Scuola, stop alla quarantena coi tamponi
«Li faranno gli ambulatori convenzionati
basta un’impegnativa del pediatra»

MACERATA - Dopo la protesta dei genitori della scuola elementare del quartiere Pace l'Area Vasta 3 interviene. La dottoressa Daniela Corsi: «Nessuno voleva fare discriminazioni, né provocare danni, siamo in una fase di effettivo impegno per la vaccinazione»

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La direttrice Area vasta 3 Daniela Corsi

 

di Alessandra Pierini

Tamponi a pagamento per interrompere la quarantena scolastica, l’Area vasta 3 ricorre agli ambulatori convenzionati e assicura il servizio. A illustrare l’iter da seguire è Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3. «Nessuno voleva fare discriminazioni, né provocare danni, siamo in una fase di effettivo impegno per la vaccinazione che è al momento la priorità. Comunque abbiamo trovato subito una soluzione».
Il caso è stato sollevato ieri dai genitori di alunni e alunne della classe quinta della scuola elementare Quartiere Pace a Macerata, i quali sono stati i primi a ricevere un avviso da parte dell’Asur riguardo l’impossibilità di fare tamponi gratuitamente al quattordicesimo giorno di quarantena. La classe si è quindi attivata autonomamente e ieri quasi tutti hanno effettuato il tampone a pagamento. I genitori hanno anche attivato una colletta per sostenere chi non poteva permettersi l’esame. La stessa situazione si è creata anche nella scuola “Salvo D’Acquisto” sempre a Macerata.
In sostanza i genitori che vorranno sottoporre i loro bambini e bambine al tampone al 14° giorno di quarantena per poterla così interrompere e farli tornare a scuola, potranno rivolgersi a pediatri e medici di base. Si faranno fare una impegnativa con la quale potranno recarsi negli ambulatori privati convenzionati
. «Per quanto riguardagli utenti che hanno già pagato il tampone, ci faremo dare un elenco per rimborsarli. Non stiamo dando disposizioni diverse dal passato, questa procedura era attiva anche in precedenza. E’ vero che finora facevamo noi i tamponi ma non avevamo così tante vaccinazioni da fare. Stiamo mettendo in campo tutte le risorse che abbiamo, compresi i farmacisti che ringrazio. E’ evidente che diamo il massimo, se facciamo degli errori li correggiamo nel minor tempo possibile».

Scuola, per uscire dalla quarantena i tamponi diventano a pagamento «E’ una discriminazione»

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