di Enrico Maria Scattolini
TRE PERSONAGGI (+) FUORI CONTESTO (tecnico):
MARIELLA TARDELLA (+) sabato sera, fresca della ritrovata soddisfazione vincente (leggi l’articolo), all’ingresso della sala stampa del “Porta Elisa”. Ha avuto solo la forza di esclamare: «Sono felice!». Lucciconi agli occhi, magari anche per il contributo di un’influenza che l’affligge dalla scorsa settimana. Ma che non le ha impedito il viaggio a Lucca. A differenza del forfait di Savona, che aveva sollevato più d’una perplessità nonostante tanto di certificato medico.
MARCO NACCIARRITI (+), l’immancabile. Anche con il tormento delle coliche renali. Appropriata la sua consueta sintesi dell’accaduto: «Abbiamo ritrovato la consapevolezza delle nostre capacità».
RICCARDO FISSORE (+). Ha più volte sbuffato, lunedì scorso, durante la diretta “Il lunedì nel pallone” di E’Tv Marche. Disturbato dai peana anconetani per i tre punti ottenuti contro il Prato, ed infastidito dall’implacabile confronto con i concomitanti rovesci maceratesi. Fuori onda mi ha chiesto: «Mi fai ritornare in trasmissione quando vinceremo?» «Ok! – gli ho risposto – , ma quando avverrà?» Con ciò manifestando qualche dubbio sui tempi. Perentoria la sua replica: «Dopo la trasferta di Lucca».
Ora sono in debito.
DA AGGIUNGERNE UN QUARTO: Colombi (+++). Lui però è stato attore in campo e protagonista assoluto dell’impresa toscana. Stavolta spietato nelle battute a rete, al contrario di quanto si era invece verificato la domenica precedente, a Savona.
MA ANCHE IN QUELLA DISGRAZIATA CIRCOSTANZA, si era intravisto il Dna del puntero (+). Seppure impreciso, ma pure clamorosamente sfortunato, negli attimi delle conclusioni. Però sempre in agguato per il colpo letale…
NON PER NULLA DEFINITO “IL COBRA” da un mio carissimo collega. Con felice intuizione, sin dall’esordio all’ “Helvia Recina” con la Lupa Roma.
I SUOI MORSI VELENOSI non hanno steso un avversario qualsiasi. Come la moltitudine di quelli sfuggiti alla presa dei biancorossi nei tempi recenti (-).
MA UNA LUCCHESE valutata fra le squadre più in voga di questo periodo (+). Lo documentava lo score dei precedenti nove incontri. Sei bersagli pieni (dont tre esterni); un pareggio casalingo contro la Spal; due sconfitte al di fuori del proprio stadio, ma a Pisa ed a spese della Carrarese di qualche settimana fa…
DUNQUE NON UN PISCHELLO QUALUNQUE, tanto per mutuare l’elegante linguaggio di Criscitiello (-).
IMPROVVISATO (E FORSE NON SOLLECITATO) PIGMALIONE DI UN BUCCHI che, per il tramite del suo vice Salvini, stavolta le azzeccate tutte (+).
O, MEGLIO, HA FATTO LA COSA PIU’ SEMPLICE (+), che modestamente mi ero permesso di consigliare la settimana scorsa.
CIOE’ IL RITORNO ALL’ANTICO. Con il rispolvero di quel 4-4-2 che può far storcere il naso agli esegeti e provocare anche il batticuore alla tifoseria biancorossa per la pressione degli avversari lì a metà campo, ma ha più volte superato importanti collaudi ed è stato sicuramente il volano del miracolo biancorosso (+++).
APPANNATOSI A CAUSA D’INFORTUNI (-), in primis quello di Giuffrida, e dell’inevitabile obsolescenza, ha ritrovato lucidità e concretezza (+) in parallelo con il recupero dell’efficienza fisica ed il rifiorire di quella atletica.
