da sinistra Alfredo di Lupidio direttore TDC, Rosetta Martellini presidente TDC, il sindaco Tommaso Corvatta, il direttore artistico Gino Troli e l’assessore alla cultura Giulio Silenzi
di Laura Boccanera
Talento, trentenni e Troli. Sono le tre “T” del nuovo festival estivo Futura, la manifestazione che per tre settimane animerà gli spazi di Civitanova alta e del porto occupando il vuoto lasciato da Popsophia. Questa mattina c’era molta attesa per l’anteprima del festival e tanta curiosità. E sintetizzando al massimo le tre “T” rappresentano al meglio il nuovo corso della prima edizione. E sebbene la presentazione non abbia esaurito la curiosità di tutto ciò che c’è in programma che verrà divulgato più in là, dai primi nomi fatti si registra un cambiamento piuttosto netto con il suo predecessore, che non viene mai nominato, ma che è ancora nell’aria. Il Talento: viene richiamato ovunque, negli ospiti che saranno presenti, ma anche nello staff “rinnovato e rinfrescato” come ha detto il Presidente Rosetta Martellini di tanti volti nuovi e giovani, come la civitanovese Federica Tarchi che cura l’immagine e il logo del festival o il webmaster Marco Amato, tutte nuove leve inserite per la prima volta nella squadra guidata dall’azienda teatri. Ci sono poi i trentenni. “Non si può parlare di futuro come vogliamo fare se non ci sono i giovani – ha commentato il direttore artistico Gino Troli – ed ecco allora che i protagonisti sono filosofi e pensatori raffinati, non ancora affermatissimi, ma che hanno molto da dire. In questo senso il festival deve essere un luogo dove scovare talenti”. E poi c’è lui, Gino Troli, che rimane defilato rispetto alla squadra e al programma, che non sarà protagonista sul palco, ma che da dietro le quinte ha tessuto una manifestazione selezionando alcuni temi attraverso i quali interpretare il futuro.
La formula rimane quella del week end: dall’11 al 28 luglio. Si parte il giovedì sera a Civitanova porto e gli altri 3 giorni nella città alta. Gli appuntamenti partono dalle 17 e si prosegue fino a notte con incontri, dibattiti, presentazioni di libri e spettacoli. Ma il direttore artistico stenta a chiamare “festival” la sua creatura: “è un laboratorio permanente – dice Troli – è chiaramente una vetrina e non può essere esaustivo di ciò che vogliamo dire. Il titolo è volutamente un omaggio a Lucio Dalla verso il quale faremo un tributo molto particolare. L’obiettivo però è che la città senta come sua questa manifestazione, non piomba sulla città dall’alto, raccoglie tanti ragazzi e tante esperienze che qui sono vive. Poi nessuno può spiegare il futuro, anche chi lo frequenta quotidianamente, ma noi cercheremo degli spunti”. Soddisfatto il sindaco Tommaso Corvatta: “gli eventi camminano sulle gambe degli uomini e io sento che il clima è cambiato, è più positivo, partecipato. Questo festival è un’iniziativa apparentemente analoga, noi non abbiamo bisogno di far passare l’intrattenimento per cultura e qui ci sono contenuti”.
Cinque i temi che verranno toccati e analizzati attraverso pensatori, giornalisti e studiosi: Pianeta, Visioni, Homo ludens, Humanitas ed Anima. Pianeta vede la presenza di importanti e qualificati intellettuali che si muovono tra scienze fisiche, filosofia della tecnica, mondo elettronico e digitale, anticipando le linee del mondo che sarà. Visioni, che vede protagonista Italo Moscati, critico cinematografico e regista televisivo, mostra la forma che potrebbe avere il futuro, tra linguaggi morenti e lingue globali, passando attraverso l’arte, il cinema, la televisione. Con Homo ludens, Futura festival invita alcuni dei nostri eroi ludici a raccontare perché giochiamo e come giocheremo. Gli incontri e le conversazioni di Humanitas, programmate da Filippo La Porta, critico letterario tra i più noti e raffinati, ruotano tutti intorno alle prospettive della scrittura intesa soprattutto come elemento di resistenza, come prezioso “anacronismo” che manterrà sempre una sua funzione critica; privilegiando i generi letterari (romanzo, saggio, poesia) ma ampliando l’orizzonte verso l’etologia, la sociologia, la linguistica, l’economia. Quindi Anima: seminari di studio, incontri filosofici, lezioni per scoprire se l’anima ha un destino e se noi viventi ne siamo coinvolti. Tra i protagonisti, oltre a Filippo La Porta e Italo Moscati, il Festival svela oggi solo alcuni nomi. Paolo Di Paolo, tra i favoriti per il Premio Strega con il suo libro Mandami tanta vita; il giornalista Roberto Ippolito, al centro dell’attenzione per il volume di Chiarelettere intitolato Ignoranti, dove vengono denunciati i gravi ritardi culturali del Paese; Lucio Caracciolo, direttore di «Limes» e massimo esperto in Italia di geopolitica; le due scrittrici Lidia Ravera, famosa per il romanzo Porci con le ali, e Camilla Baresani, collaboratrice di «Sette» e «Il Sole 24 Ore»; Diego Fusaro, emblema del trentenne considerato il più brillante tra i giovani filosofi e Marco Bianchi, il cuoco 2.0, che svela su Foxlife come vivere i piatti in piena salute.
