di Enrico Maria Scattolini
“IO C’ERO!” Il trionfo della Maceratese a Ferrara resterà certamente imperituro nelle pagine della storia del calcio biancorosso (leggi l’articolo). Certamente fra le più gloriose. (+++). Sarà tramandato da genitori e nonni a figli e nipotini, con l’orgoglio dei primi di aver composto il gruppo dei trecento tifosi della Rata domenica 13 marzo 2016 presenti sulle gradinate e tribune del vetusto ma glorioso “Paolo Mazza”.
CONFESSO DI ESSERE PERSONALMENTE RICORSO, in sala stampa, alla straordinarietà dell’evento (+) per ottenere l’intervista, di fine match, dalla dottoressa Tardella. D’acchito dalla medesima rifiutata per…incomprensioni lessicali riguardo ad un passaggio di “Somma Algebrica” della scorsa settimana (leggi l’articolo).
“NON ME LA PUOI NEGARE IN UN MOMENTO SIMILE, dopo mezzo secolo di frequentazione, più o meno pacifica, degli spogliatoi biancorossi”, ho implorato sfiorando il minimo della dignità (-). E confidando, altresì, nella commozione dell’interlocutrice.
CHE ALFINE HA PREVALSO SUL SUO RISERBO e si è espressa nella legittima dichiarazione di”… felicità per la vittoria”, di”…ammirazione per il lavoro svolto in particolare da Bucchi” e di consapevolezza “…che il rush finale sarà molto bello ed unico”. Oltre che impegnativo (+), naturalmente.
L’ABBRACCIO CONCLUSIVO, non nuovo in questi frangenti, ha formalizzato il ritorno alla pace (-). Naturalmente nel rispetto dei reciproci ruoli e, da parte mia, nel segno della riconoscenza – per altro mai negata – nei confronti di chi ha permesso alla Maceratese di raggiungere gli attuali livelli.
AL CONTRARIO ISTITUZIONALE IL COLLOQUIO CON NACCIARRITI. Anche lui visibilmente emozionato, pur se non sorpreso, dalla splendida partita.”Io alla serie B ho sempre creduto, come ho detto chiaramente anche alla vigilia di questa trasferta da molti considerata impossibile. La nostra Maceratese non teme nessuno perché è fortissima (+)”.
SOTTO PRESSIONE ANCHE BUCCHI, a qualche metro di distanza. Meno esplicita la sua interlocuzione con i cronisti locali, chiaramente scioccati (-) da quanto conclusosi poco prima sul campo. Nonostante il ricorso alla nonchalance per il genetico riferimento al Dna della prima della classe.
“CHE PURTUTTAVIA CONSERVA QUATTRO PUNTI DI VANTAGGIO SUL PISA, ad otto incontri dalla fine del campionato”, inevitabile sottolineatura dell’allenatore estense Semplici (+).
IL QUALE TUTTAVIA HA FATTO i complimenti al collega biancorosso, sussurrandogli scherzosamente “L’unica nota positiva di oggi è che contro la tua squadra la Spal quest’anno non giocherà più”. Ne aveva ben donde (+), considerato il bilancio di due vittorie, cinque gol segnati e solo uno subìto (su rigore) a beneficio della Maceratese…
NOTATA INVECE L’ASSENZA DI SPADONI, e solo precedentemente intravista in tribuna la presenza di Gian Luca Stambazzi, nuovo consulente esterno della dottoressa Tardella (leggi l’articolo).
IL DS BIANCOROSSO aveva subito poco prima un gavettone da brivido – considerato il clima gelido di Ferrara – nei pressi delle docce dello spogliatoio della Rata. Potrebbe essere stata questa la giustificazione del suo forfait. Mettiamola così!
STA DI FATTO TUTTAVIA che il memorabile avvenimento di ieri pomeriggio (+) sarebbe stato perfetto in un clima meno rarefatto di quello di…separati in casa.
DAL MOMENTO che la stessa Mariella nostra ha riconosciuto le qualità tecniche di Spadoni (+), coprotagonista con la stessa, in primis perché ci sta mettendo i propri soldi, con Bucchi e Nacciarriti di un autentico miracolo calcistico.
GLI ULTIMI TRE hanno invece investito le proprie competenze professionali (+). Come documentato dalla realtà e certificato anche dalla tifoseria.
