Respinte a maggioranza le dimissioni di Renato Pasqualetti dal direttivo del Pd. I democrat non hanno accettato la decisione del vice segretario cittadino maturate dopo la pubblicazione (senza firma) sul giornalino del Pd di un suo articolo in cui attaccava, anche su questioni personali, l’avvocato Giuseppe Bommarito, definito tra l’altro più volte “massimo profeta di sventure”. Non abbastanza secondo gli altri componenti del direttivo per andarsene. La maggioranza dei presenti, dieci in totale, ha scelto di respingere le dimissioni. Naturalmente non c’era Pasqualetti. La segreteria cittadina ha inviato una nota in cui non chiarisce le motivazioni della decisione se non una tendenziale apertura del partito al dibattito per cui ognuno può esprimere la sua idea.
«L’articolo che criticava duramente le prese di posizione dell’avvocato Bommarito sulla situazione della città di Macerata, nelle intenzioni del Pd – scrive il segretario Stefano Di Pietro in una nota a Cronache Maceratesi- avrebbe voluto dare voce ad un pensiero interno al nostro partito che esprime una posizione che non è maggioritaria: ciò perché all’interno del Pd si sviluppano dibattiti e confronti che poi possono essere di spunto nella discussione politica interna. Tuttavia, per i contenuti e i toni dell’articolo in questione, sento di dovermi scusare con l’interessato. Non è mai stato nello stile del Partito Democratico fare attacchi personali e ritengo che non debba esserlo in futuro».
Di Pietro ricorda anche le questioni che l’hanno visto schierato con l’avvocato Bommarito: «Avendo io personalmente condiviso con l’avvocato battaglie sulla attivazione di politiche di intervento nelle scuole contro la droga, anche con la richiesta formulata dal Partito Democratico di aumentare gli stanziamenti a favore del tavolo provinciale che si occupa appunto del contrasto alle dipendenze, ritengo giusto dare atto di tale importante impegno dell’avvocato Bommarito. E così come è giusto esprimere opinioni anche critiche sull’articolo ancor più è importante che le varie linee di pensiero si confrontino all’interno di un associazione democratica in modo trasparente e sulla base delle regole statutarie». Da qui la convocazione del direttivo: «Ho deciso di convocare una direzione cittadina dove si è deciso a maggioranza di respingere le dimissioni di Pasqualetti. Per il resto ricordo a me stesso per primo che il rispetto delle regole è essenziale in una comunità politica e che la linea del Partito Democratico viene decisa dagli organi del Partito Democratico – Segretario, Direzione ed Assemblea – non da interventi di questo o quell’esponente, sicuramente apprezzabili nel solco della libertà di pensiero e di espressione ma inidonei a formalizzare la linea politica del Pd di Macerata. Ciò a valere in particolare per le espressioni a mezzo stampa che sono apparse su questo giornale nei giorni scorsi anche di non iscritti al Partito Democratico». E qui il riferimento è evidentemente a Flavio Corradini, ex rettore Unicam e aspirante presidente della Regione che sulla questione del giornalino aveva espresso il suo dissenso. Con lui sono intervenuti anche tanti altri esponenti politici come il deputato Mario Morgoni, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e l’assessore comunale Narciso Ricotta.
Intanto il Pd è corso ai ripari. Bloccate la stampa e la diffusione del giornalino che nelle prime intenzioni doveva essere capillare in città.
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Ma certo,come privarsi di tanto talento?!
Complimenti .. avanti tutta l’estinzione è vicina
Era ovvio, il pd maceratese non poteva che mostrarsi per quello che è. Vi spazzeremo via alle elezioni. Indecenti vergognosi, vi dovete scusare, altro che tenersi un elemento simile
Ma va? Non l'avrei mai immaginato!
Sopire, troncare, Reverendo Padre, troncare, sopire…..” Questa frase è tratta da' "I Promessi Sposi" , quando il Conte Zio suggeriva. al Padre Provinciale di agire per superare il clamore provocato dai soprusi subiti da Lucia. . Allo stesso principio si è ispirato il Direttivo del PD maceratese per cercare di risolvere lo scandalo provocato dallo sconsiderato scritto dell' Anonimista: dimissioni fittizie, subito respinte, e ritiro di tutte le copie in circolazione dello sfortunato foglio di partito: sopire, troncare, troncare sempre…. Troppo tardi: ormai l'anonimista e i suoi sodali ballano nudi sulla pubblica piazza!