I RANGHI COMPATTI (+) hanno tolto profondità alla manovra toscana, riducendo al minimo i rischi per la propria difesa, che ha sofferto soltanto al pronti/via del secondo tempo, concedendo il temporaneo pareggio agli ospitanti solo su calcio di rigore.
LA VAGHEZZA DELLA ZONA INTERMEDIA LUCCHESE (-) ha permesso all’omologo settore biancorosso una manovra a…fisarmonica (+): contrazione nei casi di necessità,ma anche rapida acquisizione di campo in appoggio alle punte.
“ELASTICO” IN CUI E’ STATO FONDAMENTALE (+) il contributo di D’Anna sulla fascia destra. In termini tattici, sempre. Negli episodi: con il diagonale che ha propiziato il tap-in di Colombi nell’azione del primo vantaggio, e con quel tiro che, se meglio confezionato, gli avrebbe probabilmente consentito il vincente personale sul bellissimo assist di Kouko, poco avanti il decisivo raddoppio di Colombi.
NON E’ STATA UN CASO la coincidenza del recupero di D’Anna con il riassaporato gusto della vittoria (+), così come non lo era stata la sua assenza dalla formazione con le recenti tribolazioni.
KOUKO INVECE C’E’ SEMPRE. Prezioso in ogni momento; addirittura superlativo al “Porta Elisa”. Le distanze fra la seconda e terza linea dei padroni di casa, allungate dalla lentezza dei suoi interpreti, ne hanno esaltato le qualità tecniche. Il suo numero sull’out di fondo, nel primo tempo, è da ricordare come d’alta scuola. Gli è mancata solo la rete, ma dai suoi piedi è partito l’assist della preziosa replica di Colombi. Prestazione memorabile (+++).
VEROSIMILMENTE LA FUTURA STRATEGIA della Rata è così tracciata (+).
RESTEREBBE PERO’ OUT TOGNI (-), dopo l’esito negativo del suo esordio a Savona. Ma sicuramente il brasiliano avrà l’occasione del riscatto. E’ solo questione d’allenamento e di…tipologia d’avversario. Nel senso che il brasiliano, in forma, sarà utilissimo (+) nei matches in cui bisognerà costruire, ma con le dovute contromisure protettive. Le opportunità non mancheranno.
SEMBRA DUNQUE RITORNATO il bel tempo per il calcio biancorosso (+).
ORIZZONTI DI GLORIA (+) si potrebbero schiudere se giovedì 11 febbraio, alle ore 18,30, in corso Cavour 29, i tifosi della Benamata si presentassero compatti per sottoscrivere, davanti al notaio, l’iscrizione agli “Amici della Rata” (leggi l’articolo).
UN’ASSOCIAZIONE DA TANTO AUSPICATA (+), per il futuro del calcio pistacoppo, ma sinora rimasta sospesa nel limbo delle (buone) intenzioni, come tant’altre cose in città. Sarebbe di prezioso supporto all’attività della dottoressa Tardella.
I SOGNI vanno condivisi (+). Però non solo con le ciance (-).
Nel frattempo, è arrivata oggi pomeriggio la sentenza del tribunale nazionale federale in merito all’inchiesta Dirty Soccer: 3mila euro di multa ma nessun punto tolto in classifica ai biancorossi (leggi l’articolo). Ufficializzati gli ultimi movimenti di mercato: arrivano Nicola Talamo e Giuseppe Ficara, salutano Djibo e Alessandro De Angelis (leggi l’articolo).
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HELVIA DI RICINO
Quando sostenevo che la crisi di risultati era prevalentemente dovuta all’assenza di alcuni titolari come D’Anna, Carotti, Foglia, Fissore, Fioretti e Giuffrida avevo quindi ragione.
Ritornati ad una formazione degna di questo nome e con una panchina ora validissima siamo tornati a macinare.
