Musica, editoria e linguaggio. Attorno a questo tris va in scena la domenica di Futura festival che chiude il secondo emozionante week end che ha visto protagonista ieri sera l’autorevole sociologo e antropologo Marc Augè e l’astronauta Umberto Guidoni. Oggi Futura abbraccia la danza ma domani nella città alta si ricomincia: alle 18 arriva Filippo La Porta che discute con Alfonso Berardinelli e Raffaele Simoni sugli anacronismi della società moderna. Quei gesti e comportamenti che oggi sembrano appartenere ad un’era lontana, come imbucare una lettera o imparare a memoria una poesia. Ma è in prima serata che piazza della Libertà si riempie delle note e dello swing di Mark Zitti e i Fratelli Coltelli con la special guest Gegè Telesforo, polistrumentista, cantante, conduttore televisivo noto al grande pubblico soprattutto per la collaborazione con Renzo Arbore. Da “Doc” e “Quelli della Notte” di tempo ne è passato. Eppure Gegè Telesforo ha mantenuto quella che all’epoca dei varietà e delle trasmissioni televisive culto sembrava appena una promessa. Oggi, a 52 anni, l’eterno ragazzo dello “scat” continua a incantare, tra i palcoscenici e la radio, e a raccogliere consensi in giro per il mondo. Musicista, compositore, cantante, conduttore radio e tv, produttore e persino giornalista: si direbbe che non ci sia quasi “luogo artistico” che Telesforo non abbia esplorato e in cui non abbia rivelato il suo multiforme talento. Per Futura è sul palco per una Guest con la band di Marco Virgili, che torna ad esibirsi nella sua terra, dopo esaltanti appuntamenti che l’hanno visto insieme ai Fratelli Coltelli negli Emirati Arabi, tra il tour Campari a Dubai e il Gp di Formula 1 di Abu Dhabi. In occasione dell’esibizione civitanovese, insieme a Mark Zitti ci sono Andrea Feliciani alla batteria, Emanuele Filanti al piano, Stefano Serafini alla tromba, Alessandro Fariselli al sax, Giacomo Dominici al contrabbasso. Da non perdere in seconda serata l’esibizione di Mariangela Gualtieri, un rito sonoro fra parole e grande espressività. Per gli amanti dell’arte, anche domani sono aperte le mostre “Tullio Crali. Vertigini e visioni”, dalle 18 alle 24, nell’Auditorium di Sant’Agostino e “Vita da Strega”, nella aule adiacenti il Chiostro di Sant’Agostino.
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È vero ha incantato la platea purtroppo di meno di cinquecento persone. Mezzo Rossini!!
…vorrei una gazzosa….
A riguardo del canoro intrattenimento tenutosi ieri sera, esprimo sommo gaudio, omaggi e rispetti a talenti di siffatto calibro. Ma ahimè…..con animo contrito volgo rimbrotti e disapprovazione maxima a chi ha voluto rappezzare una delle tante falle di codesta mera e mal riuscita copia, di precedenti eccelsi eventi.
Se la “pezza” è di valore come quella utilizzata, adeguato doveva esser il richiamo del popolo. In vacanziero tempore e di per giunta al volger del termine settimanale, non tutti accedono ai moderni mezzi comunicativi, ove anche gli araldi sonnecchiosi eran ieri in tarda mane et giaceva anco il precedente programma ormai in rottamazione. Se con artisti di cotanto pregio, la piazza mostrava ampie zone desolate, si battano orbene i petti rigonfi di tracotanza, nella speme che vi trovi sfiato e via di fuga la superbia, lasciando loco all’umiltà. Saggio et prolifico è colui che s’approccia alla vita con giusta misura di timore, poiché ciò gli assicurerà successo! Il discutere contro se stesso è marchio di intelletto supremo. A colui che tale locuzione pronunciò “Voglio elevare Civitanova di un gradino”, auspico di non inciapar nello stesso, tanto da lasciar impronta del suo augusto naso in ‘sì pregiato suolo di cui Pico ne mirò l’impareggiabile bellezza!
I miei omaggi.
.: Chiaro parla chiaro :.