“E’ solo l’inizio – ha chiuso l’assessore alla cultura Giulio Silenzi – a luglio ci sarà anche il festival Rive che presenteremo sabato prossimo curato da Giorgio Felicetti e a settembre un festival della letteratura. E’ un calendario ricco e in altre occasioni presenteremo anche le mostre e gli appuntamenti musicali che fanno parte di Futura (pare che in programma ci sia anche un grande concerto di una band che ha scritto la storia della musica ndr)”.
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Cinque anzianotti che presentano il festival dell’unitá!
Carta canta docet? Anni 70?
Gente vecchia….anche la più giovane….
La cultura non ha età! Peccato i pregiudizi
Sono anticipazioni, ma il quadro è chiaro. Mi chiedo: per un progetto così si doveva scomodare Troli, presidente Amat? C’erano decine di operatori culturali civitanovesi che avrebbero fatto di meglio e con costi minori. E’ un’iniziativa partorita nel Palazzo senza confronto con la città, che la deve subire. Si parla di progetti della Biblioteca Zavatti stracciati, del Presidente Pipponzi pronto a dimettersi. Si mobilitino i trenta intellettuali riunitisi alla sala Cecchetti in disaccordo con la gestione della cultura a Civitanova. Portino avanti l’iniziativa spontanea degli stati generali della cultura, che Silenzi voleva addomesticare. Queste le conseguenze di un assessore alla cultura avulso dal contesto culturale cittadino, che conosce Civitanova solo attraverso i soliti frequentatori della politica politicante.
Nel 2012 Corvatta dichiarava “In un contesto di crisi la spesa per il festival è molto elevata e ingiustificabile tenendo conto che non è stato predisposto un bilancio di previsione e che l’Imu inciderà pesantemente sulle tasche dei cittadini.
2013 la crisi è aumentata ,l’Imu è alle stelle, il bilancio non c’è e Corvatta vede che il tempo è cambiato! Anche noi è estate e piove
Nell’iniziativa Futura Festiva del Vice Sindaco Giulio Silenzi non c’è una una impronta un taglio di Culturability nel territorio e tanto meno di startup.Il prodromi dell’iniziativa la segnano profondamente .Non è solo il fatto che l’assessore è un avulso dal contesto della città ma dal fatto che è legato ad una vecchia concezione del fare cultura.Il Vice Sindaco non promuove,non costruisce un progetto partecipato e condiviso .Il Vice Sindaco “acquista” elementi culturali,eventi vari come ” acquista “progetti ambientali come quello sulla raccolta differenziata credendo che l’evento è consenso.
Quanto astio nelle sue parole signor Caporaletti. TRoli e’ un professionista stimato e prima di giudicare sarebbe il caso di vedere il festival. A meno che non si voglia sputare sentenze a priori magari per dar sfogo alla propria frustrazione. Non è’ che lei signor Caporaletti pensa di essere tra quelli che avrebbero voluto essere al posto di Troli?
Ma siete tutti così intelligenti che solo da un’anteprima, da un accenno a quello che dovrebbe accadere già è tutto chiaro e ovviamente criticabile.
Si tirano le somme prima ancora di avere i numeri. È puro pregiudizio. Chi pone l’età ha scarsità di argomenti, Caporaletti lo abbiamo già letto altrove e non si capisce cosa abbia contro l’assessore, sembra il Favia de Citanò.
