mesi si è registrato un aumento di 80 parti, difficoltà a reperire pediatri, ottima accoglienza a Pediatria e carenza di personale nei turni notturni.

Le due mamme del comitato

Le due mamme del comitato

NEONATOLOGIA – Al completo il ricovero per i prematuri. La situazione è stata comunicata al Salesi di Ancona dove anche nel capoluogo dorico oggi si è registrato il pieno delle culle nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale. Ricoveri garantiti ? Sì secondo la direzione generale dell’azienda Ospedali Riuniti di Torrette. In direzione non era arrivata nessuna comunicazione sul blocco dei ricoveri seppur con il reparto pieno. In caso di emergenza e di mancanza di posti ci si rivolge a Rimini con un trasporto sanitario.

Il primario Perri e la pediatra Principi

Il primario Perri e la pediatra Principi

PARCHEGGIO E FILE – Da San Severino a Macerata le due attiviste del comitato hanno impiegato 40 minuti per arrivare. Il primo ostacolo è stato quello con il parcheggio pieno, sia all’esterno che all’interno, fin dalle nove del mattino. Poi la spesa. Per chi resta dodici ore, la tariffa completa è di circa sei euro. Poi l’impatto con il Cup e le casse. In fila un’ottantina di persone verso le 9,30, salite ad oltre 130 intorno a mezzogiorno. Lavoravano a pieno ritmo gli sportelli, ma la massa di gente è rimasta imponente, tanto che all’improvviso due volontari della Croce Rossa, intenti al trasporto di un’anziana in sedia a rotelle, hanno dovuto gridare per farsi largo.

OSTETRICIA – Gente in attesa per il monitoraggio fetale. Il reparto registra un aumento dopo la chiusura del punto nascita di San Severino. A dirlo lo storico primario dell’ospedale settempedano Angelo Mantovani, 40 anni di servizio e prossimo alla pensione, il 25 maggio, ora in servizio a Macerata. Oggi era in reparto. «Ostetricia è dislocata male – ha commentato – in parte su un piano rialzato, da un’altra parte si trova il blocco operatorio, tre stanze di degenza legate alla ginecologia si trovano in urologia, pediatria è da un’altra parte. La logistica di questo reparto non rende possibile un’organizzazione razionale e rendendo la situazione più caotica. Però c’è molto personale, 10 medici e 27 ostetriche, che svolgono anche il ruolo di infermiere».

Pediatria

Pediatria

PEDIATRIA – Ottima l’accoglienza nel reparto che all’interno ha il centro di patologia neonatale con la terapia intensiva, dove lavora il capo dipartimento materno infantile, il primario Paolo Francesco Perri. «Nei primi tre mesi dell’anno, con San Severino ancora aperto – ha detto Perri – ci sono stati circa ottanta parti in più, per cui posso stimare che entro fine anno sarà superato il numero di 1.500 parti, con circa 250, 300 parti in più qui a Macerata. Il punto nascita che fa il numero maggiore di parti in Regione. Sto cercando di dirottarne qualcuno anche a Civitanova. Io stesso ho parlato con pazienti di San Severino, Castelraimondo e altri centri per sapere come si erano trovati. E’ mio dovere come capo dipartimento sapere come si trova l’utenza. Mi hanno che si sono trovati meglio di quanto pensavano. Siamo disponibili con tutti, affinché si riducano al minimo gli eventuali disagi». Non manca il lavoro per il personale di pediatria. «Qui c’è un’ottima equipe e lavoriamo moltissimo – ha aggiunto Perri – il nostro obiettivo è quello di garantire la sicurezza, qui si fanno tutte le gravidanze a rischio. Speriamo di poter mettere la guardia pediatrica a Civitanova. Il problema è che mancano i medici. Io stesso insegno alla scuola di specializzazione ed avremo un solo specializzando in pediatria. Entro settembre due medici del reparto di pediatria andranno in pensione. La mancanza di pediatri è un problema, dovrebbero essercene più in ospedale e meno nel territorio».

PERSONALE – Sulla mancanza del personale è intervenuta anche la pediatra Maria Principi. «I ritmi sono molto intensi con un grande carico di lavoro, per cui serve molta lucidità – ha affermato la dottoressa – ci sarebbe maggiore necessità di personale medico ed infermieristico, anche di notte, il nostro è un pronto soccorso di libero accesso, il medico risponde alle emergenze pediatriche e copre il reparto».

 

sopralluogo ospedale Macerata4COMITATO – Finito il giro le due attiviste hanno apprezzato le rassicurazioni arrivate da Perri. «Siamo preoccupate per quelle che possono essere oggi le condizioni delle persone e delle famiglie – hanno detto Barbini e Rotili – che si rivolgono all’ospedale di Macerata. Il primario e la pediatra ci hanno fatto rendere conto di quelle che sono le realtà che si vivono nell’ospedale. Abbiamo visto un afflusso di gente al Cup, abbiamo visto un reparto di Pediatria molto accogliente». «Il nostro obiettivo è quello di dare a tutte le persone le informazioni giuste – hanno aggiunto – e corrette su quelli che sono i servizi esistenti a San Severino. La nostra solidarietà va al personale di Macerata, che si trova coinvolto in un’enorme mole di lavoro e quello di San Severino, che invece si trova poco lavoro ed è paradossale. Le cose che si possono fare andrebbero fatte a San Severino. Abbiamo notato che per la diagnostica sarebbe bene che la gente sapesse ciò che resta a San Severino, qui a Macerata c’erano parecchie donne in attesa di monitoraggio, poi gli stessi operatori hanno detto che gli appuntamenti andavano di molto oltre l’orario, questo ed altri esami, si potrebbero fare tranquillamente a San Severino».

 

 

 

 

Il parcheggio pieno

Il parcheggio pieno

Il parcheggio fuori al completo

Il parcheggio fuori al completo

sopralluogo ospedale Macerata 1



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