Un rimpianto: si poteva fare qualcosa prima? Pensate che abbiamo giocato una partita con Alimi e Belkaid centrocampisti di contenimento!!!
Con gli ultimi inserimenti ritengo che Bucchi possa lavorare con tranquillità e sperare nei playoff non è un’utopia.
Sarebbe sicuramente un risultato esaltante!!!!
Una annotazione merita sicuramente Colombi. La settimana scorsa ha sbagliato due gol fatti ma era lì pronto all’appuntamento, questa volta non ha sbagliato e mi ha ricordato in alcuni atteggiamenti Melchiorri. Abbiamo trovato un nuovo bomber di razza?
Certo che dopo che le catastrofiche previsioni di stampo pesciaro di una caduta libera verso il limbo e di una spianata definitiva in quel di Lucca qualcuno ha dovuto inghiottire un bel pò di olio di ricino.
La vittoria e la prestazione di Lucca hanno dimostrato che in effetti “il calcio non ha proprio un senso” come diceva un famosissimo e competente commentatore pescià.
Però, il tifoso pistacoppo guarisce subito. E’ bastato un piccolo incidente di percorso della Lucchese, per far entrare la Maceratese nel novero delle squadre che non possono non andare in B. Sprofondati, dopo una serie che sembrava infinita di partite catastrofiche che avevano condotto la tifoseria della Rata in una sempre più profonda ” depressione maggiore ” ( causa della maggior parte dei suicidi, per capirci ), un semplice risultato positivo, ripeto, ” uno ” e non almeno due come ci si aspetterebbe prima di cominciare a parlare di mostruosi ed animaleschi cambiamenti della squadra dovuti ai due goal di ” El Cobra “, ha esaltato, spero non momentaneamente ma almeno per un po’ ancora, il tifoso pistacoppo. Purtroppo è una speranza di tipo caritatevole.Inimmaginabile che cosa potrebbe succedere se la prossima partita dovessero arrivare che so altre quattro ” papagne ” . Buttati già via ansiolitici, antidepressivi e barbiturici fortissimi che permettevano perlomeno di dormire qualche ora di notte con la speranza di non sognare campi di calcio con il manto traditore, si rischierebbe un aggravamento dello stato psichico del ” pistacoppo ” che potrebbe essere senza ritorno. L’immagine di ” zombies “, in giro per la città, mentre pronunciano come una litania ” perché, ma perché “, ormai irrimediabilmente persi nel loro profondo mondo oscuro popolato da mostri e senza speranza, potrebbe essere l’apocalittico e a breve futuro di Macerata. Mi auguro che alla prossima partita, un nuovo miracolo baci in fronte RataPicciu, portafortuna della squadra, che cattivoni mi sembra non avevate portato a Savona. Vi saluto con un sincero ” Forza Rata “. AH, visto che non vi occupate più di calcio minore, per il momento, vorrei comunque ricordare che nella classica partitella di allenamento della domenica, la Civitanovese ha battuto gli Atletici Galli di Colberdolo.
Non esiste cura per guarire.
Non ci sono più speranze, immagino cosa succederebbe se facessimo veramente i playoff!!!
Qualcuno non ha letto la formazione e la panchina di Lucca e non ha confrontato con quelle di Savona.
Invece di arrampicarsi sugli specchi faccia un’analisi calcistica sulle due formazioni e finirà di scrivere corbellerie.!!!
