Assemblea Marche, Solazzi: “L’inchiesta sui fondi dei gruppi si poteva chiudere”

Il presidente del consiglio regionale: "La proroga ci porterà a ridosso delle elezioni". I consiglieri affronteranno invece la vicenda dell'inchiesta sulle autorizzazioni alle centrali biogas nella prima seduta utile dopo la pausa estiva

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Vittoriano Solazzi

Vittoriano Solazzi

Per il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, ”la proroga di sei mesi delle indagini in corso sull’uso dei fondi dei gruppi consiliari ci porterà a ridosso delle elezioni regionali, mentre fin dall’inizio ci auguravamo tempi brevi per la chiusura dell’inchiesta”. Solazzi lo ha ribadito nell’aula del Consiglio. L’avviso di proroga delle indagini – ha detto – non è un atto che presuppone colpevolezza, ”tuttavia, nell’immaginazione collettiva l’iscrizione nel registro degli indagati non è il massimo della pubblicità positiva per un legislatore nell’imminenza delle elezioni”. La Procura di Ancona farà una valutazione complessiva degli atti dell’inchiesta per peculato sulle spese dei singoli componenti e dei gruppi del Consiglio regionale delle Marche, che riguarda gli anni dal 2008 al 2012. E’ quanto trapela dopo la richiesta di proroga di sei mesi del troncone di indagine relativo al 2012. Gli inquirenti punterebbero a chiudere l’inchiesta, già completata per gli anni dal 2008 al 2011, entro qualche mese, per tutte le annualità insieme. L’elenco degli indagati è probabilmente più ampio e potrebbe mutare. Il governatore delle Marche Gian Mario Spacca e 41 di consiglieri regionali, assessori ed ex consiglieri di ogni schieramento sono indagati dalla Procura di Ancona per peculato in relazione alle spese sostenute da singoli e gruppi consiliari. Nel registro degli indagati anche il segretario regionale del Pd Francesco Comi e l’ex vice presidnte della Giunta Paolo Petrini, ora deputato Pd, oltre ad alcuni addetti alle segreterie dei gruppi. Non c’é invece il presidente del Consiglio Vittoriano Solazzi. I nomi compaiono nella richiesta di proroga delle indagini trasmessa al Gip.

Nell’informativa fatta recapitare dalla procura agli indagati si legge che l’potesi di reato per la quale si procede è il concorso in peculato (art. 110 e 314 del Codice penale), punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza, è molto complessa, ed è per questo che i magistrati inquirenti hanno chiesto al Gip di avere più tempo per indagare.

Il Consiglio regionale affronterà invece la vicenda dell’inchiesta sulle autorizzazioni alle centrali biogas nella prima seduta utile dopo la pausa estiva, a settembre. Lo ha detto il presidente Vittoriano Solazzi, rispondendo ad una richiesta di Forza Italia.



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