NON MOLLANDO MAI LA PRESA (+), anche nei tempi bui del dopo vacanze di fine anno. Situazione rammentata con grande franchezza da capitan Faisca, calata di piombo sugli elogi post gara.
L’ESEMPLARE DIMOSTRAZIONE D’AFFETTO esternata dai seimila spettatori del “Mazza” nei confronti della strabattuta Spal (+++) , al triplice fischio di chiusura, oltre che d’esempio, dovrebbe invitare alla riflessione in casa biancorossa.
I MATRIMONI, anche i più felici, possono finire (-). L’importante è concluderli nel modo più sereno possibile. Soprattutto quando sono in ballo obiettivi importanti come quelli che stanno coinvolgendo la Rata (+), ed insieme sono state fatte cose stupefacenti.
A TAL PROPOSITO mi risulta che a metà settimana, prima dell’assemblea della Maceratese srl che nominerà il nuovo Cda, è stato programmato un incontro (+) con chi non ha manifestato l’intenzione di volersene andare. Mi auguro che l’amore ed il rispetto per la bandiera biancorossa prevalgano su tutto (+).
E DA LI’ si pensi alla programmazione del futuro (+). Del resto, ferma intenzione della Presindetessa.
DI UNA MACERATESE che attualmente sembra la formazione più in forma di quelle che sono allocate al vertice della classifica (+).
IN STRISCIA POSITIVA da sette turni (+). Con lo score di 5 successi (di cui 3 esterni) e 2 pareggi, 18 gol segnati (10 in trasferta) e 5 subìti (2 su calci di rigore).
CHE HA CONSOLIDATO il suo terzo posto in classifica, riconducendo a 5 punti (9 in media inglese, la medesima del Pisa) il vantaggio sull’Ancona e che è ora attesa da due incontri casalinghi consecutivi (+).
DA AFFRONTARE beninteso con la massima determinazione, ricordando come i pareggi all’Helvia Recina con l’Aquila, Lupa Roma ed Arezzo, unitamente alle disavventure di Santarcangelo e di Savona, ne stiano condizionando le opportunità di primato (-).
I MERITI DEI BIANCOROSSI sono evidenti (+++).
VOGLIO PERO’ aggiungere un plus per Bucchi (+). Da quando ha coraggiosamente cambiato il modulo tattico con l’inserimento del playmaker Togni, dopo il pareggio così e così di Teramo, la Maceratese ha spazzato via Siena e Spal ,realizzando 8 reti ed incassandone 3 (una su penalty).
E PENSARE (-) che io lo consideravo un pragmatico tetragono all’innovazione.
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HELVIA DI RICINO
La partita
Non pensavo di vivere una giornata del genere. Non solo per il risultato straordinario ma per la condotta della squadra:ottima difesa, centrocampo pronto a coprire ma anche ad offendere, attacco sempre pericoloso. Inoltre atteggiamento sempre propositivo e tutti pronti al raddoppio ed al pressing
Kouko, impareggiabile,pressa, difende ed attacca.
Bonaiuto, classe sopraffina.
I numeri
In media inglese: piu’ 9 sull’Ancona, pari con Pisa e -5 con la Spal
Puo’ succedere di tutto.
Notizie pescia’
Ho letto in altro articolo caporetto, a questo punto e’ meglio non commentare idiozie di una persona che evidentemente ha qualche problema
Conclisione
Felicissimo di aver vissuto la piu’ bella giornata della storia della rata.
Mio nipote di 7 anni, presente a Ferrara prima di andare a letto ha chiesto al padre: papa non e’ che domani quando mi sveglio non e’ vero che abbiamo vinto 4 a 0 ?
Siamo una squadra fortissimi
fatta di gente fantastici
e nun potimm’ perde
e fa figur’ e mmerd’
perché noi siamo bravissimi
e super quotatissimi
e se finiamo nel balatro
la colpa è solo dell’albitro
Cornuti siamo vittimi dell’albitrarità
a noi contraria
ecco che noi cerchiamo
di difenderci da queste inequità
così palese
Siamo una squadra furbissimi
fatta di gente drittissimi
e nun vulimm’ perde e fa figur’e mmerd’
perché noi siamo bravissimi
e superquotatissimi.