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Si fanno chiamare PD, ma in realtà sono rimasti PCI vecchio stampo!!!
Se la posizione non è maggioritaria vuol dire che più di uno ha idee alquanto discutibili e anzi esecrabili nei riguardi della droga e dell’avv. Bommarito.
L’aria fritta è più consistente.
A presto, tra un paio di settimane, per nuove inchieste sulla sempre maggiore diffusione della droga in provincia e in città (che – come ci ha spiegato seriosamente il Sindaco Carancini – scoppia di salute), sulla continua occupazione del potere cittadino da parte dei piddini, sulle piscine mancate, sul flop enorme di via Trento.
In parole povere “er chachemire” dice: mi permetta, scusi noi siamo in quattro come se fosse antani anche per lei soltanto in due oppure in quattro anche scribai con comandina non le dico antani anche se fosse supercazzola bitumata con lo scappellamento a destra
Insomma, Renato Pasqualetti da redattore e organizzatore incendiario di Pensare Democratico a parafulmine delle contraddizioni e dei pasticci del Pd. Intanto dal sito del Pd di Macerata è sparito il numero di luglio del giornalino, il quale, essendo il periodico ufficiale del partito, impegna e coinvolge direttamente gli organi direttivi. Le scuse di oggi potevano dunque anche arrivare subito, allo scoppio del caso, evitando che dentro e fuori ci si agitasse attorno a un “editoriale in cerca di autori”. La nota ridimensiona a interventi personali i giudizi critici sull’editoriale di esponenti di partito e di area, auspicando che questi confronti avvengano all’interno del Pd. Se però non ci fossero stati questi interventi pubblici, chi avrebbe tutelato l’immagine del Pd e le posizioni non minoritarie al suo interno? Sempre la nota lascia capire che sia stata concordata politicamente o quantomeno comunicata preventivamente una critica dura alle posizioni di Bommarito sulla situazione di Macerata ma che poi la stesura finale dell’articolo, nei toni e nei contenuti, sia andata oltre. Si precisa inoltre che quella critica è comunque espressione di una posizione interna al Pd non maggioritaria (che ha monopolizzato tuttavia l’editoriale d’apertura non firmato del periodico di partito bimestrale di poche pagine…). In ogni caso, i due numeri di Pensare Democratico contengono, anche a firma di Pasqualetti, spunti e analisi interessanti per un confronto non banale, anche se, qua e là, insieme a rispettabili echi gramsciani, affiora una visione un po’ paternalistica e riduttiva rispetto a ciò che si muove, da anni, nella pancia profonda di Macerata e dell’Italia e in quelli che una volta chiamavamo ceti medi.
Secondo me ci sono e ci fanno.
Moti carbonari a Macerata (1817), il convegno:
https://www.youtube.com/watch?v=0oKKNohHtu0
siamo alle barzellette!
Invece di riflettere sul perché di questa mancanza di presa di posizione che evidentemente nessuno voleva effettivamente prendere neanche per finta. magari seguendo le mosse dello stratega anche da licenziato, a nessuno viene il dubbio che il Pd maceratese tutto tema meno di non vincere le elezioni. Al di là che per me come ho più volte detto il motivo lo trovo nel fatto che a Macerata ci sono troppi cognomi doppi ecc., anche ” cittadino maceratese ” a suo modo la pensa sulla stessa linea e il modo con cui conclude l’articolo parlando di associazioni ecc. che sono enormi serbatoi dove hanno bazzicato membri che hanno raggiunto anche posizioni politiche importanti, di quelle dove appari sempre sui giornali ed ogni mese prendi stipendi da favola oltre al fatto di ottenere anche prestigiosi incarichi. Il sottobosco politico/religioso/associativo è molto più forte di quel che se ne pensa infatti nessuno più ne parla.