La politica deve occupare solo un periodo della vita. Altrimenti si crea un sistema di potere in cui fedelissimi denigrano chi dissente sull’operato politico. Mi interessano i fatti e questi dicono che l’offerta culturale in città con Giulio Silenzi assessore è peggiorata. Porto per ora due esempi legati a due figure simbolo di Civitanova: Enrico Cecchetti e Arnoldo Ciarrocchi. Si dedica la stagione di danza a Cecchetti che morì insegnando sul palcoscenico della Scala e si sopprime il concorso internazionale di danza in collaborazione con quel Teatro? Nella Città Alta esiste una sala dedicata a Ciarrocchi ma non ci sono le sue opere, perchè i familiari sono stati costretti a rimuoverle. Questo significa amare Civitanova e fare cultura? Rispetto a ciò c’è un solo commento da fare: vergogna!
La critica non dovrebbe mai essere confusa con l’astio personale, scadiamo nella lesa maestà
Corvatta ? Chi lo ascolta più…ha detto e ha fatto il contrario di tutto quello che aveva promesso. Non ci sono più parole per lui. Il Vice sindaco è rinato.. dopo che aveva perso tutto. Resisti Citanò !!!
Il sig. Aldo Caporaletti, dice cose sensate e verissime; non si sta contestando il Festival, che mi auguro abbia un grande successo, ma il fatto che non sia stato coinvolto il tessuto cittadino. Non sono state coinvolte le scuole, non è stato possibile partecipare per nessuno nella fase di programmazione, tutto fatto nel massimo segreto nelle stanze del Palazzo. La mobilitazione degli stati generali della cultura di alcune settimane fa, che hanno anche inviato una lettera aperta ai giornali, criticando la gestione non solo del festival, ma di tutto il settore cultura, ne è un esempio concreto! La partecipazione, per questa amministrazione, esiste solo nei proclami e non nei fatti!
per questa amministrazione la partecipazione è un concetto assolutamente astratto e volutamente ignorato. Perchè rendere partecipi non è alla portata di tutti, ovviamente, in particolare implica un modo di fare diverso nella gestione della cosa pubblica, implica correttezza e trasparenza ma implica soprattutto il mettersi in gioco come amministratore che vive la città, e con la città i suoi problemi, le sue virtù, i suoi drammi. Tutto ciò è perfettamente sconosciuto a lor signori, che agiatamente vivono il Palazzo come luogo di potere fine a se stesso.. lontano dalle piazze, dalle strade, dalle scuole, dalle abitazioni, dai condomini…
Continuo con l’esame delle carenze dell’assessore Silenzi. Non c’è che l’imbarazzo della scelta! Parliamo della stagione teatrale del Rossini con 2 spettacoli, la metà di quelli del Teatro Apollo di Mogliano? Parliamo dei concerti della Mannoia e di Paoli, annullati senza spiegazioni? Parliamo del cinema Rossini chiuso dal concerto di Mengoni e degli spettatori costretti a vedere i film di qualità al Capitol? Parliamo dell’assenza di una programmazione culturale della Biblioteca Zavatti e della Pinacoteca Moretti? Potrei proseguire nella disamina delle mancanze di un assessore alla cultura “kazzenger”, che vende per oro il poco che fa, ma è ossolutamente inadeguato al proprio ruolo.
lo capisce anche un ragazzino che mancano i nomi di richiamo, quelli che riempono piazze e danno il respiro popolare ad un evento culturale. con tutti i suoi difetti popsophia aveva riscosso un elevato successo di pubblico, questo festival non lascerà traccia alcuna ed infatti anche gli sponsor si vergognano di finanziare questa lobby radical chic
Sono vecchi perchè copiano popsophia, sono vecchi perchè pensano ancora al festival dell’unità.sono vecchi perchè sono faziosi ! Ha ragione il sig Caporaletti quando dice che , contrariamente a quando sbandierato e promesso, non hanno coinvolto la città e aggiungo io stanno affossando la cultura !
Il motivo è chiaro : .non possono fare diversamente perchè non accettano il confronto e le eventuali critiche quindi invitano (basta leggere le biografie) solo gli allineati doc.
Magari fosse un modo operandi come i Festival dell’Unità. Li si vedeva, si toccava che c’era partecipazione, passione ,volontariato.
Qualsiasi proposta avrebbe ricevuto gli stessi interventi perché poggiano sul pregiudizio politico e per questo non possono che essere faziosi.
Chi scrive è avulso dalla realtà e parla senza conoscere: c’è un fermento culturale in città che proprio la nuova politica sta sostenendo e valorizzando.
