Spese pazze in Regione, la Procura di Ancona chiude l’inchiesta. Si attende ora che venga fissata l’udienza preliminare sull’inchiesta per le spese ‘facili’ di gruppi e consiglieri regionali tra il 2008 e il 2012. Intanto il pm Ruggero Dicuonzo ha trasmesso gli atti al gup. Sono al momento sconosciuti ulteriori dettagli su quanti dei 66 indagati – tra consiglieri, presidenti di Giunta e Consiglio, assessori e addetti ai gruppi – rischiano il giudizio. Le ipotesi di reato per 1,2 milioni di euro di spese ritenute non documentate o non inerenti all’attività dei gruppi, sono il peculato e il concorso in peculato, cui si aggiunge la truffa per l’ex consigliera e assessore Paola Giorgi. A febbraio l’avviso di chiusura delle indagini era stato notificato ai 66 indagati che in parte nei mesi successivi hanno chiesto di essere sentiti per chiarire la propria posizione anche attraverso memorie difensive.
Procura e Guardia di finanza hanno passato al setaccio documenti contabili, rendiconti, ricevute, bolle e scontrini delle due legislature, la ottava e la nona, dal 2008 al 2012. Nel mirino spese per consulenze e collaborazioni, propaganda, telefonia e internet non adeguatamente documentate, a quelle del materiale per realizzare striscioni di propaganda, beneficenza fatta con i fondi dei gruppi consiliari, e ancora acquisto di libri e pranzi di cui non è documentato il fine istituzionale. In attesa di conoscere la data dell’udienza che non sarebbe ancora stata fissata resta da vedere se il pm ha chiesto l’archiviazione oppure il rinvio a giudizio in blocco degli indagati.
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Prescrizione o non prescrizione…??? Questo è il dilemma…!!!
Sessantasei indagati, cioè sessantasei presumibili disonesti. Poi ci sono quelli più onesti che si limitano a riscuotere uno stipendio sicuramente immeritato perché il loro lavoro non serve ai contribuenti, serve solo a se stessi e a contribuire all’aumento del carrozzone parassitario pubblico. Un carrozzone che non conosce i limiti della decenza. Dimostrato dal fatto che per il loro assurdo mantenimento non hanno esitato a praticare estorsione a centinaia di cittadini con la riesumazione del reggio decreto N° 215 del 1933. Confermato dalla regione Marche con legge incostituzionale N° 13 del 2013. Incostituzionale dal 1/1/ 1948 giorno in cui entrava in vigore la Costituzione Italiana che cancellava tutte le leggi fasciste e sanciva anche il sistema di tassazione che è scritto nell’articolo 53 della stessa carta. Che secondo il mio opinabile parere: per capacità contributiva in maniera progressiva, non si può intendere che deve pagare di più chi ha di più; ma deve pagare di più chi guadagna di più. Poiché: una legge per essere costituzionale deve essere fondata sul senso logico, non credo sia logico e tanto meno onesto: se uno dopo aver pagato le tasse sul suo guadagno fino all’ultimo centesimo, con quello che lo Stato gli ha lasciato e con i suoi risparmi e riuscito ad avere qualche bene immobile di sua proprietà, deve subire nuova tassazione sui suoi risparmi che il vero senso logico è quello di pretendere che sia mantenuto un carrozzone pubblico parassitario e ladrone che senza conoscere il senso della vergogna sono arrivati al punto che si sono rubato anche la salute e la dignità dei cittadini.
cosa vogliamo commentare? ogni commento è inutile ed il disprezzo per certa gente non basta, il taglio di una mano è troppo poco, di tutte e due dopo pretende anche la pensione, l’unica cosa è stare attenti quando si vota, se si vota.