“Si nega l’evidenza, Futura è stato un flop colossale”. La Federazione del centrodestra, a festival concluso, esprime perplessità sulla manifestazione estiva contestando numeri e cifre spese. “Siamo fortemente dispiaciuti, la città si aspettava molto dal festival e invece non c’è stata la ricaduta che ci si attendeva – spiega Fabrizio Ciarapica, consigliere d’opposizione – il programma è uscito all’ultimo minuto e l’evento non ha coinvolto il territorio, le scuole non sono state coinvolte e nemmeno le associazioni”. La minoranza passa poi a contestare i numeri: “Silenzi dice che è costato complessivamente 350 mila euro – continua – ma non abbiamo visto nessun bilancio e dei 150 mila euro di sponsorizzazione al momento nelle casse ce ne sono solo 5 mila. Poi le presenze, non si possono considerare quelle degli Stadio che è un concerto e un intrattenimento musicale e con il festival non c’entra nulla, tolti un paio di appuntamenti in piazza non c’erano più di 100 persone. Per non parlare poi delle assenze di ospiti illustri come Lidia Ravera, Lucio Caracciolo e Sandro Mazzola”. Il centrodestra passa poi al vaglio della polemica politica: “a noi veniva contestato di non aver registrato il marchio, è sicuro Silenzi che aver registrato il marchio di Futura non sia controproducente visto che è un flop acclarato?”. Stoccate anche per il direttore artistico Gino Troli: “è inaccettabile l’arroganza di Troli che giustifica le assenze con l’ignoranza dei civitanovesi – continua Massimo Mobili – il fallimento è frutto della superficialità e dell’arroganza di chi ha gestito il festival. Con un solo anno è stato buttato via un patrimonio cresciuto negli anni, Futura è già passata”.
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Qualcuno spieghi a Mobili che l’amministrazione Corvatta é in sella per colpa sua. Se si fosse fatto da parte magari ci sarebbe un altro sindaco, visto che tanta gente non é andata a votare pur di non votare un candidato come lui.
Credo che ormai, come i soldati giapponesi della seconda guerra, siano rimasti solo Silenzi e Troli a sostenere che il festival Futura sia riuscito. I civitanovesi come si legge sui giornali si fanno sberleffi delle loro affermazioni. Futura non ha retto le 3 settimane, rari se si tolgono gli spettacoli gli eventi riusciti. E ciò con la stessa spesa di Popsophia, che quanto a presenze fece decisamente meglio. Il problema sta in un assessore alla cultura “maestro di zompi” inadeguato al ruolo. Egli oltre a mostrarsi incapace di una proposta culturale propria, ha penalizzato l’offerta culturale esistente. Silenzi aveva promesso un direttore artistico “fine intellettuale”, invece Troli ha coperto d’ingiurie chi gli rimproverava un festival sganciato dal territorio, mostrandosi allergico alle critiche. Almeno avesse usato un linguaggio accettabile, invece di quello di un frequentatore di bettole. Ora l’opposizione chiede i conti, a cui bisogna aggiungere la spesa del Comune per il concerto di Malika Ayane, altro flop. Per Malika il Comune copre le spese, mentre per l’Aterballetto allo Sferisterio, nel ventennale di Civitanova Danza, annulla lo spettacolo. Quale dei 2 eventi ha maggior valore culturale? Ma non è finita, a breve conosceremo l’esito di un altro capolavoro: il galà della stella della danza Zakharova, collocato a Ferragosto, con i civitanovesi tradizionalmente fuori città.
Ordunque….io dico che la vera personalità a lungo o breve ire (come nello specifico caso), tende ad emergere e col biglietto da visita con cui egli stesso si sta presentando, il direttore del Festival si sta troncando arti superiori et inferiori da sé. Sto a vegliare per veder come poi lo raggiunge lui un tal gradino (non quello di noi miseri pezzenti) a cui aspirava accedere, con codesti moncherini!
Per le opposizioni c’è da dir che quando v’è mancina dice di no a tutto, seppure buono et giusto; quando v’è l’altra, troppo flaccidamente si propone.
Omaggi
.: Chiaro parla chiaro :.
Mi sento autorizzato a dire ciò che dirò, non per altro ma per il fatto di essere stato fra i primi (andate a leggervi le mie critiche sulla pagina Facebook di Futura Festival per la conferma) ad aver sollevato dubbi e perplessità sulla operazione “politica” e pseudo culturale di Futura. Ho citato fatti e dato informazioni tecniche che nessuno ha mai contestato, ho assistito a diverse presentazioni ed ho ascoltato troppe parole al vento, ma di una cosa posso garantire…non sono mai stato critico per partito preso, per cui ora dirò una cosa alle opposte fazioni in lotta.
