Confindustria scende in campo
a sostegno della Giorgini:
“Carancini abbandoni le ideologie”

Duro attacco all'Amministrazione. Il progettista Palmucci: "50 posti di lavoro in 3 anni"

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Claudio Giorgini durante la conferenza di Confindustria

di Alessandra Pierini

Confindustria è con Giorgini ed è contro la politica maceratese. Questo è quanto emerge dalle dichiarazioni fatte da Sandro Bertini, vice Presidente di Confindustria (il Presidente Ottavi è in vacanza) e da Germano Ercoli, Presidente uscente e membro del Consiglio di Giunta, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche rappresentanti di aziende di Piediripa, tra i quali anche lo stesso Claudio Giorgini, invitate per conoscere la posizione dell’associazione di categoria di cui fanno parte.
“In un contesto come quello attuale, in cui operare è difficile – ha detto Bertini – il percorso di aziende che vogliono svilupparsi dovrebbe essere facilitato come accade in tutti i paesi industrializzati. In Italia è sempre tutto più difficile. Il caso Giorgini è emblematico. L’azienda ha iniziato 3 anni fa un iter lungo e snervante ottenendo i necessari permessi dagli enti preposti e quando un’azienda prevede un investimento questo perde di senso se non viene fatto in tempi brevi. Come Confindustria crediamo che si deve dare alle aziende l’opportunità di crescere e non mettergli i bastoni tra le ruote.”
L’intervento pacato di Bertini ha fatto da apripista alle parole tuonanti di Germano Ercoli il quale si è scagliato contro l’amministrazione cittadina: “Mi fa orrore che una giunta municipale possa vietare senza motivi legali e sostanziali un’attività imprenditoriale. Sono 3 anni un povero Cristo di imprenditore che vuole crescere fa il percorso  richiesto per sentirsi alla fine dire di no per motivi politici. Non può assolutamente passare l’idea che al costituirsi di un qualunque comitato sorto per motivi di bottega di qualcuno, a volte a Civitanova, a volte a Porto Recanati, a volte a Muccia con la superstrada, si cerchino motivi assurdi per bloccare un’attività. Confindustria si schiera a fianco di Giorgini e della libera impresa.”

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Germano Ercoli e Sandro Bertini

Germano Ercoli va avanti chiedendo a Romano Carancini di prendere una strada diversa: “Non possiamo tollerare che la passata amministrazione abbia lasciato la palla alla nuova. Conosco Romano Carancini e mi sembra una persona seria, dice che ha dato la sua parola. Carancini è sottoposto al ricatto di una famiglia o poco più, deve assolutamente tirare fuori un po’ di personalità e agire in modo sensato. Spero che Carancini e la sua Giunta si ravvedano perchè un Comune non può andare contro libere attività imprenditoriali serie. Se il Sindaco pensa di dover mantenere la parola data per motivi ideologici la sua è una giunta fragilissima.”
Ercoli annuncia anche ricorsi e rivendica l’importanza delle aziende: “Questi amministratori o pseudo amministratori che non esercitano la loro responsabilità quando sono chiamati a farlo devono pagare. L’azienda agricola non si mantiene, servono aziende che facciano vivere i dipendenti. Noi abbiamo per anni riversato ricchezza sul territorio perciò difendiamo la legalità e le imprese serie.”
Confindustria, tramite il suo vicedirettore Niccolò ha anche precisato che l’area in cui vorrebbe insediarsi la Giorgini è agricola e non ha alcun tipo di vincolo: “Il vincolo va messo e motivato. Principio cardine deve comunque essere la continuità amministrativa che non può essere in balia di piccole minoranze.”

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Il vicedirettore di Confindustria Niccolò e un rappresentante della Orim

Claudio Giorgini è intervenuto solo al termine rispondendo alle domande della stampa. Inizia a pronunciare qualche parola a fatica e per lui interviene Stefano Palmucci, progettista della Giorgini. Perchè 80.000 metri cubi? “Su 7 ettari – precisa – solo 10.000 mq sono occupati dall’azienda, il resto è biomassa poichè è stata prescritta una piantumazione impressionante. Su 7 ettari 6 sono standard urbanistici e c’è un progetto del Comune di Macerata, approvato dalla Giorgini, per cui i suoi stabilimenti, con muri e tetti verdi, non si vedranno dall’esterno. Giorgini dove si trova adesso ha un prefabbricato su tre piani e questo rende difficoltosa l’attività. Basta pensare che un anno e mezzo fa proprio a causa di questi disagi nello stabilimento è morto un bambino.”
Sulle caratteristiche dell’azienda insalubre interviene Bertini: “Non è insalubre un’azienda che danneggia l’ambiente ma una che, senza applicare precisi accorgimenti potrebbe inquinare.” Aggiunge Palmucci: “I piazzali saranno permeabili, ciò vuol dire che è stata persino concesso il permesso di far scendere acqua nelle falde.”
Claudio Giorgini prende la parola e aggiunge: “A Montecosaro, dove c’è la mia fabbrica e la casa, il Comune ha pure creato 4 ettari di fabbricato residenziale proprio attaccati alla mia azienda.” Continua poi con grande enfasi: “Questa fabbrica nelle Marche è unica. Fa plastica per l’edilizia e fa forniture in tutta Italia ma vorremo crescere anche all’estero. Che volete che facciamo con 700 mq?”
Quante assunzioni si prevedono? Risponde ancora Palmucci: “Si auspicano 50 unità nell’arco di tre anni.” E a cosa servono le autorizzazioni oltre che per la produzione, anche per la commercializzazione e la direzione? “Quando si pensa ad una fabbrica bisogna pensare che deve avere uno sviluppo di almeno 20 anni. La Giorgini sarà commerciale per l’80%.”
Per finire, il turismo non subirà conseguenze in seguito all’insediamento della Giorgini. E’ quanto dichiara Ercoli: “C’è spazio per tutti e lo stabilimento è distante da San Claudio. Anche la Curia di Fermo ha presentato dei progetti per l’area e non sono in contrasto. Chi vivrà vedrà!” conclude.

(foto di Guido Picchio)

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Claudio Giorgini,Stefano Palmucci, Luigi Jannucci, Germano Ercoli e Sandro Bertini

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Rosanna Giorgini, Claudio Giorgini e Stefano Palmucci



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