Futura ha riunito attorno a se intelligenze e forze creative della nostra città che stanno apportando un valore aggiunto al progetto complessivo proprio in nome della partecipazione e del coinvolgimento.
Stanno per essere presentati altri progetti che vedranno coinvolte altre figure civitanovesi di rilievo.
Mai come in questa fase tutta la città è partecipe alla progettualità.
Il Concorso “Civitanova Danza per domani” non è stato annullato anzi è già stata annunciata l’edizione del 2014. In stretto collegamento con la ottava edizione si offre un Campus formativo con prestigiosi insegnanti come Frederic Olivieri, Direttore della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro della Scala e Florence Clerc dell’Opera de Paris.
La questione Ciarrocchi è precedente alla nostra amministrazione, ma sembra che si dimentichi che molte opere del nostro Maestro sono presenti nelle sale della Pinacoteca Civica Marco Moretti.
Il Signor Caporaletti, aspirando a incarichi nel PD civitanovese, e non avendoli ottenuti, ha deciso da allora di “vomitare” tutto il suo rancore personale, permettendosi di emettere sentenze tranchant verso chi ci ha sempre messo la faccia ed è sempre passato al vaglio del voto che in democrazia ha ancora un alto valore.
non penso di essere di essere smentito se affermo che Pop sophia non ha ricevuto critiche , non solo dagli scriventi, ma da molti politici, ora tra chi scrive oggi vi sono alcuni che accusano Futura di essere la copia di Popsof….. altri al contrario reclamano un taglio Popsof… Prendersela con l’età di Troli è di una forte sedimento culturale , si critica il festival dell’unità , ma lo si rimpiange…chi accusa la scarsa presenza di grandi nomi( veramente non si fanno nomi) chi accusa che ci vogliono gli autoctoni, insomma cosa c’è di comune in questo muro del pianto? Due cose Silenzi e una giunta di centrosinistra. Ora Silenzi ha più nemici che amici, cosa nota e fin qui nulla di nuovo, Silenzi ha vita difficile A Civitanova, ma ci sono critiche che vengono dai puri e duri della sinistra e critiche fatte a uso e consumo di fazione politica o interesse personale. I duri accusano la scarsa partecipazione, possiamo essere d’accordo, non basta mai la partecipazione, ma vediamo a che livello essa si deve esplicare.
Nella sua fase iniziale nel pensare elaborare nuove iniziative?(dato che si parte da zero giunta nuova cultura nuova) hanno messo in piedi una squadra, non ci sono autoctoni? Non lo so non li conosco, ma so che dietro c’è la azienda teatri (essa autoctona) doveva costruire l’evento in piazza con le masse? Voi direte sicuramente coinvolgere la cultura locale, ma siete certo che non vi è stata una azione di coinvolgimento fino ad arrivare a ruoli e spettacoli ? io non ne sono certo, aspetterò il Futura day per dire la mia. Una rondine non fa primavera e quindi se non c’è Caporaletti non vuol dire che non è primavera! Piove si ma sempre primavera! Per poi non dimenticare su quanti continuano a volere una città in lutto per la povertà che questa crisi genera sempre di più, ma fare cultura è investire , far girare i ristoranti, i bar etc etc. Insomma piangono gli esclusi? Forse, ma vogliamo aprire una linea di credito a chi mette in piedi nuove storie? Vedremo Troli una volta la creatura nata e svezzata farà crescere nuovi manager culturali autoctoni, insomma giudichiamoli dai fatti!
Sig. Silenzi, lei mente sapendo di mentire, Io a differenza di lei, che ha orientato la sua vita alla conquista del potere, non ho bisogno di incarichi. Né glieli ho mai chiesti – citi date e circostanze – anzi mi farebbe ribrezzo averli da lei, bisunto di politica Quanto a Futura Festival non c’è stato confronto con le agenzie culturali cittadine. Ercoli ha fatto il giro dei collegi docenti delle scuole cittadine, Troli al massimo del Lazzaretto di Ancona. L’edizione 2013 del concorso internazionale di danza non si è tenuta, quindi annullata. Le opere di Ciarrocchi sono state ritirate dai familiari durante l’edizione 2012 di Popsophia, con lei assessore alla cultura. Le può bastare o devo continuare a replicare alle sue menzogne? Nella cultura, sig. Silenzi, la messa non me la insegna.
