Il ristorante Orso di Civitanova
di Laura Boccanera
Cerimonie per eventi religiosi o civili ancora vietate, ristoratori sul piede di guerra. Proteste e malumori fra i proprietari delle grandi strutture riservate alla ristorazione per matrimoni, comunioni e battesimi a seguito dell’ultimo decreto che consente in zona gialla la ripresa dell’attività di somministrazione di cibo e bevande ma solo all’aperto.
Rossano Orso titolare del Ristorante Orso
Nel decreto, infatti, non è previsto lo svolgimento di cerimonie legate ad eventi civili e religiosi. E questo significa niente pranzi per comunioni, battesimi, cresime e matrimoni. E di fatto si crea una spaccatura fra la categoria, ancor più accentuata dal fatto che molti aggirano il divieto proponendo tavoli separati. A fare da portavoce della categoria della grande ristorazione da cerimonia è Rossano Orso, titolare dell’omonimo ristorante che sta sollecitando le istituzioni comunali e regionali, le forze dell’ordine e le associazioni di categoria ad alzare la voce e si dice pronto, assieme ai colleghi a fare proteste anche eclatanti e manifestazioni: «E’ assurdo, le cerimonie sono vietate e ogni volta che sono costretto ad annullare una prenotazione mi sento dire dai clienti che molti colleghi le faranno regolarmente facendo passare le cerimonie per una consumazione abituale. Non è così e quasi nessuno lo sa, ma in questo modo si crea una profonda disparità fra ristoratori di serie A che possono ricominciare a lavorare e noi, trattati da ristoratori di serie B. Lunedì faremo una riunione fra tutti i proprietari di grandi strutture da cerimonia per decidere il da farsi – aggiunge Orso – ma nel frattempo stiamo contattando consiglieri regionali, sindaci, e anche forze dell’ordine per sapere se hanno in previsione controlli di questo tipo. Non ce l’abbiamo con i ristoranti, ma questa disparità ci uccide anche perché poi attraverso stratagemmi le norme vengono aggirate e noi ormai sono 14 mesi che siamo fermi. Siamo ad un punto di non ritorno, siamo pronti a proteste, manifestazioni e a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo. O tutti o nessuno».
Non se ne può più... Solo tanta rabbia
Bravissimi
Fate bene
Tanto potete protestare quando vi pare a loro non interessa proprio niente
Ma si può andare a un matrimonio per contagiati tutti? Spostatevi e il pranzo lo farete poi.....E na madonna ohhh....
Fabio Marina Celli se i ristoranti aprono, possono aprire anche x le cerimonie, ce li paga lei gli affitti e le tasse?
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Non è la disparità ad uccidere, ma i divieti privi di senso.
sono di una idiozia mostruosa. Mi meraviglio di Draghi che da retta a simili sciempiaggini. Non vi resta che votare la Meloni la prossima volta.