IL SASSO IN PICCIONAIA
“La Maceratese sarà terza in classifica, ma gioca con 10 uomini dietro la linea della palla”, cosi il mediano rossonero Botta sintetizzava efficacemente a fine gara il match di Porta Elisa. La Rata ritrova la vittoria dopo 2 mesi e mister Bucchi salva la panchina che, nonostante le rassicurazioni della presidente Tardella, in caso di nuova sconfitta sarebbe stata in discussione. Il tecnico della Lucchese Lopez – anche se l’attento Scattolini nella sua nota non ne fa parola – ha dovuto inventare i 2/3 del centrocampo, privo delle colonne Monacizzo, influenzato e Mingazzini, acciaccatto. In campo Calcagni, al ritorno dopo lunga assenza e il neoacquisto Botta. In più i nuovi arrivi Palomeque, i cui errori hanno pesato sul successo della Rata, e Maritati, non si sono mostrati all’altezza di chi hanno sostituito. In attacco la Lucchese era anche priva di “Speedy Gonzales” Sartore. Una volta il tecnico rossonero Lopez aveva profeticamente dichiarato: “”Con il mercato di gennaio si posso rovinare le squadre!”. Mister Bucchi, invece, ha modificato la sua Rata sulla corsia sinistra, dove ha rinunciato agli stanchi Karkalis e Buonaiuto per Sabato e Foglia; ha riproposto D’Anna e Giuffrida e optato per Altobelli in difesa. Non è chiaro perchè il mediano Togni sia stato impiegato a Savona se non era pronto. La Lucchese non è riuscita a sfruttare il suo momento migliore, tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa, dove ha lamentato la mancata concessione di un penalty, ha colpito un clamoroso palo e pareggiato la rete della Maceratese, causata da un errore del portiere. Poi la Lucchese, squadra che dimostra la classifica non sa pareggiare (10 sconfitte rimediate sinora), si è esposta al contropiede della Rata – palla lunga e pedalare è il credo del tecnico Bucchi (e pensare che da giocatore era una punta!) – e ha perso per una prodezza di Kouko. E’ qui il problema, la Rata ritorna alla vittoria, ma con il suo calcio d’altri tempi, catenaccio e contropiede, insomma quello praticato fino agli Anni ’60. Nella ripresa mister Bucchi per non farsi mancare niente ha riproposto con Fissore i tre centrali difensivi, fino a togliere le due punte Colombi e Kouko, per far posto a centrocampisti e rifinitori. Ad Ascoli all’epoca della prima promozione in Serie A la via che conduce allo stadio venne ribattezzata “Via del calcio spettacolo”. A Macerata la via che porta all’Helvia Recina, dato il gioco che esprime la squadra, dovrebbe essere rinominata “Via del calcio catenaccio” o “Via dell’anticalcio”. Poi non ci si può lamentare se gli sportivi, la grande massa degli appassionati, non si reca allo stadio. Inutile stare ad arrovellarsi la mente, da sempre gli sportivi seguono le partite perchè la squadra gioca bene o ha campioni in campo. La Rata che disputa la Lega Pro, non ha nell’uno ne gli altri e la sessione di mercato di gennaio ha modificato poco sotto tale aspetto. In classifica i biancorossi conservano il distacco di 10 punti dalla Spal e il sogno Serie B può dirsi tramontato. Rimane il discorso playoff e in quest’ottica la Rata dovrà fare bottino pieno nella prossima gara interna con il Rimini, poichè farà seguito un filotto di partite con squadre molto forti (compreso il derby con l’Ancona, che la segue in classifica a 1 punto). L’esito di questi match probabilmente stabilirà la posizione finale in classifica della Rata. Mi spiace aver scritto questa nota in ritardo, ma non è stato un fine settimana facile. Addio Goffredo, che leggevi con attenzione i miei post. La tua presenza, nella politica e nello sport civitanovesi, di uomo modesto e concreto mancherà a tanti
AHahahaha che spasso che è sto personaggio di Civitanova, partorisce fiumi di parole dopo notti insonni.