La menzogna più grande è che Corvatta ha chiuso la sala Ciarrocchi ed oggi Silenzi si inventa che è antecedente ! Bocciato Su tutto!!!!!
@ Volare Alto. Ciò che più allarma dell’intervento di Silenzi è la sua affidabilità. Non si fa scrupolo di dichiarare il falso. Si inventa inesistenti richieste di incarico pur di infamare chi non condivide il suo operato di amministratore. Io sono in grado di giurare, da credente, sulla correttezza del mio agire, lui chiamato in causa a giustificare le sue affermazioni non risponde. Viene da chiedersi: a queste persone i civitanovesi hanno affidato l’amministrazione della città? Silenzi fa disinvoltamente passare per attacchi personali documentati rilievi sulla sua gestione della cultura. Ad un anno dall’assunzione dell’incarico di assessore ha dimostrato di valere poco o nulla e ci fa anche il risentito.
Meravigliano le esternazioni dell’assessore Silenzi; da un politico esperto e navigato come lui, ci si aspetta che risponda nel merito delle contestazioni che gli vengono mosse e che non costituiscono attacchi alla persona, come lui stesso vorrebbe far intendere, bensì semplici critiche al suo operato di amministratore pubblico. Purtroppo però, il Vice Sindaco preferisce non rispondere nel merito dei fatti contestati, dando spazio invece alla “caciara”, addirittura incolpando il sig.Caporaletti, di aver chiesto, senza aver ottenuto, incarichi dal PD. Mi sembrano accuse pesanti, al limite della querela, in quanto offendono l’onorabilità di un persona, che vanno pertanto dimostrate, quindi Silenzi, per onestà intellettuale, dica cosa e quando gli è stato chiesto, altrimenti sarebbe la solita tecnica dell’insulto, per colpire chi, ha semplicemente espresso il proprio parere. Se così fosse, sarebbe l’ennesima riprova, che a Civitanova è morta non solo la democrazia e la partecipazione, ma anche la libertà di parola e di critica!i
Non conosco personalmente Caporaletti ma dalle sue affermazioni suppongo che voglia strumentalizzare quanto ho riferito durante l’ultimo Consiglio della Biblioteca circa le mie probabili dimissioni da Presidente. Per tale motivo mi è d’obbligo prenderne le distanze.
La necessità di interrompere il ruolo di Presidente della Biblioteca dipende unicamente da miei impegni di lavoro, ai quali non posso esimermi. Un impedimento, questo, che già da tempo non mi consente di dedicare il tempo ed il giusto impegno che la conduzione di questo importante istituto merita.
Non amo le sorprese e durante l’ultimo Consiglio della Biblioteca ho ritenuto opportuno invitare i presenti a valutare l’eventualità di una mia rinuncia a breve, ribadendo impegni strettamente personali come motivo della mia decisione.
Non so di quali progetti parla Caporaletti. E’ vero il contrario: questa Amministrazione ha programmato per l’anno in corso talmente tanti eventi che il Consiglio ha preso atto della difficoltà di garantire una collaborazione da parte dell’istituto, viste le limitate risorse umane a disposizione e l’impegno per le attività che già vengono svolte al suo interno. In una tale situazione, risulterebbe impensabile frapporre miei progetti ad un palinsesto così variegato e, se posso aggiungere, di elevata qualità.
I progetti da me esposti durante il Consiglio riguardano la funzionalità dell’edificio della Biblioteca e la logistica degli spazi interni. Durante lo stesso Consiglio ho sottolineato quanto sia importante la risoluzione di questi aspetti che implicano impegni di spesa difficili da reperire dalle casse comunali per i noti problemi di bilancio. Per tale motivo, ho ritenuto opportuno auspicare che il futuro Presidente della Biblioteca dedichi tempo ed impegno al reperimento di fondi anche attraverso sponsorizzazioni private o bandi regionali. Lo stesso tempo ed impegno che io non posso più garantire.
Probabilmente, qualche consigliere ha recepito a suo modo il mio intervento così da cogliere l’occasione per una polemica nei confronti dell’Amministrazione di cui faccio parte ed in particolare dell’Assessore Giulio Silenzi con il quale ho sempre ricevuto segni di rispetto e stima.
L’Amministrazione da me accennata, e che è sfuggita alla logica comprensione del nostro interlocutore, è quella precedente, verso la quale sono note le mie contrarietà sulla gestione dei finanziamenti al settore della cultura e dalla quale mi sono dissociato anche politicamente.
