di Luca Patrassi
Una delibera delicata quella di fine anno assunta dalla giunta a guida Sandro Parcaroli sulla vicenda che vede il Comune di Macerata soccombente nel lodo arbitrale chiuso oramai da un anno e mezzo per la società di trasformazione urbanistica Nuova Via Trento SpA, società partecipata a capitale pubblico-privato nata nel Duemila per la riqualificazione dell’omonima via cittadina. La decisione è quella di sospendere il pagamento del debito fuori bilancio di 784mila euro derivante dal lodo arbitrale pronunciato dal collegio arbitrale nel luglio 2019 e relativo al contenzioso tra Nuova Via Trento SpA/Comune di Macerata: la cifra si riferisce solo alla parte legata all’immobile ex Vam di via dei Velini. Il motivo va ricercato in un elemento di novità: ci sono incontri in corso tra le parti per valutare – come scritto nella delibera del 30 dicembre scorso – «l’opportunità di addivenire ad una intesa transattiva volta a comporre definitivamente la controversia nell’interesse di entrambe le parti». Peraltro il Comune ricorda che «con atto del 30 maggio 2020 è stato impugnato il lodo arbitrale dinanzi la Corte di Appello di Ancona e chiesto la sospensione della relativa efficacia». Difficile capire come possa raggiungersi «l’interesse di entrambe le parti» in questa vicenda.
Il lodo arbitrale aveva accolto alcune delle tesi esposte dalla società Nuova Via Trento e condannato il Comune al al pagamento della somma complessiva di 2 milioni e 874mila euro, di cui 2 milioni e 184mila per la vicenda UMI2 e 690mila euro per la vicenda ex Vam, oltre interessi e rivalutazione. Un contenzioso di alcuni milioni di euro che vede il Comune in posizione di soccombenza ed è quindi difficile capire come il sindaco Sandro Parcaroli possa ribaltare una situazione di assoluto sfavore ereditata dalle precedenti amministrazione di centrosinistra, con l’ex sindaco Carancini che aveva scaricato le responsabilità eventuali sull’esecutivo Giorgio Meschini. Riserbo totale sulla proposta sulla quale si sta trattando, ma è di tutta evidenza il fatto che il privato tratta da una posizione di assoluto vantaggio per effetto della decisione del lodo arbitrale. L’ex sindaco Romano Carancini aveva risposto duramente al lodo arbitrale, ma poi ci sono state diverse pronunce giudiziarie negative per il Comune.
La Cassazione, a sezione unite, aveva rigettato il ricorso del comune di Macerata tendente a far dichiarare l’incompetenza del collegio arbitrale a decidere su questioni reputate di competenza del giudice amministrativo: «Ogni pagina – aveva osservato il primo cittadino Romano Carancini alcuni giorni dopo la pubblicazione della sentenza del lodo arbitrale – una contraddizione. Gli arbitri hanno usato 50 pagine per cercare di giustificare il loro interesse in un campo che invece è di competenza del giudice amministrativo e su questo aspetto c’è un ricorso che dovrà esaminare la Cassazione a sezioni unite». La Cassazione ha esaminato il ricorso promosso dal comune di Macerata e il responso è risultato appunto negativo per l’Ente locale. La Nuova Via Trento è assistita dagli avvocati Ubaldo Perfetti e Tina Maria Fusari. Il Comune di Macerata sta cercando di evitare il pagamento di 2,8 milioni di euro oltre agli interessi (centomila euro secondo il Comune, oltre un milione secondo chi calcola annualmente la quota dovuta per interessi e rivalutazione). Dopo l’arbitrato la giunta Carancini aveva approvato una delibera di indirizzo. Tre gli obiettivi: impugnazione del lodo arbitrale, avvio del procedimento amministrativo nei confronti della Nuova Via Trento spa al fine di attuare iniziative dirette alla regolarizzazione dell’edificio “Palazzina C” ed infine la ricognizione tecnico – giuridica dello stato di attuazione del Piano di Recupero del comparto di via Trento.
L’allora sindaco Romano Carancini all’epoca aveva anche chiarito subito un passaggio politico: «l’amministrazione Carancini non c’entra nulla con questa vicenda: gli atti contestati nel lodo si riferiscono tutti alla passata amministrazione comunale». Quella a guida Meschini. «Abbiamo ereditato una questione che comunque abbiamo portato avanti. Peraltro a chi parla di vittoria dei ricorrenti vorrei ricordare che la Nuova Via Trento spa a fronte degli 8,5 milioni di euro richiesti si è vista accordare il 34% di quanto richiesto». Il 9 dicembre del 2019 il Consiglio comunale aveva votato la regolarizzazione, per ciò che compete all’Ente, dell’edificio C della società Nuova Via Trento SpA, fatta salva l’ impugnazione del lodo. Ora la delibera di fine anno che tiene conto del debito fuori bilancio inserito per la palazzina ex Vam di via dei Velini, solo l’ex Vam e non via Trento perchè – come sottolinea la stesa delibera – «è stato stabilito di non includere la somma di cui alla vicenda UMI2, pur nel silenzio di Nuova Via Trento SpA, mancando uno dei requisiti di carattere generale che deve avere il debito per essere riconosciuto, cioè quello della certezza ossia l’esistenza effettiva di un’obbligazione a dare, non presunta ma inevitabile per l’ente». Al riguardo il Comune fa notare che «il lodo è stato dichiarato esecutivo dal Tribunale di Macerata il 29 agosto del 2019, la Nuova Via Trento SpA non ha notificato il lodo, né avviato azioni esecutive, onde non è iniziato a decorrere il termine dilatorio di 120 giorni entro il quale è preclusa l’esecuzione forzata». In ballo alcuni milioni di euro che potrebbero uscire o non uscire nel 2021 dalle casse del Comune: non una differenza da poco stante l’anno appena trascorso che ha provocato ulteriori problemi alle casse del Comune. Resta da capire su quale terreno il sindaco Sandro Parcaroli e la Nuova Via Trento Spa troveranno un punto di incontro. L’ultimo atto del Comune, al momento, è stata la decisione di uscire dalla compagine di Nuova Via Trento durante l’ultimo Consiglio comunale che ha ridefinito le partecipate.
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Penso che l’Amministrazione Meschini abbia avuto grosse responsabilità su tutta la vicenda e si dovrebbe esaminare una eventuale rivalsa. Carancini ha ereditato la situazione precedente ma ha fatto niente?
Ora penso che ci possano essere delle inadempienze da ambo le parti. Consiglierei l’Amministrazione di vedere tutti i dettagli fin dall’inizio della vicenda, a partire dai progetti e varie modifiche. Verificare se ci sono inadempienze della società Nuova Via Trento. Penso questo doveroso. Se volete qualche consiglio chiamatemi.
Meschini o Carancini
sempre noi tiriamo fuori i soldini.
Le responsabilità dell’ex sindaco Carancini in tutta questa vicenda sono evidenti e sono state ben evidenziate nel lodo. Squallido è quindi il suo tentativo di scaricare il peso di quanto avvenuto sulla precedente amministrazione Meschini, e incomprensibile è il silenzio sulla vicenda del PD e del gruppo consiliare del PD, che pure, dopo la batosta elettorale di qualche mese fa, avevano preannunziato – ma evidentemente era solo un annuncio – un modo diverso, non più omertoso, di affrontare le vicende politiche e amministrative, anche con riferimento al decennio caranciniano.
CARANCINI ha rovinato tutta la citta’.