Civitanova guarda al “Futura”

Svelati stamattina i primi protagonisti del nuovo festival estivo: cinque temi, tre week end e tanti intellettuali di nicchia. I primi nomi: Diego Fusaro, Lidia Ravera, Camilla Baresani, Italo Moscati, Lucio Caracciolo e Marco Bianchi
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conferenza

da sinistra Alfredo di Lupidio direttore TDC, Rosetta Martellini presidente TDC, il sindaco Tommaso Corvatta, il direttore artistico Gino Troli e l’assessore alla cultura Giulio Silenzi

di Laura Boccanera

Talento, trentenni e Troli. Sono le tre “T” del nuovo festival estivo Futura, la manifestazione che per tre settimane animerà gli spazi di Civitanova alta e del porto occupando il vuoto lasciato da Popsophia. Questa mattina c’era molta attesa per l’anteprima del festival e tanta curiosità. E sintetizzando al massimo le tre “T” rappresentano al meglio il nuovo corso della prima edizione. E sebbene la presentazione non abbia esaurito la curiosità di tutto ciò che c’è in programma che verrà divulgato più in là, dai primi nomi fatti si registra un cambiamento piuttosto netto con il suo predecessore, che non viene mai nominato, ma che è ancora nell’aria. Il Talento: viene richiamato ovunque, negli ospiti che saranno presenti, ma anche nello staff “rinnovato e rinfrescato” come ha detto il Presidente Rosetta Martellini di tanti volti nuovi e giovani, come la civitanovese Federica Tarchi che cura l’immagine e il logo del festival o il webmaster Marco Amato, tutte nuove leve inserite per la prima volta nella squadra guidata dall’azienda teatri. Ci sono poi i trentenni. “Non si può parlare di futuro come vogliamo fare se non ci sono i giovani – ha commentato il direttore artistico Gino Troli – ed ecco allora che i protagonisti sono filosofi e pensatori raffinati, non ancora affermatissimi, ma che hanno molto da dire. In questo senso il festival deve essere un luogo dove scovare talenti”. E poi c’è lui, Gino Troli, che rimane defilato rispetto alla squadra e al programma, che non sarà protagonista sul palco, ma che da dietro le quinte ha tessuto una manifestazione selezionando alcuni temi attraverso i quali interpretare il futuro.

La formula rimane quella del week end: dall’11 al 28 luglio. Si parte il giovedì sera a Civitanova porto e gli altri 3 giorni nella città alta. Gli appuntamenti partono dalle 17 e si prosegue fino a notte con incontri, dibattiti, presentazioni di libri e spettacoli. Ma il direttore artistico stenta a chiamare “festival” la sua creatura: “è un laboratorio permanente – dice Troli – è chiaramente una vetrina e non può essere esaustivo di ciò che vogliamo dire. Il titolo è volutamente un omaggio a Lucio Dalla verso il quale faremo un tributo molto particolare. L’obiettivo però è che la città senta come sua questa manifestazione, non piomba sulla città dall’alto, raccoglie tanti ragazzi e tante esperienze che qui sono vive. Poi nessuno può spiegare il futuro, anche chi lo frequenta quotidianamente, ma noi cercheremo degli spunti”. Soddisfatto il sindaco Tommaso Corvatta: “gli eventi camminano sulle gambe degli uomini e io sento che il clima è cambiato, è più positivo, partecipato. Questo festival è un’iniziativa apparentemente analoga, noi non abbiamo bisogno di far passare l’intrattenimento per cultura e qui ci sono contenuti”.

tavolo

 Cinque i temi che verranno toccati e analizzati attraverso pensatori, giornalisti e studiosi: Pianeta, Visioni, Homo ludens, Humanitas ed Anima. Pianeta vede la presenza di importanti e qualificati intellettuali che si muovono tra scienze fisiche, filosofia della tecnica, mondo elettronico e digitale, anticipando le linee del mondo che sarà. Visioni, che vede protagonista Italo Moscati, critico cinematografico e regista televisivo, mostra la forma che potrebbe avere il futuro, tra linguaggi morenti e lingue globali, passando attraverso l’arte, il cinema, la televisione. Con Homo ludens, Futura festival invita alcuni dei nostri eroi ludici a raccontare perché giochiamo e come giocheremo. Gli incontri e le conversazioni di Humanitas, programmate da Filippo La Porta, critico letterario tra i più noti e raffinati, ruotano tutti intorno alle prospettive della scrittura intesa soprattutto come elemento di resistenza, come prezioso “anacronismo” che manterrà sempre una sua funzione critica; privilegiando i generi letterari (romanzo, saggio, poesia) ma ampliando l’orizzonte verso l’etologia, la sociologia, la linguistica, l’economia. Quindi Anima: seminari di studio, incontri filosofici, lezioni per scoprire se l’anima ha un destino e se noi viventi ne siamo coinvolti. Tra i protagonisti, oltre a Filippo La Porta e Italo Moscati, il Festival svela oggi solo alcuni nomi. Paolo Di Paolo, tra i favoriti per il Premio Strega con il suo libro Mandami tanta vita; il giornalista Roberto Ippolito, al centro dell’attenzione per il volume di Chiarelettere intitolato Ignoranti, dove vengono denunciati i gravi ritardi culturali del Paese; Lucio Caracciolo, direttore di «Limes» e massimo esperto in Italia di geopolitica; le due scrittrici Lidia Ravera, famosa per il romanzo Porci con le ali, e Camilla Baresani, collaboratrice di «Sette» e «Il Sole 24 Ore»; Diego Fusaro, emblema del trentenne considerato il più brillante tra i giovani filosofi e Marco Bianchi, il cuoco 2.0, che svela su Foxlife come vivere i piatti in piena salute.

“E’ solo l’inizio – ha chiuso l’assessore alla cultura Giulio Silenzi – a  luglio ci sarà anche il festival Rive che presenteremo sabato prossimo curato da Giorgio Felicetti e a settembre un festival della letteratura. E’ un calendario ricco e in altre occasioni presenteremo anche le mostre e gli appuntamenti musicali che fanno parte di Futura (pare che in programma ci sia anche un grande concerto di una band che ha scritto la storia della musica ndr)”.



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