A livello nazionale i vostri rispettivi schieramenti stanno formando un governo insieme, per cui si dovrebbe desumere che anche alla periferia dell’impero, come Civitanova dimostra di essere, dovreste andare d’accordo, ed ora la spavalda Destra, con il fiero Mobili e lo scudiero Ciarapica, dopo due settimane dalla fine della manifestazione, scende in campo per dire le stesse cose che si sono dette nelle discussioni sulla rete dall’inizio di Futura, e loro solo ora se ne escono elencando cose che, se non ci fossero stati i commenti di chi si era molto prima di loro accorto del flop, non avrebbero mai detto, dimostrando ulteriormente che solo ed esclusivamente di propaganda politica si tratta e non di Cultura. I due schieramenti sembra si siano incaricati di sfruttare la Cultura che Popsophia e Futura possono generare al solo scopo di rendersi visibili per i voti elettorali, dandoci la netta sensazione che ne alla Sinistra ne alla Destra freghi nulla delle sorti della Cultura in questo paese, a meno che la cultura serva solo per farsi propaganda, farsi vedere dalla folla per poi, al momento elettorale, battere a voti, fidando nel traino che i filosofi potrebbero dare, senza capire una beata minchia di ciò che, gli stessi filosofi, hanno detto, insomma siamo alle solite, i politici si appropriano di tutto ciò che possa servire alla loro propaganda elettorale, ora è la cultura ma domani possono essere patate o amianto, oppure dopodomani possono essere altrui suicidi oppure Rom o prostitute da cacciare o da ospitare. E per parafrasare un ritornello vecchio di decenni…non è vero che tutto sia Politica…ma è vero che la Politica vuole tutto, specialmente quello che non sa imbrigliare! Una politica che vuole cannibalizzare tutto ma anche il suo contrario, che sale su ogni palco illuminato mostrandosi sempre accanto all’artista del momento, anche se di quel determinato artista non approva nulla, o peggio ancora neppure conosce il repertorio. Una politica che crea polemiche tanto per stare ancora sui giornali, perché poi alla fine nessuno paga degli insuccessi ma tutti sono pronti a salire su tutti i carri verso cui sono puntate le telecamere. Per cui dico ai vari Silenzi, Corvetta, Mobili, Ciarapica e compagnia cantando…fate un passo indietro e limitatevi a fare solo il vostro lavoro, se di lavoro si può parlare, e non cercate di impossessarvi anche di una cosa che non vi appartiene e che si chiama CULTURA…quella lasciatela agli addetti specializzati ed al pubblico che se ne vorrebbe cibare senza trovare il marcio, non desiderato, della vostra inopportuna presenza.
Quello in mezzo c’avra’ 30/ 35 anni….vicino a MArzetti e Mobili pare che ce n’ha 65 come loro.
….
Un festival con un nome da negozio di telefonia degli anni ’80, con ospiti che possono sembrare futuribili al più a degli ultrasettantenni, e che celebra uno dei principali azionisti della Siae e di quanto vi è connesso in termini di devastazione delle arti in Italia, è un successo solo perché meglio di qualsiasi altra cosa riesce a far sentire il polso della cultura marchigiana, di cui Troli è da anni il più famigerato responsabile.
Questo festival ha lo stesso problema dell’Opera di Macerata e di tutti gli altri “grandi eventi”: costano tanto e rendono poco.
Meglio investire/incentivare i “piccoli” eventi, che favoriscono un’acculturamento più diffuso nonché re la crescita degli artisti locali.
All’ultima ed ennesima presentazione alla Stampa di Futura, svoltasi nel giardino dell’hotel limitrofo al lido Cluana, a pochi minuti dall’apertura del Festival, (non cito l’albergo per ovvi motivi pubblicitari) erano presenti: Il sindaco di Civitanova, il vice sindaco di Civitanova, l’assessore alla cultura della provincia di Macerata, l’assessore alla Cultura della Regione Marche, l’assessore alle attività produttive sempre delle Regione Marche, e poi hanno anche fatto dire due stupidaggini al presidente del Consiglio Comunale di Civitanova…per la Cultura era presente il solo Troli, che a sto punto non saprei se inesrirlo nella Cultura o nei politici visto il suo passato politico…ciò a dimostrare che Futura era solo una passerella per mostrare i politici locali, infatti l’assoluta mancanza di filosofi o solo di personaggi invitati a parlare a Futura dimostra come la politica si voglia appropriare di ogni manifestazione al solo scopo di perpetrare se stessa e mai un ideale miglioramento delle condizioni intellettive della popolazione….vorrei dire a Ravich, che investire in piccole manifestazioni e per giunta locali, tipo sagre e assaggini vari, non rientra nella valorizzazione dei talenti locali, ma solo per reperire i voti locali che serviranno per le future elezioni, la Politica non fa beneficienza e quando spende i soldi di tutti noi lo fa solo se ha da guadagnare in voti…si chiama voto di scambio, io do un piccolo contributo per la tua fiera di paese e tu mi garantisci i voti dei compaesani…nessuna prospettiva per i talenti, non si faccia illusioni…….e circa i costi di Futura c’è da considerare anche una cosa importante, che con quei soldi si vanno a coprire molte di quelle spese occulte che l’Azienda dei Teatri ha ogni anno e che solo con “soluzioni” come Futura potrebbe coprire…vedremo se mi sbaglierò, ma io dico che molti altri flop dei Teatri verranno coperti dai soldi di Futura.