Se l’interlocutore è stato attento ricorderà che ho terminato il discorso con la speranza che la nuova Amministrazione si dimostri più sensibile alle esigenze della Biblioteca e, nel facilitare questo desiderio, ho proposto di stilare un elenco dei fabbisogni, chiamiamoli pure progetti, ed inviarlo al Sindaco e all’Assessore alla Cultura; quantomeno per informarli.
Caporaletti, lei prima offende e poi pretende che alle sue farneticazioni io non debba risponderle a tono. Tanto schiumoso rancore, più volte manifestato in diverse forme non consone ad un uomo di “cultura”, non avendo mai avuto con lei rapporti diretti, a mio avviso, non può che trarre origine dal fatto che lei ha chiesto ruoli sulla cultura nel Pd Civitanovese non a me (non l’ho mai scritto), ma all’assessore regionale Sara Giannini. Solo dopo questa richiesta, non soddisfatta, ha iniziato una spietata critica usando a volte termini offensivi che non ha mai usato con nessuno, ad esempio con la precedente amministrazione. Non essendoci stata nessuna questione che direttamente ci ha visto coinvolti è logica la deduzione che ho fatto. Altrimenti razionalmente non saprei cosa altro pensare.
Detto questo le critiche nel merito sono da me accettate. Il fatto è che lei nel merito ci entra poco anzi distorce l’informazione in modo disonesto. Come può paragonare la Stagione di Mogliano, con tutto il rispetto, a quella di Civitanova citando il solo teatro Rossini, quando sa benissimo che la nostra città articola le sue proposte su 3 teatri? Proposte che alla stagione teatrale (abbandonata dalla precedente amministrazione) uniscono quella di Danza, di musica Classica, di teatro ragazzi e da quest’anno anche quella di musica Jazz?
E se lei si ostina a definire “annullata” una iniziativa di cui è già stata annunciata l’edizione del 2014 debbo soltanto accettare l’impossibilità di comunicare con lei in modo corretto.
Sig. Silenzi, sto ancora aspettando la sua risposta. Lei ha dichiarato su queste pagine che io ho chiesto incarichi al Pd civitanovese. Ora ha il dovere di chiarire quali incarichi sono e quando li ho chiesti. Risponda, si dimostri un uomo, abbia il coraggio delle sue azioni. Viceversa, i lettori e i cittadini civitanovesi apprenderanno che Giulio Silenzi, candidato alle primarie per la carica di sindaco, attuale assessore comunale e segretario cittadino del Pd è un vigliacco e un irresponsabile, che usa la menzogna e la diffamazione quali strumenti di confronto politico. Le consiglio di imparare, sig. Silenzi “Kazzenger”, lei che ha tanta dimestichezza con gli incarichi, che in politica operano anche uomini, come me, che hanno idee e non sono disposti a contrattarle.
Legga bene sig. Caporaletti, ho risposto precisamente, ma il suo furore offensivo annebbia la vista e confonde le idee. Il suo nervosismo è palese e la conduce sul terreno dell’insulto dove io non la seguirò. Quindi chiudo qui.
“Quanto a me, che non chiedo incarichi, mi impegnerò con passione – lontano come sempre da smanie di notorietà – nella ricerca e nella promozione della cultura a Civitanova Marche, come faccio continuativamente da oltre 20 anni. Assicuro i lettori che da parte mia opererò una costante azione di vigilanza e richiamerò pubblicamente l’assessore Giulio Silenzi, nel momento in cui egli omettesse di affrontare le problematiche sopra evidenziate o venisse meno ai doveri impostigli dall’incarico che ha assunto nella nuova Giunta Corvatta” (Aldo Caporaletti, Millepaesi giugno 2012)
Come può leggere, sig. Silenzi, all’insediamento della Giunta Corvatta, giugno 2012, ho dichiarato di non essere interessato ad incarichi e di riservarmi il diritto di critica, che sto esercitando. Prima di quella data il Pd civitanovese era all’opposizione e non aveva la disponibilità di incarichi. Quindi non possono esistere. sig. Giulio “Kazzenger” Silenzi, mie richieste di incarico precedenti e successive al giugno 2012. Come lei stesso ammette in un intervento, quando rivela di non aver contatti con me, dandosi automaticamente la patente di impostore e di pubblico diffamatore. Sappiano i civitanovesi che a questi soggetti hanno affidato l’amministrazione della città.