di Luca Patrassi
Il caldo non molla la presa e la facciata dello Sferisterio esposta al sole mostra tutta la sua bellezza neoclassica ed anche qualche acciacco dovuto all’età. C’è un particolare che, specie in questi giorni, balza all’occhio. Il gruppo dirigente dell’associazione che riunisce gli eredi dei cento consorti, nel corso della conferenza stampa di una settimana fa convocata per presentare le prossime iniziative, aveva fatto presente che c’era una macchia all’altezza della scritta cento consorti, neanche a farlo apposta. Oggi in effetti qualcosina si vedeva, ma a balzare all’occhio è stata una macchia ben più appariscente, esattamente sulla parola “generosità”.
Adesso, nessuno pensa che l’assessore Iommi la scorsa notte si possa essere armato di secchi d’acqua e possa aver messo in atto quello che aveva annunciato, il voler togliere di mezzo la parola generosità per inserirvi “volontà”. Nessuno lo pensa, ed in effetti era solo per fare una battuta, ma la macchia c’è, bella grossa, esattamente su quella parola, quasi che ci sia stato un passaparola umido. In effetti l’assessore Iommi ha innescato la polemica con la storia della presunta speculazione edilizia dei cento consorti e l’ha pure rilanciata con la proposta di cambiare la scritta sulla facciata del monumento.
Solo che oggi appunto chi ha partecipato alla conferenza stampa dello Sferisterio ha potuto anche far caso a questo gioco di luci, ombre ed umidità provocato dal sole sulla facciata del monumento. L’assessore Iommi non ha partecipato alla conferenza stampa, del resto non è la sua delega, c’era l’assessora Katiuscia Cassetta che ha prima svicolato rispetto alla domanda se potesse essere stato l’effetto di questa polemica estiva, ma ha poi espresso la sua posizione a chiare note. «La macchia di umidità? C’era già da prima… Se poi mi chiede quale sia la mia posizione, le dico quello che ho già detto giorni fa alla presenza degli eredi dei cento consorti. I loro avi sono stati molto generosi tanti anni fa, mi auguro che lo siano anche loro oggi e che ne vengano tanti anche in futuro. In ogni caso è chiaro che ci hanno lasciato un ottimo monumento».
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Io credo che lo Sferisterio vada lasciato in pace, sia da assessori che scrittori. Pensate piuttosto a rilanciarlo non soltanto con la lirica.
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secondo me durante la stagione invernale bisognerebbe ristrutturarlo.