Paolo Pinamonti allo Sferisterio
Aggiornamento delle 20.10 – In serata gli ambienti della lirica davano per “sicura” la nomina a direttore artistico di Paolo Gavazzeni al posto di Paolo Pinamonti. Diplomato in pianoforte principale al Conservatorio di Bergamo. Gavazzeni si è laurea in Giurisprudenza alla Statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche. Nel 2002 viene chiamato a far parte della direzione artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011, dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico presso la Fondazione Arena di Verona. Ora starebbe facendo rotta su Macerata dopo l’invito del presidente dell’associazione Sferisterio Sandro Parcaroli.
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di Luca Patrassi
Cercavano la talpa, forse hanno preso un granchio. In Consiglio di amministrazione la vicenda Pinamonti ha provocato una serie di reazioni. L’ex direttore artistico Paolo Pinamonti non l’ha presa bene e stamattina nella riunione convocata dall’associazione Sferisterio ha detto chiaramente che contro di lui si sarebbe presa una decisione non obbligata dalla legge Madia ed ha fatto alcuni esempi. Il presidente dell’associazione e sindaco di Macerata Sandro Parcaroli ha cambiato rotta rispetto ad una apparente iniziale disponibilità proponendo e votando la rescissione del contratto dopo che da parte di alcuni era stata avanzata l’idea di un incarico a pagamento da direttore musicale a Pinamonti. Due mesi di chiacchiere per dire che c’è una legge che non consente ai pensionati di avere incarichi pubblici di guida di Enti, a meno che non lo si faccia a titolo gratuito e solo per un anno. Evidentemente ci sono voluti due mesi per telefonare al professionista Pinamonti e chiedergli se era disposto a lavorare gratis e Pinamonti ha risposto di no, cosa che avrebbe fatto qualunque professionista.
Ci sono insomma aspetti poco trasparenti nella gestione della vicenda Pinamonti, come ce ne sono in altri versanti dello Sferisterio e sarebbe anche ora (passata) che il presidente Parcaroli intervenga per ripristinare ordine e professionalità nei vari ambiti. Dopo aver detto cosa pensava in Cda, Pinamonti ha affidato a una nota il suo pensiero: «Non mi sono ancora state comunicate le motivazioni con cui il Consiglio di amministrazione ha deciso la rescissione del contratto che avevo firmato con l’Associazione Sferisterio di Macerata nel febbraio del 2022 per le tre edizioni del Festival 2022, 2023 e 2024».
Come dire, che è alle porte un contenzioso legale. Pinamonti prosegue con il dire: «È evidente che mi sarebbe piaciuto poter portare a termine un progetto triennale a cui avevo lavorato con grande entusiasmo e grande passione, ma purtroppo ci sono decisioni che travalicano le volontà dei singoli. Desidero qui ringraziare tutto il personale dello Sferisterio, con cui in questi anni si è creato un forte legame di amicizia oltre che professionale. Venendo spesso a Macerata ho trovato in tutti i collaboratori dell’associazione, nei tecnici di palcoscenico, nei musicisti della Filarmonica marchigiana, del Coro Bellini e degli altri gruppi artistici un alto livello di professionalità e di dedizione al lavoro, che ci hanno fatto raggiungere, nelle due edizioni del Festival che ho diretto, notevoli successi di pubblico e di critica. Un grazie di cuore a tutti! Sono altrettanto sicuro che il Macerata Opera Festival, per la sua storia, saprà affrontare e superare queste nuove fibrillazioni». Chiaro, anche dagli assenti alla voce ringraziamenti, come Pinamonti non abbia gradito il trattamento riservatogli.
Narciso Ricotta, capogruppo Pd
Nel silenzio tombale delle forze di maggioranza, a parlare è il capogruppo comunale dei Democrat Narciso Ricotta: «”Il disastro dello Sferisterio” potrebbe essere un titolo per quello che sta accadendo: ci troviamo, per una scelta errata su Pinamonti, a pagare due anni di stagioni liriche in deficit, il primo certificato e il secondo è evidente nonostante le omissioni informative del sindaco Parcaroli. Pinamonti ci lascia in mezzo al guado con una stagione da lui impostata, con gravi limiti, tutta su Puccini. Mentre la programmazione dovrebbe partire, noi siamo senza direttore artistico dello Sferisterio e parliamo della principale attività culturale della città per la quale ogni anno si investono centinaia di migliaia di euro, tutto questo ci deve far riflettere sul rischio di perdere la stagione lirica».
Rescisso il contratto di Pinamonti, nulla è dato sapere su cosa intendano fare all’associazione Sferisterio: se ci sono voluti due mesi per affrontare male (almeno per la gestione del caso) la questione Pinamonti, risulta difficile chiedere un cronoprogramma su modalità e tempi della sostituzione. Possibile che, per motivi di urgenza, si faccia ricorso a un incarico fiduciario per la stagione 2024 in attesa di un bando pubblico per incarichi a medio termine.
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Ecco, ci mancava anche questo pasticcio a Macerata!
…finalmente a Macerata ottima amministrazione…il nuovo che avanza…
Il vecchio il nuovo il risultato è sempre lo stesso = risultati insufficienti =.P.S vi ricordo e mi ricordo che il 4,2% del PIL se ne va per pagare gli interessi sul debito capite bene che così facendo di strada se ne fa poca come dimostra l’ultima finanziaria.
Ottima riflessione signor Valenti
Dott. Pinamonti se ne e’ andato in pensione ?? si goda la pensione tranquillo per la sostituzione c’e’ la fila.