Il segretario dem Stefano Di Pietro insieme a Renato Pasqualetti
L’editoriale del giornalino del Pd è costato caro al vicesegretario dem Renato Pasqualetti. L’articolo, che ha attaccato sul piano personale l’avvocato Giuseppe Bommarito, dandogli – tra le altre annotazioni – del “massimo profeta di sventure” e tirando in ballo la morte del figlio Nicola, ha scatenato una bufera dentro e fuori il partito. Una bufera che ha portato alla decisione del vicesegretario di rassegnare le dimissioni dal direttivo del Pd. La decisione sarà al vaglio proprio del direttivo domani sera. È stata infatti convocata la riunione per discutere del “caso giornalino” e delle dimissioni dal direttivo presentate da Pasqualetti. Se accettarle o meno sarà una decisione degli altri componenti.
Renato Pasqualetti
Dopo la stampa e la consegna del giornalino sono state tante le reazioni dei singoli esponenti del Pd che hanno preso le distanze dall’editoriale di Pasqualetti: consiglieri regionali e comunali, assessori, rappresentanti di movimenti civici. Ma dopo il coro di voci di questi giorni domani il partito a nome del segretario cittadino Stefano Di Pietro manderà una nota per esprimere la sua posizione ufficiale sul caso del giornalino. In un periodo già segnato da equilibri estremamente precari nei rapporti tra maggioranza Pd e amministrazione e dove il centrosinistra si sta per forza di cose preparando a una campagna elettorale in vista delle urne del 2020 che non si preannuncia facile anche se non si conosce ancora l’avversario. Anche il candidato in pectore del Pd Narciso Ricotta ieri ha preso le distanze dall’editoriale.
(Fe. Nar.)
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Finalmente un gesto condivisibile,seppur tardivo
Talvolta capita di andare per suonare ed essere suonati. Più che una sinfonia stavolta l’orchestra eseguirà’ una litania.
Minimo!!! Scusarsi pubblicamente no? Vergogna
Che squallore
Meglio tardi che mai... dopo la bella figura che ha fatto lui (e i suoi compagni di merendine) spero che anche altri si rendano conto di quanto in basso siano sprofondati e facciano un passo indietro.
Come i pifferi di montagna !!!!????
le scuse sono un mero esercizio formale, dovute solo per la reazione pubblica che c'è stata e non per un vero ripensamento su quello che si è detto. Se voleva scusarsi con sincerità, le scuse andava a farle di persona all'interessato.
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certe persone basta guardarle in faccia per capire quanto siano impresentabili.
Dimettetevi in massa compreso il sindaco xche’ avete fallito.
Scusate la mia ignoranza ma che cosa è “l’hosuse organ” ??
Forse una pianola da suonare in casa????
La campagna elettorale del PD non si presenta facile perché non comprende le richieste della sua base elettorale. Quanto al dr. Pasqualetti il suo comportamento non è stato poi così diverso da quello tenuto dal dr. Troiani. In altri termini la linea di demarcazione tra destra e sinistra è sempre più sfumata.
Ci vuole un altro stratega che detti la strategia da adottare allo stratega ufficiale. Ad esempio io gli avrei detto di dare un segnale forte se pur falso come una banconota di seicentocinquanta euro:” Farsi, da parte del opinion director e dopo generale accordo essere licenziato brutalmente con tanto di lettera diffamatoria, accusatoria ed esiliante, in tronco con rami, foglie e radici comprese, soprattutto le radici che stanno producendo una pianta che partendo da buone intenzioni si è trasformata nel Pd che non ha bisogno di traduzioni. Mentre ha bisogno di traduzione ” organ house”. Letteralmente significa quello che già si intuisce: organo domestico. Ma come tante espressioni inglesi quel che dicono una volta inserite in qualche contesto assumono un significato a cui bisogna a volte trovare il collante, Comunque in questo caso si intende un giornalino o simile per tenere informati interni od esterni con lo scopo di far conoscere l’immagine di un’azienda ecc. Ma nell’occasione, dato che è diretto ad un pubblico ben preciso, oltre ad aumentare le informazioni di chi lo riceve, la sua funzione maggiore è quella di far conoscere le opinioni degli “ opinion leader” che in questo specifico caso dopo Scheggia, quello che più ha attirato le attenzioni è stata l’opinion del director che ha causato una risposta veramente forte tra le persone di buona volontà e qualche tenue parere tra i collaboratori più stretti da cui dovrebbero rinascere per la terza, quinta, sesta…decima volta i nuovi volti da ripresentare per cementare i grandi risultati ottenuti dagli aggregati, specialmente quelli degli ultimi cinque anni che a Parigi avrebbero scatenato la seconda rivoluzione francese mentre in Italia qualche decina di migliaia di dibattiti.
Ancora non hanno capito che dopo i fatti tragici avvenuti l’anno scorso i democratici hanno perso completamente la bussola.
Per Romagnoli. in realtà la faccenda è cronica, come dimostra questo sketch di Guzzanti su Bertinotti e company:
https://www.facebook.com/CorradoGuzzanti/videos/10155465322943692/