Domenico Guzzini, presidente di Confindustria di Macerata
«Non vedo la necessità di redigere un altro accordo che alimenta solo la frammentazione e la diversità tra le differenti Regioni italiane e va a delegittimare, non integrare, quanto già sottoscritto e recepito a livello nazionale senza contare l’ennesimo appesantimento di oneri documentali in capo alle imprese». Sono le parole di Domenico Guzzini, presidente Confindustria Macerata, che spiega così la mancata sottoscrizione da parte degli industriali del protocollo “Sicurezza-Lavoro” promosso dalla Regione. Una scelta già anticipata da Claudio Schiavoni, presidente regionale dell’associazione, e che ha suscitato un vespaio di polemiche a partire dal governatore Luca Ceriscioli, passando per i sindacati e i partiti di maggioranza come Art.1. «Non vedo la necessità di redigere un altro accordo che alimenta solo la frammentazione e la diversità tra le differenti Regioni italiane – continua Guzzini – e va a delegittimare, non integrare, quanto già sottoscritto e recepito a livello nazionale senza contare l’ennesimo appesantimento di oneri documentali in capo alle imprese. Per gli imprenditori salvaguardare la salute dei propri collaboratori è la principale finalità, è quindi di estrema importanza applicare le norme di sicurezza e di prevenzione, insieme agli organi preposti, cosa che stiamo già facendo in attuazione del Protocollo nazionale. Mi sarei aspettato un orientamento più rivolto all’assistenza, alla prevenzione, alla consulenza per le imprese e non ad un approccio di vigilanza e controllo. Sottolineo poi che dati statistici dettano che fortunatamente solo il 2% delle persone malate hanno contratto il Covid19 in azienda, questo perché, forti dei nostri principi sul valore assoluto della persona, da subito, anche in assenza di protocolli, laddove le imprese sono rimaste aperte prima del 4 maggio, sono state applicate tutte le regole dettate e conosciute per la difesa della salute dei propri dipendenti». Proprio nella direzione di una formazione sostanziale anche rispetto alle check list dell’Asur, Confindustria Macerata dedica la settimana prossima il 12esimo webinar delle “Conversazioni Antifragili” a questo tema, con la partecipazione del prefetto Iolanda Rolli, di rappresentanti dei servizi di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Asur e della Direzione territoriale del Llavoro. E’ in fase avanzata poi la fattibilità di un progetto sperimentale in collaborazione con l’Asur, l’Ordine dei medici e altre enti di assistenza di un piano di test seriologici, un modo di dimostrare concretezza, secondo l’associazione degli industriali, in un’ottica di collaborazione con gli stakeholder pubblici e privati. «Il presidente Ceriscioli ha espresso la sua soddisfazione rispetto al fatto che il protocollo sia stato firmato da chi secondo lui rappresenta il 95% delle imprese marchigiane, ci si dimentica forse – specifica Guzzini – che il sistema industriale con oltre 2.000 aziende iscritte alla nostra associazione a livello regionale e circa 80.000 collaboratori rappresenta oltre il 25 % dei 40 miliardi di Pil regionale prodotto. In occasioni come questa sarebbe bastato un maggiore ascolto mentre probabilmente c’è stata la necessità di inseguire intese frettolose funzionali solo per obiettivi personali. Ribadisco la disponibilità ad una cooperazione proficua e costruttiva in un’ottica di confronto con le istituzioni, gli enti, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria».
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Basta a dire che gli imprenditori e chi ha dipendenti pensa solo al proprio interesse, certo forse ve ne sono una piccola parte che agisce soltanto per i propri interessi forse sfruttando anche i propri dipendenti ma ripeto sono in pochi per fortuna e vanno perseguiti perchè non rispettano le Leggi e fanno concorrenza sleale alle imprese che rispettano le Leggi. Il vero problema è che i Sindacati dei lavoratori oramai pensano soltanto a fare CASSA con la scusa di salvaguardare i lavoratori, si inventano di tutto per creare carrozzoni e avere poltrone, proprio come i politici, fregandosene altamente se poi aggravano le imprese di burocrazia. Poi, dico io, la colpa è stata, nel tempo, anche degli imprenditori stessi che per compiacenza di chi era ai tavoli delle trattative, assecondava, soltanto con piccole limature, ciò che il sindacato proponeva. Già dieci anni fa al mio Presidente Nazionale all’Assemblea annuale dissi che era ora di dare “qualche schiaffo al Sindacato”, proposi anche, per salvare l’Italia secondo me, che dovevamo pagare ai tre Segretari Nazionali una vacanza di un anno alle Maldive, il tutto invano. Ora che questo virus, forse più PD e M5S che virus, ha creato tutto questo casino e messo le imprese tutte a dover affrontare situazione già molto complicata arriva pingopallino (leggi sindacalista) che dice la sua e la politica gli va subito dietro. L’ho detto nell’intervento fatto all’articolo dell’Avvocato Merlini non è possibile paragonare chi si ammala di Covid ad un infortunio sul lavoro, è fuori di testa. Oggi come oggi servono i controlli da parte delle Autorità, sanzionando chi non ottempera alle disposizioni, anche in maniera pesante, ma serve soltanto una linea guida per ogni tipo di attività e non una linea guida Nazionale, una linea guida Regionale, una linea guida Inail, una linea guida del Servizio Sanitario Nazionale, una linea guida dei Virologi, una linea guida del Sindacato, (forse ne dimentico alcune) BASTA NOI IMPRENDITORI, ARTIGIANI, COMMERCIANTI, AGRICOLTORI, ECC. NON CI STIAMO CAPENDO PIU’ NIENTE E NON NE’ POSSIAMO PIU’.
Il problema di fondo non è quello di non aver condiviso il protocollo ma quello di non aver nemmeno partecipato al confronto con tutte le parti in causa.Sintomo di una nuova/vecchia era:il pallone l’ho portato io e faccio come mi pare.Arroccarsi serve a lasciar fuori gli altri ma poi si vive da rinchiusi nel proprio castello.Oggi più di prima le scelte,almeno quelle sanitarie,dovrebbero essere condivise perchè la malattia è molto più democratica e può colpire chiunque.
Speriamo sia la logica a prevalere e non il solito protagonismo perché in giro tira un’ariaccia!!!!!!