Mah almeno di FUTURA se n’è parlato tanto e male, Tolentino ha un festival in mano a una lobby di cui se n’è parlato per nulla nonostante la spesa… Nonostante i numerosi articoli “PRO AMICI” di LIUTI…
PD DI TOLENTINO DOVE SEI?????????????????????????????????????? COMI???????????????????????????????????????????????????????????????????
Ci risiamo, il solito tranello LA DESTRA ATTACCA LA SINISTRA POI LA SINISTRA ATTACCA LA DESTRA.
PD e PDL sono al governo con i risultati che tutti conosciamo. Ogni politico fa finta di attaccare l’altro per poter conservare per i prossimi cinque anni i propri privilegi e lo stipendio, QUESTO E’ IL VERO FLOP e non Futura, che e stato un evento discreto, interessante e professionale sotto l’aspetto culturale. Basta fare paragoni con POPSOPHIA che è stato un evento di spettacolo di basso livello culturale dove l’unica differenza era la popolarità di personaggi provenienti della RAI o da mediaset, ovvero dai cosiddetti “programmi spazzatura”. I personaggi ospitati da Futura erano meno popolari ma molto conosciuti e apprezzati nel loro ambiente sia professionale che culturale. Questi eventi vanno assimilati un pò alla volta, non devono far ridere o divertire ma far riflettere e discutere. Bisogna cercare di capirne il significato, anche fosse di una parola su dieci, solo così si migliora negli anni. Dire che è stato un flop è una menzogna bella e buona, le persone non sono stupide come vogliono farci credere, le persone sanno ragionare con il proprio cervello che non è quello dei politici. Se poi TROLI ha veramente detto che “chi non ha seguito Futura è un ignorante” se ne assume la responsabilità. Nessuno, qualsiasi sia il proprio stato sociale o culturale, si può permettere di offendere qualcun’altro, semmai ci si dovrebbe confrontare per commentare la propria visione degli eventi.
” Non voglio entrare nel dibattito politico spesso strumentale e finalizzato non a un esame corretto degli aspetti reali di ciò che Futura è stato, un festival che può aver avuto difetti alla prima edizione, costruito in tempi brevi, con ospiti di assoluto rilievo, con incontri di indiscutibile valore, con serate indimenticabili ( cosa devo citare, Augè, Settis, Boncinelli, Fusaro, le serate di spettacolo, Sorrentino, potrei continuare!), ma alla demolizione preconcetta di un evento culturale che comunque ha avuto decine di miglia di estimatori. La polemica innestata è davvero stucchevole e priva di un minimo di rispetto del lavoro svolto e dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti, basterebbe finirla con i travisamenti della realtà solo andando a sfogliare l’album delle foto presente sul sito di FuturaFestival ( non parlo dei video, la cui visione sarebbe utile per entrare nel merito della qualità degli interventi, ma vedo che questa a priori non interessa).
Voglio invece dire , anzi urlarlo, perché mi ferisce la manipolazione del mio pensiero, che mai e in nessun modo ho detto le parole che mi si attribuiscono sull’gnoranza della città , ripeto mai. Chi ha dedotto queste cose e su che base? Come vi permettete di parlare di frasi che non ho mai pronunciato? Anzi penso proprio il contrario , che la città ha dei meriti straordinari per aver scommesso, oggi come ieri sulla cultura come chiave di un rilancio turistico e per una consacrazione come laboratorio culturale delle Marche. Invitai vent’anni fa Marinelli, che lo può testimoniare , a credere in un festival della danza, fui protagonista da assessore regionale delle prime mostre a Civitanova Marche che ho sostenuto e voluto fortemente. La mia ferma convinzione che Civitanova è un luogo vocato alla dimensione culturale ha radici antiche. Non avrei nemmeno cominciato il duro lavoro di mesi per approntare un programma se il mio atteggiamento fosse stato quello che mi si attribuisce! Ho parlato di un festival che d’estate deve essere vetrina di un paziente impegno a tessere durante l’anno una tela culturale con le associazioni, la scuola, la ciittà. Questo è quello che penso,questo impegno di relazioni vere con una città che rispetto e in cui credo , mi sono preso, altro che straniero. Non facciamo ridere il mondo, in una città -regione come le Marche,un quartiere di Roma, nessuno è straniero da nessuna parte”
Come scrive Sorrentino, gradito ospite di Futura, gli amministratori delle Marche dimostrano spesso di essere “di quart’ordine”, “con la bava alla bocca”, e si muovono in un “precipizio vorticolso di inutilità”. Non poteva esserci ospite migliore per un evento del genere.