di Laura Boccanera
“Il costo del Futura festival è stato di 198mila euro, per mesi abbiamo assistito al balletto delle cifre e a numeri inventati, una campagna denigratoria. Sono numeri straordinari se si pensa al rapporto fra il costo e la qualità degli appuntamenti, 124 artisti e 89 eventi”. Giulio Silenzi, assessore alla cultura di Civitanova, insieme ad Alfredo Di Lupidio e ad Adriano Gaspari del cda dei TdC ha presentato questa mattina in Comune il bilancio consuntivo del festival. “C’è convergenza fra quanto abbiamo previsto a giugno nel bilancio e quello che abbiamo effettivamente speso – dice Di Lupidio – nel budget destinato all’azienda pari a 1.050.000 euro avevamo previsto spese per 200mila euro per Futura e 200mila per Civitanova Danza. Alla fine Futura è costato 198mila euro, di cui 59mila per ospiti e rimborsi, 28mila euro di service, 38mila per pubblicità e allestimenti, 10 euro per la grafica e il sito, 5mila per foto e video, 18mila per trasporti ed ospitalità. Possiamo quindi dire che delle spese sostenute, almeno 130mila euro sono ricaduti sul territorio in maniera diretta”. Soddisfazione da parte dell’assessore Silenzi: “Un consuntivo che rispetta la previsione – ha dichiarato – e se pensiamo che si tratta di 3 week end più la serata con Sorrentino, 124 artisti e 89 eventi sono numeri straordinari. Se si pensa che la prima edizione di Popsophia è costata 450mila euro, Futura è costata meno della metà. Avevamo detto che sarebbe stato un festival di rigore e qualità e le promesse non sono state disattese”. Sul profilo delle sponsorizzazioni gli organizzatori dichiarano fra contributi provenienti da enti pubblici e privati 150mila euro di entrate: “C’è chi ha già versato e chi ancora deve deliberare, ma la somma raccolta è pari a 150mila euro – aggiunge Silenzi – 15mila da Fondazione, 15mila dalla provincia e 40mila dalla Regione, più i privati. Per mesi abbiamo assistito ad una campagna denigratoria sui costi di Futura e sul fatto che non vi fossero sponsor, alla fine la spesa comunale per Futura è stata di 50mila euro, ovvero meno di quanto nel 2011 si spese per una serata di boxe”. Nei 200mila euro di spese per Futura non rientra il concerto degli Stadio costato 20mila euro, sono invece compresi gli spettacoli musicali inseriti nel festival come Sparagna e Servillo, Iskra Menarini e Gegè Telesforo: “la voce concerti è un altro capitolo del bilancio dell’azienda – spiega Di Lupidio – tutti i concerti estivi e quello degli Stadio sono costati complessivamente 120mila euro”. “Non vogliamo fare trionfalismi – conclude Silenzi – ma non ci sono paragoni con i costi di altri festival, oltretutto a luglio gli arrivi e presenze turistiche sono state superiori al 2012. Non credo che sia solo merito di Futura, ma va constatato anche il contrario, ovvero che con Popsophia non erano presenti più presenze turistiche”.
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Tanto ritardo per rendere note le spese di Futura Festival e dopo mesi i conti non tornano e le cifre sono ballerine. Dei 198.000 Euro dichiarati come spesa complessiva per la kermesse, ne sono giustificati soltanto 158.000, gli altri 40.000 Euro come sono stati impiegati? Gli introiti previsti dagli sponsor di complessivi 150.000 Euro, derivano per 70.000 Euro da Enti. Di questi 15.000 provenienti dalla Fondazione, mentre l’assessore Silenzi aveva pubblicamente ringraziato per un contributo di 50.000 Euro. Inoltre molti finanziamenti di Enti devono essere deliberati, per cui il Comune ha in mano soltanto assicurazioni. Più della metà dei contributi previsti dagli sponsor, cioè 80.000 Euro, provengono da privati. Si gradirebbe sapere chi sono questi privati che in tempi di crisi destinano somme superiori a quelle degli Enti per un festival estivo. Per il concerto degli Stadio – presente nel programma di Futura e preso a paragone per decantare il successo della kermesse – la spesa di 20.000 Euro è in un’altra voce di bilancio dei Teatri, mentre spettacoli analoghi ma meno costosi sono calcolati tra le spese del festival. Perciò considerato che i contributi degli Enti ancora mancano di delibera, quelli degli sponsor difficilmente raggiungeranno le cifre previste e la spesa per gli Stadio non è calcolata, è evidente che i costi a carico del Comune per Futura saranno ben maggiori dei 50.000 Euro di cui si vanta trionfalmente l’assessore Silenzi. Allora è lecito chiedersi: quanto dovranno aspettare i civitanovesi per conoscere le cifre realistiche e veritiere di Futura Festival?
