Maceratese, Stambazzi al lavoro
per il dopo Spadoni

SOMMA ALGEBRICA - Dopo il deludente pareggio con la Pistoiese si torna subito in campo mercoledì all'Helvia Recina contro il Prato. Novità nell'organico societario sperando di evitare una nuova migrazione

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Enrico Maria Scattolini

Enrico Maria Scattolini

 

di Enrico Maria Scattolini

SCOLORITA L’APOTEOSI DI FERRARA dal deludente pareggio interno con la Pistoiese (-) (leggi l’articolo).

INUTILE girarci intorno (-).

LA MACERATESE (-) ha: (1) interpretato la partita con eccessiva disinvoltura; (2) operato sotto tono, trascurando svagatamente nel primo tempo la possibilità di mettere in sicurezza l’immediato vantaggio del gol di Buonaiuto, nel secondo smarrendosi nella confusione di una manovra disordinata senza esiti offensivi; (3) avuto fortuna sul rasoterra di Proia, finito contro il montante alla destra di Forte, poco prima invece superato dal tap-in di Anastasi.

SI E’ MOSSA SI’ LA CLASSIFICA – come diplomaticamente argomentato dallo staff biancorosso -; ma per forza d’inerzia e quindi non nel verso alla vigilia auspicato (-).

PROBLEMI INTUITI DALLA DOTTORESSA TARDELLA (+) in una trasmissione di metà settimana negli studi di “e’ Tv Marche”. Al momento in cui le sottolineavo l’importanza di due turni casalinghi: con la Pistoiese, appunto, e poi contro il Prato. Dopo il trionfo con la Spal.

SIGNIFICATIVA (+) la sua delega ad altri nelle interviste di fine partita. In sala stampa.

Maceratese_pistoiese_Foto LB (2)MI HA COMUNQUE CONFIDATO INTER NOS: “Ancora una volta le condizioni dell’Helvia Recina si sono rivelate un macigno per il gioco della Maceratese”. Non sfuggendo tuttavia all’obiettiva chiosa: “Però non tutti i suoi componenti avevano smaltito le scorie dell’esaltazione/festeggiamenti post Ferrara”. Leggi: mancanza di concentrazione.

CONSIDERAZIONE condivisibile, come già scritto (-)…

SE INFATTI L’INCONCLUDENZA DI GIOCO, nella circostanza espressa dai biancorossi, ci poteva stare nel ventisettesimo appuntamento d’un campionato tirato allo spasimo e pressappoco sempre dagli stessi, non altrettanto la…spensieratezza con cui lo si è affrontato (-).

MI SONO CHIESTO, nel frangente, se l’assenza (-) in panchina dello squalificato Bucchi abbia avuto la sua incidenza.

LA RISPOSTA E’ SI’, pur con tutto il rispetto per l’ottimo Mirko Savini (+), che ha fatto l’(im)possibile per scuotere dal torpore i suoi giocatori.

L'allenatore in seconda Mirco Savini, in panchina al posto dello squalificato Bucchi

L’allenatore in seconda Mirco Savini, in panchina al posto dello squalificato Bucchi

INNEGABILE PERO’ CHE IL CARISMA DI BUCCHI (+) avrebbe probabilmente aggiunto qualcosa di più alla “carica” che il suo vice ha invano tentato di trasferire ai suoi ragazzi.

TRASLANDO DALLA PSICOLOGIA AL CALCIO GIOCATO, sarebbe un errore sottovalutare l’episodio tecnico – tattico (-).

CHE, SECONDO ME, DEVE ESSERE SINTETIZZATO nel modesto contributo offerto da Togni nei suoi cinquantacinque minuti di permanenza sul terreno di gioco (-).

E’ EVIDENTE CHE DAL BRASILIANO, stante i suoi attuali limiti di preparazione atletica, non si possono pretendere dimostrazioni di dinamismo. Attività però totalmente assente contro la Pistoiese (-). Tanto da indurre Savini (Bucchi) alla sua sostituzione con Giuffrida nelle battute d’avvio della ripresa.

SONO QUINDI VENUTI A MANCARE l’indispensabile punto di riferimento nel fraseggio a centro campo e l’illuminazione dell’azione offensiva. Difetti (-) evidenziati dal progressivo affievolimento del pirotecnico pronti/via.

IL NULLA DEL CENTROCAMPO BIANCOROSSO (-) ha così consentito alla Pistoiese – nella circostanza priva di quattro titolari – di superare il trauma del precoce svantaggio e di posizionarsi nella zona intermedia con un baricentro più alto.

