Giovanni Ciarlantini
di Michele Carbonari
«Comunico a tutti che sono risultato positivo al Covid. La malattia in un batter d’occhio si è manifestata martedì mattina e in maniera improvvisa e violenta è esplosa. Dalla tarda serata di lunedì non mi sono più allontanato da casa, né io e né i miei familiari, che comunque oggi provvederanno a fare il tampone. Un saluto a tutti, con il desiderio di rivedersi presto». Con queste parole il viceallenatore della Civitanovese e consigliere comunale di Caldarola Giovanni Ciarlantini fa sapere di essere stato contagiato dal Coronavirus. Durante il lockdown si beccò una multa di 560 euro perché sorpreso a fare jogging (leggi l’articolo), episodio che lo costrinse a rassegnare le dimissioni dalla carica di vicesindaco. Dopo il decreto firmato da Conte la società rossoblù ha sospeso gli allenamenti della prima squadra e del settore giovanile, per cui l’ultimo contatto avuto con i tesserati del club di patron Mauro Profili risale a sabato scorso, durante la prima partita di campionato persa a Capodarco di Fermo contro la Futura 96 (leggi l’articolo). Nonostante ciò, la Civitanovese comunica che «a seguito del caso di positività di un membro dello staff, tutti i tesserati e dirigenti hanno provveduto a effettuare il controllo con il tampone. Sono risultati tutti negativi, a parte un secondo caso di sospetta positività in corso di accertamento con tampone molecolare. I soggetti interessati sono in isolamento. Nelle scorse settimane diversi tesserati avevano fatto tamponi a titolo precauzionale, risultati sempre con esito negativo».
Giovanni Ciarlantini con la maglia della Civitanovese
A Caldarola, invece, sono scattati i test sierologici per gli altri amministratori e per i dipendenti comunali: tutti negativi. Venuto a sapere del contagio, il sindaco Luca Maria Giuseppetti si è attivato per verificare le condizioni di tutte le persone che ruotano attorno del concittadino: «Da lunedì è rimasto a casa perché non si sentiva bene. Ieri mattina ha fatto il tampone ed è risultato positivo. Speriamo di chiudere il prima possibile questa situazione. Me l’ha comunicato e quindi ho fatto fare il test sierologico a tutti gli altri e sono risultati negativi. Ad oggi non ci sono contagiati o sintomatici, quindi sotto questo aspetti stiamo tranquilli: c’è chi fa smart working a casa e ci sono alcuni che lavorano in Comune ma con le dovute precauzioni».
Il sindaco di Caldarola Giuseppetti
A Caldarola si registrano dieci casi positivi al Covid, mentre quattro persone sono in isolamento fiduciario. «La situazione non è bella. Ora la paura c’è e tutti stanno attenti e portano la mascherina, come da protocollo. Nella prima fase del Covid c’erano stati pochissimi casi. Oggi invece già una decina. I contagi sono in aumento. Sono venuto a conoscenza di una concittadina positiva che non abita a Caldarola ma ha residenza qui – dice Giuseppetti -. Tante volte c’è poca chiarezza nei dati che ci arrivano: le comunicazioni dell’Asur non sempre combaciano con la realtà. Quindi dobbiamo telefonare al medico di famiglia dell’assistito e capire se è contagiato o meno. Ci risultano positivi come se fossero in quarantena fiduciaria o addirittura assenti nell’elenco dei contagiati, e invece sono a casa con il virus. O viceversa, negativi che sono tornati a lavoro e allo stesso tempo nella lista dei positivi. Se non si sistema questa cosa noi amministratori diventiamo matti: devono arrivare dati precisi e nei tempi giusti.
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