Contenzioso per la Nuova Via Trento,
il Comune fa una proposta transattiva

MACERATA - Riguarda acquisto di beni dalla società e incasso dei tributi. Rispetto agli effetti originati dalla sentenza della Corte d'appello, introduce anche elementi a favore dell'ente

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Le costruzioni della Nuova Via Trento spa

di Luca Patrassi

Nuova puntata della vicenda infinita del contenzioso con la Nuova via Trento. Poche settimane fa il Comune aveva deciso il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte di Appello di Ancona, ora c’è una delibera di indirizzo della giunta Parcaroli con una proposta transattiva. Eccone i contenuti: pagamento da parte del Comune in favore di Nuova Via Trento di 2,5 milioni di euro (pari a circa 2,8 milioni di euro per la questione Umi2 ed ex Vam di via dei Velini, a detrarre 373mila euro quale valore attuale in base all’asta della “Punta c”, acquisizione da parte del Comune della “punta c” al valore di 373mila euro, acquisizione da parte del Comune del lotto “Verdicchio” – quello nella parte finale di via Trento – al valore d’asta di 360mila euro, pagamento di Nuova Via Trento in favore del Comune di 700mila euro per tributi accertati dal Comune). Va ricordato che, nel caso di fallimento dell’impresa in questione, il Comune potrebbe non riscuotere più i crediti legati ai tributi non essendo un creditore privilegiato.

La cronistoria legale. Il contenzioso di via Trento ha sei anni di storia visto che l’iniziale lodo arbitrale risale al 2019 mentre con la deliberazione di Giunta comunale del febbraio 2020 era stato impugnato il lodo arbitrale. Il Consiglio comunale ad aprile 2020 aveva riconosciuto il debito fuori bilancio risultante dal lodo arbitrale. La Corte d’appello di Ancona di recente ha respinto sia l’impugnazione principale che l’impugnazione incidentale di controparte. A fine febbraio la giunta comunale, dietro parere dell’avvocato Giuseppe Carassai, ha stabilito di proporre ricorso in Cassazione e istanza innanzi alla Corte d’appello di Ancona di sospensione dell’efficacia della sentenza. Ora il segretario generale del Comune Francesco Massi, su mandato del sindaco, della giunta e dei dirigenti competenti per materia ha inviato al legale rappresentante pro tempore della Nuova Via Trento spa in liquidazione volontaria lo schema di proposta transattiva. «La proposta – si legge nel documento del Comune – rispetto agli effetti originati dalla sentenza della Corte di Appello, introduce elementi di favore per il Comune, quali la riduzione degli importi riconosciuti in sentenza a favore di Nuova Via Trento, l’acquisizione di beni di Nvt, ad un prezzo equo, che consentono al Comune di intervenire autonomamente sul comparto, al fine di perseguire taluni degli scopi che relativo il piano attuativo intendeva assolvere, di evitare l’alea del giudizio di Cassazione». Ora la delibera di indirizzo «finalizzata ad aprire trattative formali con la Nuova Via Trento ai fini della definizione del contenzioso» fermo restando che a deliberare l’approvazione o meno dell’accordo sarà il Consiglio comunale, sempre che ci sia il via libera dalla Nuova Via Trento.

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