Linea Pasqualetti e attacco a Bommarito,
tre uomini Pd prendono le distanze:
«Questo non è il nostro partito»

MACERATA - Ha generato un vespaio l'ultimo numero del giornalino dei dem. Il deputato Mario Morgoni: «Una presa di posizione sorprendentemente sbagliata». L'ex rettore Unicam e candidato alla primarie regionali Flavio Corradini: «Il mio dissenso nel tono e nel merito non può che essere deciso». L'assessore regionale Angelo Sciapichetti: «C'è una larga parte di noi che la pensa diversamente. Non posso condividere i contenuti di un giornaletto scritto in perfetta solitudine o al massimo a quattro mani»

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Uno dei passaggi più duri contro Bommarito nell’opuscolo del Pd

 

Disdegno anche all’interno del Pd per l’attacco personale all’avvocato Giuseppe Bommarito nell’articolo di prima pagina del giornalino “Pensare Democratico” dove – tra le altre cose – viene chiamata in causa la morte del figlio Nicola.

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Mario Morgoni, deputato del Pd

Mario Morgoni, unico parlamentare del Pd in provincia, interviene senza mezze misure: «Valuto come sorprendente e sorprendentemente sbagliata la presa di posizione di Renato Pasqualetti (spero non dell’intero Pd di Macerata) indirizzata politicamente verso la persona di Giuseppe Bommarito. Una figura degna di grande rispetto (e dal mio punto di vista anche ammirazione) per il generoso impegno civile. Bommarito ha affrontato con coraggio e competenza temi di rilevante interesse per l’intera comunità: dalle infiltrazioni della criminalità organizzata al dilagare delle diffusione della droga fino a vicende di grande rilievo regionale come quella del biogas. Credo che il partito di Macerata debba preoccuparsi di proporre alla cittadinanza un progetto di governo credibile per il futuro piuttosto che impegnarsi nella caccia di nemici veri o preferibilmente presunti. Mi stupisce anche il silenzio assordante del partito di Macerata – ma in verità anche di quello regionale – sulla proposta avanzata da Flavio Corradini (che è di Macerata) sulla candidatura per la presidenza della Regione Marche. Come non mai appare necessario che un partito come il Pd si apra e valorizzi figure, esperienze e professionalità che il territorio propone. Se di fronte a una proposta di questo genere si alza un muro di omertà, vuol dire che il partito o è in una eccellente condizione di salute da permettersi di ignorare certe opportunità oppure vive una preoccupante distanza dalla vita reale delle persone».

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Flavio Corradini

Lo stesso Flavio Corradini, ex rettore Unicam, interviene sulla vicenda del giornalino Pd: «Il messaggio che esce dall’articolo di Pensare Democratico, fa riferimento come troppo spesso accade negli ultimi tempi, ad una singola persona che diventa il responsabile di tutti i mali, invece di cercare di comprendere i problemi analizzando le cause che sono spesso multiple e complesse. Nel caso specifico il riferimento ad un cittadino maceratese, offusca la discussione che sarebbe interessante, sulle linee programmatiche per il futuro della città, da elaborare in vista delle elezioni comunali del prossimo anno. Condanno fermamente il riferimento alla tragedia personale che ha colpito così duramente l’avvocato Bommarito, al quale esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà. Detto ciò, non essendo firmato l’articolo in questione, chiederei al Pd maceratese di sapere se questa è la sua posizione ufficiale , o l’opinione di una singola voce. Auspico che questo venga al più presto chiarito poiché il mio dissenso nel merito e nel tono dell’articolo stesso non può che essere deciso».

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Angelo Sciapichetti

Anche Angelo Sciapichetti, assessore regionale del Pd, prende le distanze: «Sento il dovere di “rompere il silenzio” sulle vicende maceratesi per dar voce a tanti amici del Partito democratico della mia città che in queste ore mi stanno riempiendo di telefonate e di messaggi per sollecitarmi a prendere posizione sui contenuti dall’ultimo numero del giornalino del Pd. Credo che la critica politica sia un conto l’attacco alle persone, comunque la pensino non mi appartiene, non lo condivido e come me la pensano tanti democratici maceratesi. All’ultimo congresso ho contribuito in maniera determinante ad eleggere una segreteria comunale unitaria, ma unitaria deve essere per davvero, rispettosa di tutte le componenti che hanno dato vita al progetto politico del Partito Democratico. L’unità ed il rispetto vanno praticate giorno dopo giorno con fatti concreti. Non posso condividere pertanto i contenuti di un giornaletto scritto in perfetta solitudine o al massimo a quattro mani. Non ci sto e non voglio essere coinvolto in questa polemica estiva che poteva tranquillamente essere evitata con un pizzico di saggezza in più. Voglio approfittare per esprimere piena solidarietà all’avvocato Giuseppe Bommarito del quale non condivido affatto i giudizi politici ma la cui vicenda umana, va rispettata profondamente così come tante sue battaglie civili; al Questore Pignataro chiamato in causa da un articolo peraltro datato sulla vicenda Cannabis, voglio esprimere tutta la mia fiducia e solidarietà da uomo delle istituzioni e da maceratese ringraziandolo per tutto quello che ha fatto per Macerata e la sua provincia.
Le vicende nazionali di queste ore, le prossime elezioni amministrative comunali e regionali indurrebbero ad una maggior cautela e alla massima attenzione per costruire ponti e non steccati al fine di creare un fronte largo che possa contrastare l’avanzata della destra e della Lega in particolare. Per quanto mi riguarda la polemica finisce qui, considero questa vicenda come una scivolata estiva di cui bisogna chiedere scusa agli interessati e ai maceratesi e riconfermo la mia fiducia negli organismi del partito eletti democraticamente dall’assemblea degli iscritti; ho voluto solo far sapere che c’è una larga parte di partito che la pensa diversamente, credo del tutto legittimamente dal contenuto del giornalino del Pd. Come nel caso delle dimissioni di Bruno Mandrelli , ho detto nelle sedi ufficiali di partito e sulla stampa quello che penso e cioè che era e rimangono un grave errore averle lasciate cadere nel silenzio senza volerne approfondire le cause, anche in questa occasione intendo far sentire la voce (e non è la sola) di chi la pensa diversamente».

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Renato Pasqualetti

Tra gli oltre 50 commenti di solidarietà a Bommarito in calce all’articolo di ieri (leggi) anche quelli di altri esponenti del Pd.  L’ex segretaria provinciale Tersa Lambertucci è lapidaria: «Articolo inaccettabile nei toni e nei contenuti, solidarietà a Bommarito». E’ intervenuta anche Monica Martarelli, portavoce dell’associazione Cittadini in cammino, di cui fanno parte Corradini, Morgoni e l’avvocato Vando Scheggia: «Ho letto con incredulità questo articolo che mai avrei voluto leggere su una pubblicazione del Pd, e ho pensato che questo clima di odio e di barbarie stia penetrando tra chi vuole e deve essere il più forte oppositore di questo modo incivile di “fare politica”. Additare un cittadino come capro espiatorio di tutti i mali di Macerata e utilizzare un tragico evento, il più doloroso che possa capitare, per colpire chi si vuole “criticare” e’ inqualificabile. Tutta la mia solidarietà all’avvocato Bommarito.

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