Rampa Zara, affidati 3 incarichi
in vista del nuovo parcheggio

MACERATA – Il mandato è di realizzare studi preliminari che vanno dalla fattibilità geologica al censimento delle specie arboree protette, alla valutazione del clima acustico esistente. In campo un geologo, un agronomo e un ingegnere

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Rampa-Zara

Rampa Zara

 

di Luca Patrassi

Affidati tre incarichi professionali dal dirigente dei Servizi tecnici del comune di Macerata, l’ingegnere Tristano Luchetti, per l’esecuzione di studi preliminari in vista della realizzazione del parcheggio sotto Rampa Zara, del belvedere di viale Leopardi e del parco delle fonti a valle del viale. Il parcheggio sotto Rampa Zara e la rivisitazione di viale Leopardi sono tra le linee di mandato dell’amministrazione comunale e dunque il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi stanno dando contenuti di concretezza a un progetto di cui i maceratesi sentono (solo) parlare da circa cinquanta anni. Il dirigente Tristano Luchetti, nella determina, spiega che «per la realizzazione dell’intervento si rende preliminarmente necessaria la redazione di una variante allo strumento urbanistico generale e che sono propedeutiche alla redazione della suddetta variante le seguenti prestazioni specialistiche: la relazione di fattibilità geologica e verifica di compatibilità idrogeologica, previa esecuzione di sondaggi geognostici e di indagini sismiche Masw (Multichannel analysis of surface waves), il rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità a Vas (Valutazione ambientale strategica) e indagine botanico-vegetazionale con censimento delle specie arboree protette, la valutazione del clima acustico esistente, previa campagna di misura, la valutazione previsionale dell’impatto acustico». Operazioni impossibili da farsi con il personale del Comune che, sottolinea l’ingegner Luchetti, «è già oberato per le consuete attività istituzionali», e così sono arrivati gli incarichi esterni. La relazione di fattibilità geologica e la verifica della compatibilità idrogeologica è stata affidata al geologo Rodolfo Marcelletti, che ha preventivato un costo (onorario e spese tecniche) di circa 3.500 euro. Il rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità a Vas e per l’indagine botanico vegetazionale con censimento delle specie arboree protette, è stato affidato all’agronomo Euro Buongarzone per un importo totale di 8mila euro. La valutazione del clima acustico esistente e della previsione dell’impatto acustico è stata affidata all’ingegnere Giorgio Domizi, per un costo totale di 4.800 euro. Certo, sono in corso le operazioni di ricerca (bandi ministeriali, fondi europei), dei diversi milioni necessari a finanziare le opere ma intanto qualcosa di pratico si sta facendo dopo decenni di annunci ai soli fini preelettorali.

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