Mister Bucchi ieri sera ha assistito con la presidente Tardella alla partita di Champions della Lube a Civitanova
L’allenatore della Maceratese Cristian Bucchi
di Sara Santacchi
“Per noi la Pistoiese rappresenterà il Real Madrid. Sappiamo che affronteremo una grande squadra, ma penso che saranno più loro a doversi preoccupare di fronte alla Maceratese”. E’ carico l’allenatore dei biancorossi Cristian Bucchi alla vigilia della sfida all’Helvia Recina contro i toscani domani alle 15 (diretta live su CM). La prima delle due sfide consecutive in casa metterà i biancorossi di fronte a una compagine che nel girone di ritorno si sta esprimendo molto positivamente nonostante abbia 28 punti che non garantiscono la tranquillità nell’evitare i play out. “Questa squadra ha una forza mentale e fisica devastante – spiega Bucchi dopo il rituale allenamento di rifinitura sul campo di Collevario – La gara con la Spal lo ha confermato e ci ha aiutati a lavorare con l’entusiasmo alle stelle e grande carica. Ci siamo e ci proiettiamo in avanti, d’ora in poi con un duplice obiettivo: guardiamo ai play off, ma è inutile negare che proveremo anche al salto in serie B diretto. Speriamo in qualche passo falso davanti e noi faremo il nostro”.
L’ennesima sfida di sabato, dopo le ultime gare domenicali non è una variante che sembra condizionare il tecnico della Maceratese che con estrema concretezza e determinazione vuole guardare solo alla gara da sostenere: “Faremo la più bella partita vista all’Helvia Recina – dice sicuro – la Pistoiese farà bene a preoccuparsi. Abbiamo fatto bene domenica e non è stato un fuoco di paglia. Stiamo dimostrando ciò che siamo da 26 gare non ci accontentiamo, però, e non ci basta”. Quanto ai toscani, l’allenatore della Rata li definisce: “Una buona squadra con un gran tecnico e buone individualità. Mi ha fatto un’ottima impressione all’andata, ma noi siamo la squadra più in forma del campionato, non ci faremo impaurire”. Il successo con la capolista ha portato inevitabilmente a puntare tutti i riflettori sulla Maceratese che, a questo punto, è a tutti gli effetti sotto l’occhio del ciclone, senza che ciò comporti uno stress tuttavia per la squadra: “Al contrario è uno stimolo, ci carica ancora di più. Dobbiamo fare risultato ed ciò che ci siamo ripromessi per le prossime gare – spiega Bucchi – per questo diventerà ancora più importante l’apporto dei tifosi perché giocare davanti a 3 o 4 mila persone ha tutto un altro sapore e potrebbe rivelarsi fondamentale per la volata finale.
L’unico dispiacere è che le prestazioni migliori le abbiamo sempre fatte lontane dal nostro stadio a causa delle condizioni del campo”. Guardando a chi scenderà in campo non ci sarà Carotti, ancora out a causa di un leggero fastidio. Nel suo caso la pausa pasquale arriva a pennello perché gli permetterà di recuperare al 100 per cento e tornare a piena disposizione per l’ultima fase del campionato. Dunque dell’ormai collaudato 4-4-2, si accomoderà tra i pali il solito Forte, con Altobelli e Faisca al centro della difesa, completata dagli esterni Imparato e Karkalis. Centrocampo affidato a Togni insieme agli irrinunciabili Foglia e D’Anna, quest’ultimo sulla fascia insieme a Buonaiuto all’estremo opposto. Coppia offensiva formata da Kouko e Colombi. In panchina Fioretti, dopo la sua apparizione anche in quel di Ferrara, e siederà anche Sabato non nel pieno della condizione.
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Cari sportivi macratesi ! Ormai bando alle chiacchiere ! E’ arrivato il momento di dimostrare con concretezza di che pasta siamo fatti. SE vogliamo che la nostra fantastica squadra o SQUADRONE tenti davvero il salto alla B dobbiamo essere tutti presenti allo Stadio per incitare e applaudire e ringraziare
tutti i giocatori per le grandi soddisfazioni che ci hanno dato. e per incoraggiarli a continuare cosi per queste ultime otto giornate . LA SERIE B E’ DAVVERO ALLA NOSTRA PORTATA ! NON LASCIAMOCELA SFUGGIRE : Questa e’ una occasione piu’ unica che rara. : Siamo inoltre vicini alla Dirigenza Dr.ssa TARDELLA in primis e allo Staff tutto per ringraziarli per questo grande miracolo che sono riusciti a fare.
Marzo è tornato ad essere un mese pazzarello con cambi climatici repentini e la Rata sembra adeguarsi al suo evolvere.