Silenzi, come puoi solamente avvicinare Popsophia a Futura. Mentre Popsophia è stato veramente un ” Evento ” che vi siete fatto scippare, Futura è stato solo un pallido tentativo di imitazione. I turisti che tanto magnificate è da un pezzo che disertano Civitanova. Non ci sono campeggi,appena qualche costosissimo albergo che per il prezzo di una notte chiedono quanto un albergo di Riccione per due persone vitto alloggio e in qualche caso pure cabina e ombrellone compresi. I turisti quelli veri vanno in vacanza per più o meno giorni nel luogo di villeggiatura scelto. per questo una volta li chiamavamo villeggianti. Certo se per voi i turisti sono i pendolari che arrivano e partono in giornata, allora il discorso cambia.. Comunque dato che risparmiate su tutto, ( almeno a parole ), ti do un consiglio per il prossimo anno. Alla messa di San Giovanni che si tiene in spiaggia al alba ogni anno d’estate, invece di spendere 4000 euro per spostare un pianoforte, ti trovo io un coro di voci bianche gratuito e ugualmente suggestivo.
Un flop di festival costato “solo” 198.000 euro e al quale costo va aggiunta anche la spesa di 60.000 euro sostenuta per RIVE altro evento di cui nessuno si è’ accorto! Vantarsi per aver speso meno (ancora da dimostrare) rispetto a Popsophia e’ un’amara consolazione per i Civitanovesi, che avrebbero voluto invece, avere un festival che avesse portato presenze e lavoro per tutto l’indotto. Purtroppo abbiamo assistito a ristoranti e negozi vuoti, parcheggi deserti, bus navetta con a bordo il solo conducente. Se si è’ così fieri, solo per aver speso meno rispetto ad eventi di grande successo dell’epoca Mobili, allora do un suggerimento all’assessore per il prossimo anno: non organizzi nulla, così il risparmio sarà ancora più evidente!
Dare i numeri è lo sport preferito da chi non sa spiegare i propri errori, ma anche nel dare i numeri serve classe e accortezza, e se si dice solo quanto si sia speso senza dire quante persone ci sia state, è solo una voglia di nascondere la verità. Direttamente dall’Azienda dei Teatri si apprese, lo scorso anno, dei numeri di Popsophia (preso a paragone di Futura Festival dallo stesso Silenzi impropriamente vista la differente qualità della proposta) ed i numeri di Popsophia erano: spese 350 mila euro con un pubblico di 75 mila persone, per cui 350mila diviso 75mila fa esattamente 4,6 euro a persona intervenuta, e cioè che Posophia è costata solo 4,6 euro, meno del costo di un biglietto di cinema….questi sono i conti da fare e non sparare numeri senza ritegno…Futura Festival è costato 200mila ma di quanti siano stati gli spettatori abbiamo la certezza che non siano arrivati neppure a diecimila, con un costo totale di 20 euro a persona…lascio a voi le considerazioni del caso.
Dibattere sulla qualità degli spettacoli e dare i numeri come se tutto fosse filato liscio e niente ci sarebbe da dire fare anche una qualche ammissione dei limiti fa parte della propaganda e non di una analisi e consuntivo rigoroso del complesso delle iniziative che si sono svolte sotto varie formule.
I costi ,le spese totali sono un elemento fondamentale delle analisi ma anche e soprattutto della trasparenza.La trasparenza i costi,tutti i costi sono è anche una componente culturale.Noi avevamo a proposito dei preventivi dei costi e di tutte le spese realmente sostenute che si aprisse una nuova fase.Avevamo indicato anche uno dei tanti strumenti di costruzione di un nuovo e rinnovato rapporto fra istituzione e cittadini.Lo strumento che avevamo individuato era e rimane il servizio internet sul portale istituzionale del Comune dell’Open Data.Un servizio su cui far confluire tutta la documentazione dei costi sostenuti compresi quelli indiretti. Così non è stato e si resta ancora legati alle cifre ballerine e alla propaganda politica. I nostri amministratori sono fortemente impegnati su questo terreno a compiere passi indietro.
Probabilmente è vero che le spese sono inferiori a quelle degli eventi precedenti. Questo in termini assoluti. Se andiamo a paragonare il costo sostenuto per ogni singolo spettatore questo sarà eccezionalmente molto più alto. Gli spettatori quest’anno sono stati almeno la quinta parte di quelli degli anni scorsi. Quest’anno l’80% degli spettatori erano civitanovesi mentre prima meno della metà. Venivano molte persone da fuori che facevano incassare gli esercizi pubblici. Quest’anno la fame. Grazie silenzi.
p.s.: nelle serate di teatro era più il tempo che stavi tu sul palcoscenico che la compagnia. Basta silenzi. Basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!