Pasqualetti e dimissioni respinte,
Arrigoni: «Macerata simbolo
della deriva del Pd»

POLITICA - Il super commissario della Lega interviene in una nota inviata con il consigliere Andrea Marchiori per condannare la scelta del direttivo dem

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Paolo Arrigoni

«La vicenda Pasqualetti-Bommarito designa ancora una volta Macerata come simbolo della deriva politica e morale del Pd, partito capace di sacrificare sull’altare delle poltrone e delle lobby persino l’onore e la dignità umani»: è la dura presa di posizione del senatore Paolo Arrigoni, il super commissario della Lega Marche e coordinatore pro tempore anche a Macerata, che denuncia «l’evolversi della pantomima mediatica inscenata dal Pd cittadino e provinciale difronte all’evidente passo falso del vice segretario cittadino Renato Pasqualetti». Lo fa in una nota inviata congiuntamente con Andrea Marchiori, consigliere comunale di Macerata, entrato in Lega da poco ma ormai in coppia fissa con Arrigoni negli interventi sulle questioni del capoluogo. 

Continua il senatore: «Viene in mente Celentano che canta ‘grazie, prego, scusi, tornerò’. Un tormentone doppiamente calzante perché evoca quegli anni ’60 in cui ha preso piede la politica di cui Macerata è ostaggio, fatta di cinismo di fondo e formalismo di facciata – spiega  il super commissario– L’invettiva di Pasqualetti contro Bommarito rappresenta un cortocircuito frutto del delirio di onnipotenza e del nervo scoperto di una classe dirigente allo stremo che non esita a colpire negli affetti più cari un cittadino perché critica l’amministrazione Carancini. Come spiegare altrimenti le scuse di circostanza espressione dei ras piddini e le bacchettate date con lo stuzzicadenti al denigratore Pasqualetti prima di riaccoglierlo a braccia aperte nel gotha del partito di Renzi? La verità è che il PD maceratese ha scelto la cinica volontà di autoconservazione riportandoci con la mente ad una stagione terribile della storia italiana in cui anche le efferatezze peggiori venivano giustificate come azioni di compagni che sbagliano».

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Andrea Marchiori

Un’accusa durissima a cui fa eco il consigliere comunale leghista Andrea Marchiori. «Pasqualetti agisce da grande vecchio del Pd cercando di sollevare dal petto di una classe politica allo sfascio il macigno scagliato dalla tracotanza della fallimentare gestione Carancini – dice Marchiori – Ha sempre cercato di accreditare improbabili teorie screditando ogni voce critica, ma stavolta ha fatto male i suoi conti. Macerata è stufa di essere un feudo del Pd che si muove da padrone in barba al pluralismo democratico delle idee».



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