Punto nascita di San Severino,
Renzi interessato:
“Comprendo il disagio”

SANITA' - Il presidente del consiglio è stato contattato con una lettera dal cittadino Roberto Pioli che aveva iniziato lo sciopero della fame. La segreteria del premier gli ha risposto. "Le scelte di razionalizzazione, necessarie in tutto il Paese, chiedono ai cittadini dei sacrifici che non sempre è possibile evitare. Mi tenga aggiornato"

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Matteo Renzi

Matteo Renzi

 

di Monia Orazi

Il presidente del consiglio Matteo Renzi si è interessato della situazione dell’ospedale di San Severino, dove dal 29 febbraio, per l’applicazione della riforma sanitaria regionale, non si potrà più nascere. «Comprendo il disagio» ha fatto sapere il premier. A metterlo al corrente dell’accaduto è stato Roberto Pioli, il 24enne salito alla ribalta della cronaca per aver fatto lo sciopero della fame (leggi l’articolo), per protestare contro le decisioni della Regione. Poco prima di Natale, in vista dell’annunciata chiusura del punto nascita entro il 31 dicembre, Roberto Pioli ha inviato una semplice mail al presidente Renzi. «Carissimo Matteo, scusa innanzitutto se adotterò un linguaggio molto semplice ma vorrei farti presente una questione molto delicata e supplico una tua piccola mano – ha scritto Pioli – Faccio parte delle Marche e si è deciso, andando assolutamente contro una buon governabilità calpestando diritti cittadini di chiudere tre reparti nascite dell’entroterra per costringere le utenze a spostarsi altrove in un luogo non a norma. Mettiamoci in contatto anche solo per esporre la situazione. Chiedo solo un ascolto poi decidi. Ti supplico a nome di donne bambini».

La protesta di Roberto Pioli

La protesta di Roberto Pioli

Pochi giorni fa, attraverso la propria segreteria il presidente Renzi ha risposto. «Gentile Roberto, il presidente Renzi ha ricevuto la sua mail – scrivono i collaboratori del presidente del Consiglio – e ci incarica di rispondere che comprende il vostro disagio. Le scelte di razionalizzazione, necessarie in tutto il Paese, chiedono ai cittadini dei sacrifici che non sempre è possibile evitare. Essi sono oggetto di scelte difficili che competono alle amministrazioni locali; e dire questo non è fare uno scaricabarile, ma rispettare l’assetto costituzionale della nostra Repubblica. Certo, i cittadini devono essere presenti e fare la loro parte per interloquire con le istituzioni competenti, nel libero gioco democratico. Pertanto la vostra volontà di essere presenti nella fase deliberativa è importante al fine di contribuire alle determinazioni definitive, pur nella consapevolezza che si può uscire sconfitti. Ci spiace di non aver potuto venire incontro alle vostre richieste. Invitandovi, se lo riterrete opportuno, a tenere aggiornato il presidente Renzi su come va, vi inviamo cordiali saluti».



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