Ci pensate che se vi tenevate la Lube che mi fa venire un attacco di orticaria ogni volta che si apro la pagina di Civitanova Marche, potevate avere una squadra in B e una in A, per quanto il volley sia uno sport minore più indicato agli anzianotti che sugli spalti del Pallas approfittando dei biglietti omaggio, si godono la calda temperatura, seppur rischiando attacchi reumatici in quelle che saranno sempre più frequenti ondate di maltempo. Si parla già di infiltrazioni ventose ( da non confondere con altre forme di venti ), che sarebbero quegli spifferi intercostali e interspinali dorsali che mescolati all’umidità causata dalla pioggia, sono una vera bomba per chi soffre di artrite. Basterebbe un po’ di volontà e in paio di settimane potete costruire un Pallas più bello e più attappato di quello dell’enclave treiana nel territorio di Civitanova, voluta da un fermano e da un portennaro che come meteore stanno attraversando il cielo di Civitanova che come unica consolazione ha una squadra seppur solo in D dalla prima giornata di campionato. Sarebbe stata una festa magnifica vedere gli uomini del volley dagli impronunciabili cognomi stringersi in un fraterno e indissolubile abbraccio con Kouko, Colombi ecc.. E invece siamo costretti a tenerci la ingarbugliata gloria di una squadra treiana che gioca a Civitanova e che ha i supporter a Macerata e gli insupporter sulla cittadina rivierasca. Credo che tutti sappiate che il Pallas per trecentocinquanta giorni all’anno è interdetta alle squadre locale e per gli altri giorni ci si organizzano eventi di natura incollocabile. Lo so che non riuscirete mai almeno in maggioranza a perdonare e qui mi rivolgo agli ex traditi nel modo più bieco ed agli ancora imperterriti tifosi, quelli che puoi prendere a martellate sui denti ma che ogni Domenica seppur sdentati e con gli omogeneizzati appresso, seguono stupendi passi volé, glissade, bourrée, amplomb e Cou-de-pied. Quello che più mi irrita nei veloci lampi che ha volte capita di vedere mentre si fa zapping è quando si abbracciano ad ogni batter d’ali. Vi chiedo scusa per lo sfogo, ma spero che mi capirete e che andrete da Carancini, lo prendete per il co..re e lo convincete a fare pace con Silenzi per farvi restituire la vostra squadra perché Macerata ha la ” Lube nel cuore “.
Oltre naturalmente a congratularmi all’infinito per la bellissima e storica giornata vissuta domenica allo stadio Mazza dove tutti i maceratesi ( società, giocatori, tifosi) sono stai protagonisti, vorrei sottolineare la grande sportività dei cittadini ferraresi. Fin dall’arrivo e per tutto il giorno (anche post partita!) siamo andati in giro per la città a vistare i luoghi d’interesse culturale, gastronomico e religioso, sempre con sciarpe al collo e bandierone della rata in mano, ebbene ogni e sottolineo l’aggettivo “ogni” cittadino, tifoso e non, ferrarese incontrato non ha fatto altro che salutarci, scambiare battute, addirittura offrirci da bere ( stile 3° tempo nel rugby) senza che nessuno si sia mai permesso di denigrarci offendere o provocare, dando dimostrazione di vivere lo sport e la sportività in maniera davvero esemplare e nel vero significato della parola stessa che è amicizia, rispetto, allegra competizione.
Ma la sorpresa più grande l’abbiamo avuta quando, raggiunto lo stadio, non abbiamo visto nessuna cancellata, nessuna inferriata, nessuna sbarra di contenimento, se non le classiche transenne.
Ci sembrava di vivere in un altro mondo dove le regole andavano in deroga a quelle che hanno trasformato la nostra Helvia Recina in una GUANTANAMO!
Siamo andati allo stadio tra e insieme ai tifosi della Spal, è stato meraviglioso per noi maceratesi,abituati alle nostre restrizioni, una cosa incredibile !
Meditate gente, meditate.
GRAZIE ancora per questa fantastica giornata.
PRESIDENTE GRAZIE DI CUORE E CORAGGIO CHE I SOGNI SI POSSONO REALIZZARE
@ Francesca Tombesi
Anche mio figlio con moglie e nipote di 7 anni hanno vissuto le stesse sue sensazioni.
La prego, trasmetta in qualche modo il suo bellissimo racconto alla Questura di Macerata per ricordare che siamo un popolo civilissimo e come vivono lo sport nelle altre civilissime città italiane.
Grazie per il suo post.
Grande !!!!