Maceratese_pistoiese_Foto LB (1)UN PAIO DI SQUILLI DI TROMBA TOSCANI hanno quasi subito provocato allarme (-) nella Maceratese. Francamente però non sino al punto da far temere ciò che poi sarebbe accaduto nei primi due quarti della ripresa: i due legni colpiti da Anastasi e Proia (sull’iniziale, magistrale la deviazione sulla traversa di Forte) ed, in mezzo, il gol del centravanti che avrebbe dato il meritato pareggio agli ospiti.

I QUALI (+) HANNO OPPOSTO ALLA RATA una formazione di giovani (tutti con carta d’identità oscillante fra ’90-95’, ad eccezione di papà Sinigallia) e, nella fattispecie, addirittura priva di quattro, cinque titolari.

CHE COSA AVREBBERO POTUTO PRETENDERE DI PIU’(+) i biancorossi !?! per trasformare in abbuffata il gol di Buonaiuto, e così ridurre al minimo le distanze dal Pisa (pari all’Aquila), mantenerle inalterate dalle vincenti Spal ed Ancona.

DAL SERRATE FINALE hanno ottenuto solo il marginale (-) d’un paio di conclusioni di D’Anna – che poi si sarebbe infortunato con ulteriori complicanze per gli assetti maceratesi -, a causa anche della sopraggiunta inappropriatezza di un modulo di gioco forzatamente ritornato all’antico. Quindi più idoneo alle ripartenze – ovviamente, nel seguito, negate dalla Pistoiese – che non alla proposizione di gioco.

COMUNQUE PARENTESI DA CHIUDERE, nel rispetto dell’immutata fiducia sulla Maceratese: per quanto sinora di strepitoso prodotto (+++).

I giocatori della Maceratese ringraziano il pubblico dell'Helvia Recina a fine gara

I giocatori della Maceratese ringraziano il pubblico dell’Helvia Recina a fine gara

“FORTUNATAMENTE MERCOLEDI’ ARRIVA IL PRATO”, ha ricordato Colombi. Per puntualizzare: opportunamente: “Sarà l’occasione per dimenticare la Pistoiese con il ritorno al successo”. (+).

DI CUI E’ CONVINTA anche Mariella nostra (+), nonostante le permanenti insidie del fondo dell’Helvia Recina.

RISCHI CHE POTREBBERO TUTTAVIA ESSERE anche di altra natura (-), per l’incertezza del ritorno di D’Anna, ancora una volta dimostratosi essenziale nell’economia degli schemi della squadra, e per i ridotti tempi di recupero delle energie. Preoccupazioni però anche dei “lanieri”.

SALVO QUELLA PSICOLOGICA, perché, ritornato a bordo campo, Bucchi giammai permetterà simile tipo di smagliature. (+).

Maria Francesca Tardella allo stadio per il match contro la Pistoiese assieme al consulente esterno Stambazzi

Maria Francesca Tardella allo stadio per il match contro la Pistoiese assieme al consulente esterno Stambazzi

L’ “INFRASETTIMANALE” DOVREBBE COINCIDERE con l’esordio di Gianluca Stambazzi nell’organico definitivo della Maceratese, dopo l’esonero di Giulio Spadoni (leggi l’articolo). Che a me dispiace sul piano personale per la riconfermata stima delle sue indubbie qualità professionali (+). Tuttavia opportuno per l’insostenibilità dell’incomoda situazione di…separato in casa (-).

PROBABILMENTE LO RITROVEREMO DS DELLA CONCORRENZA (-) nella prossima stagione. Potrebbe andare al Teramo. Lui ha escluso soltanto un passo indietro di categoria con la Civitanovese.

L’IMPORTANTE è che non si ripeta la migrazione dello scorso anno al seguito di Magi (-).

SARA’ QUINDI DECISIVO IL LAVORO DI STAMBAZZI (o chi per lui) nelle prossime settimane. Di approccio con i biancorossi riguardo alle loro scelte future (+).

ED ANCHE MOLTO DELICATO (+), dal momento che dovrà soprattutto badare a non turbare i fondamentali equilibri dello spogliatoio (+), in vista del rush conclusivo.

IL RUOLO DELL’EX DIRETTORE GENERALE DEL SANTARCANGELO dovrebbe essere ufficializzato (+) questa sera dal nuovo Cda biancorosso, che potrebbe essere rimodulato, dopo le recenti dimissioni, dall’assemblea della società in anticipo convocata. Ma non attendetevi clamorose sorprese.

SEMPRE PIU’ IMPORTANTE, in questi passaggi, il lavoro di “Amici della Rata” (+). Che potrebbe trovare canali di collegamento anche al di fuori di quelli tradizionali (società/tifoseria): focalizzati, ad esempio, sulle scuole. Le potenzialità non difettano; neanche l’entusiasmo. Come quello, dirompente, di Alessandro Chiaraluce. Un professionista osimano la cui sconfinata passione per la Maceratese non finirà mai di stupirmi.



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