Quanto je po rode che tutte le sue convinzioni pallonare sono sempre costantemente ribaltate?? Quanto resisterà ancora?? Oramai è l’uomo dei se.. se quello faceva questo se quell’altro faceva quello e intanto la pecorella o come piace a lui il piccioncino va avanti ed il suo calcio ha sempre meno senso….
se se se se seguro Caporetto seguro leggere tutto legapro per capire qualcosa di calcio e non le dichiarazioni di chi dopo aver perso in casa deve trovare sempre qualcosa da dire mi meraviglio che visto il refrain tale soggetto non sia di sponda interista anche se considerata la fede granata non ci si puo’ stupire piu’ di tanto.Intanto Citano’ rosica le lische e schiuma squamando pesci…..
irreno.gelocal.it/lucca/sport/2016/01/30/news/lucchese-sconfitta-in-casa-dalla-maceratese-1.12867804
http://www.gazzettalucchese.it/porta-elisa-news/2016/01/non-ci-siamo-proprio-tante-le-insufficienze/
http://www.gazzettalucchese.it/porta-elisa-news/2016/01/non-ci-siamo-proprio-tante-le-insufficienze/
il discorso e’ sempre quello…Maceratese Brava a gestire la partita…..
http://www.gazzettalucchese.it/porta-elisa-news/2016/01/lopez-boccia-i-suoi-troppi-errori-e-troppo-grandi/
http://www.tuttomercatoweb.com/lega-pro/?action=read&idnet=dHV0dG9sZWdhcHJvLmNvbS0xMTk0MTQ
bastera’ a far capire a qualcuno che non si deve affannare tanto comunque non ci pyo’ fare altro che ridere?
Alla terza di ritorno, sommate le 34 dello scorso anno sinceramente inizia a far piangere. Speriamo di continuare a fare il nostro bel catenaccio cosi’ redditizio, che dire tanto catenaccio tanta bile..ahahahaha
Io mi pongo solo due domande , sperando di non offendere nessuno e fidando nella libertà di parola che la Democrazia garantisce a tutti:
1) Perché, leggi post antecedenti, le assenze sono sempre riconosciute un alibi per gli avversari della Maceratese, mentre per la Rata no? ( giocare con Belkaid ed Alimi contemporaneamente, e qualcun altro fuori credo possa essere più di un alibi)
2) Nel calcio conta la vittoria o di più il modulo di gioco? Conta il risultato o lo spettacolo?
A me sinceramente importano i punti.
Poi è chiaro che se ho una squadra per vincere la serie D ed invece faccio l’Eccellenza Marchigiana, è più facile che do spettacolo ( ma ne siamo proprio sicuri? Contro HR e Fabriano non mi è sembrato)
Poi noi viviamo con un sogno, dopo essere partiti per SALVARCI, il sogno dei Play Off perché non abbiamo preclusioni di sorta in caso di vittoria. Altri invece vivranno l’amarezza di un campionato trionfante, senza benefici futuri, perché se non vengono riappianati tutti i debiti, non li faranno iscrivere alla LND – D
Scusate ma, non state forse dando troppa importanza ai 2/3 pesciaioli che puntualmente vinciamo o perdiamo hanno sempre da criticare l’operato della nostra squadra? Lasciateli perdere, non meritano risposta, sono invidiosi, e come tali non possono essere sportivi, inoltre ciò che scrivono denota poca conoscenza del gioco del calcio. Complimenti a Scattolini per la puntuale e corretta analisi della situazione. Forza rata
Insomma, secondo il ns. interlocutore civitanovese, la Maceratese quando vince è favorita dall’arbitro o dalle assenze nelle file degli avversari o, comunque, dalla fortuna praticando un catenaccio d’altri tempi mentre, quando perde, è perchè la squadra è scarsa e gli avversari sono superiori dando spettacolo, al di là delle eventuali assenze della Rata (a S.Arcangelo mancavano ben 6 titolari).
Perciò è evidente che questo Signore, pur con i suoi 4.000 volumi, non può essere credibile così come il fido Micucci con i suoi deliri (sembrano i due famosi personaggi di Miguel De Cervantes e non sono nemmeno veri tifosi rossoblu altrimenti si occuperebbero sopratutto della loro squadra).
Saluti.