Da abbonato della Rata per la prossima partita con la Pistoiese, propongo di pubblicizzare l’evento, inviare messaggi, mail e quant’altro ad amici conoscenti e parenti, invitandoli a venire allo stadio, a questo punto gli spettatori sugli spalti sono determinanti per la squadra e per la società.
Spero che il mio consiglio venga accolto da tutti i sostenitori della Rata.
A quale Maceratese del passato si può paragonare questa del 2015/16 ?
Al Sig.Valentini
intanto la ringrazio, ma non credo che sia sufficiente un racconto di una normale domenica sportiva a far cambiare certe decisioni.
Quello che noi non abbiamo capito è come mai stadi come quello di Ferrara, Siena Pisa non hanno recinzioni e gabbie come quelle imposte al nostro HR. in nome della sicurezza,( manco se dovessero venire a giocare a Macerata gli Unni.)
Eppure, quelle citate, sono squadre che hanno militato in serie A, i campi si trovano nel cuore della città ( x cui a maggior rischio incidenti), hanno fortissime rivalità campanilistiche ( soprattutto quelle toscane).
Poi se a tutto questo accade che all’HR, al termine della partita con il Teramo, non aprono le uscite fintantochè i tifosi ospiti non erano ripartiti per timore di scontri, allora la domanda sorge spontanea: ma a cosa sono servite tutte ste maga impalcature?
@Francesca Tombesi
Quanto si chiede Lei è quello che si chiedono tutti i maceratesi di buon senso.
Le leggi dovrebbero essere uguali per ogni città, evidentemente da noi abbiamo un questore più scrupoloso.
Resta il fatto che andare allo stadio per noi è un’avventura, lasciare fuori gli ombrelli quando è in corso il diluvio universale è il colmo.
Poi ci si chiede perchè la gente non va allo stadio!!!!
Grazie e buona serata
Caro Montedoro,con piacere leggo il tuo nuovo post.L’attuale Maceratese è paragonabile soltanto a quella di Tony Giammarinaro(1966).Per livello di categoria e risultati.Ricordi quante ansie abbiamo condiviso?:io giovane cronista e tu instancabile dirigente delle(allora) “Rondinelle ” di Treia? Che provai anche ad allenare,ma con risultati terrificanti: Un abbraccio. Ciao.
Credo Che non sia paragonabile a nessuna
Le altre avevano la forza dei singoli (Dugini e Turchetto, Pagliari e Morbiducci).
L’attuale e’ Una squadra con la S maiuscala, la forza e’ il gruppo, l’aiutarsi, senza
singoli fenomeni
Forse si dimentica la squadra che fece la finale a Reggio Emilia?
@ Ferramondo
Mercenari che non hanno giocato la finale.
Dopo 10 minuti la partita era finita. Gol al 3° e poi espulsione di De Amicis.
Il gol su calcio d’angolo studiato a tavolino per settimane!!
Per favore lasciamo stare quell’anno, Di Pietro venduto al Livorno già prima della finale.
Inoltre quella giocava la quarta categoria (C2) mentre quella attuale è in C1. Non giocava per andare in B ma per essere promossa al campionato che sta giocando la Rata adesso.
Buona sera,
@ Francesca Tombesi e Carlo Valentini, dico la mia, un’opinione senza la pretesa che sia verità riguardo l’approccio molto molto più tranquillo, accomodante e razionale che si trova in altre piazze quanto alla gestione dell’ordine pubblico. Anche io domenica ero a Ferrara ed ho potuto godere di un approccio normale ad una manifestazione sportiva. Mi sono chiesto…non sarà mica che Ferrara, con trascorsi in B, Siena, in A fino all’altro ieri, Pisa idem, sono abituate (e le questure per rimbalzo) alla presenza di tifoserie ospiti davvero toste (roba da 2 – 3000 persone a domenica) per cui sanno perfettamente gestire la normalità rappresentata da 300 maceratesi pacifici qualunque???
@ per il resto: orgoglioso di essere stato uno dei 300 di domenica (l’ho già raccontata a mio figlio……poi quando e se ne avrò’, la racconterò ai nipoti) .
Domenica abbiamo dimostrato di essere la squadra che, a parte tutto, merita la B per gioco,intensità ed attributi.
Carlo fammi un nome di un calciatore non mercenario,la Maceratese di Turchetto era un gran complesso, vogliamo parlare di Berti, Rega,Vicino,Del Negro,ecc…
Non sarebbe più razionale cpnsiderare il fatto che a Ferrara la squadra e la tifoseria sentano di aver già vinto il campionato e siano in uno stato tale di rilassamento da aver messo in conto qualche battuta d’arresto, qualche pausa per riprendere fiato? qualcuno crede veramente che se la partita di domenica fosse stata decisiva sarebbe finita con lo stesso risultato? che senso ha parlare di serie B quando è scontato che questa brillante stagione finirà con una pesante batosta in quel di Caserta o di Pordenone.
@ Pavoni
Non sarebbe stato piu’ razionale evitare di scrivere
questa gufata?
non credo Sig.Pavoni che la Spal (e i suoi tifosi) si sentisse appagata, perchè all’andata, quando i giochi erano ancora aperti, ha perso all’HR per 1 a 0 ma, si ricorderà certamente, che la partita poteva terminare con un successo molto più ampio!
Da allora la Rata dimostrò di essere osso duro da battere ritagliandosi il ruolo di ammazzagrandi.
La Spal doveva dimostrare che quella sconfitta era stata solo un caso e doveva essere vendicata!….
Invece, ancora una volta, la Rata cala il poker e si candida a qualcosa di più di semplici play off.
Guardi il calendario della Spal!.
Come recita il famoso adagio ” la palla è rotonda…e tutto può succedere” !!!
Domenica una giornata di sport con la S maiuscola, sia per il risultato della nostra RATA che per l’ambiente. Mi associo alla Sig.ra Francesca a Ferrara, oltre alla tradizione si vive di sport , anche nella pallacanestro stesso ambiente. Al termine della gara, mentre risalivamo in macchina, un tifoso ferrarese con tanto di sciarpa e ……bicicletta, ci ha salutato facendoci i complimenti. Purtroppo di questi tempi ci sembra di essere in un altro pianeta. Questo gruppo sta superando quello dei “Dugini e Turchetto”.Concordo con il Sig. Valentini per gli “altri” mercenari. Ma non dimentichiamoci degli invincibili.Non ho capito il Sig.Pavoni come scrive, anche se alle 4 del mattino è difficile mettere” due parole in fila”.
questa fede nella vittoria e questa filosofia del vincere e vinceremo sono molto controproducenti e pericolose: perdere è molto più educativo e degno di un pensare profondo anche se veramente sublime sarebbe soltanto il non partecipare, spero di non essermi spiegato.
mah anche alle 12 , il risultato è simile a quello delle 4
Un Pavoni mascherato da caporetto , mi sembra chiaro.
A Ferrara già meditano d’approfittare della situazione per aumentare il loro appeal turistico lanciando al mondo il seguente messaggio promozionale assai intrigante: Visita Ferrara, città inserita in una pagina della storia della Maceratese.
Ferramondo. nella squadra di Giammarinaro hai dimenticato Dugini ,Mazzanti e Prenna ,ed hai messo un Del Negro in più.
Sono pronto a scommettere che la Maceratese andra’ in B . Per ora non dico altro se non un consiglio al CDA che si e’ dimesso : RIPENSATECI E SIATE SEMPRE TUTTI UNITI SPECIALMENTE IN QUESTO GLORIOSO MOMENTO CHE STIAMO TUTTI ATTRAVERSANDO:SIETE STATI TUTTI BRAVI FINO AD ORA ! PERCHE’ ROVINARE TUTTO COSI BANALMENTE ? ALLA PRESIDENTESSA UN IMMENSO GRAZIE MA ANCHE IL CDA MERITA IL GIUSTO RICONOSCIMENTO:. QUINDI RIMANETE PERCHE’ IL VOSTRO APPOGGIO E L’ESPERIENZA CHE AVETE BEN DIMOSTRATO POTRA’ SERVIRE ANCHE PER IL FUTURO CHE – CHISSA’ MAI – CI PORTERA’ IN SERIE A COME HANNO FATTO IL CARPI e il FROSINONE:FORSE INTIMAMENTE LA DR:SSA TARDELLA CI STARA’ ANCHE PENSANDO !!!!!!!!!!!!
Ed è allora evidente che, se si parla in generale di violenza, ciò avviene proprio perché lo scopo dell’azione è censurabile o almeno discutibile, in quanto si tratta, di volta in volta, di scopo di possesso o di soddisfazione libidica o di prevaricazione e così via.
A qualsiasi ora e’ sempre uguale!!!!