L’antenna che ha distrutto un pezzo di parete
Carta catramata staccata dai tetti e un’antenna sprofondata nel soffitto del bagno di una soluzione abitativa d’emergenza (leggi l’articolo). Il consorzio Arcale, che ha realizzato le sae interessate nella notte dai danni da vento nell’area di Villa Sant’Antonio a Visso, interviene specificando che «sarebbe profondamente sbagliato e ingiusto considerare l’evento accidentale di un’antenna abbattuta dalle raffiche di vento come la prova di un’inadempienza o di lavori mal eseguiti. La bontà dei lavori del nostro consorzio è testimoniata dalla solidità delle decine di casette che hanno retto alle intemperie e al vento eccezionale».
Giorgio Gervasi, presidente di Arcale
A risultare danneggiate sarebbero almeno cinque casette, secondo i dati raccolti dai comitati: quattro sae con problemi al tetto e una quinta con problemi all’antenna che è entrata nella parete del bagno. Arcale ricorda che ieri «ampie aree del centro e sud Italia sono state funestate da raffiche imperiose di vento. Il bilancio di cinque morti e di danni ingenti alle cose ha fotografato una situazione del tutto eccezionale, mai prima verificatasi. A fronte di quanto è accaduto, le casette sae, acronimo, è bene ricordarlo, che sta per “sistemazione abitativa di emergenza” hanno dato prova di grande solidità. La manutenzione delle casette – aggiunge Arcale -, non rientra fra le competenze del consorzio, ma, ciò nonostante, provvederemo immediatamente al ripristino dell’antenna e della guaina avendo già i nostri tecnici sul luogo. A conferma che per Arcale il concetto di responsabilità sociale d’impresa non è vuota retorica ma impegno concreto e socialmente tangibile».
Il tetto della casetta dove si è distaccata parte della copertura
Questa gente non ha pace ! Trovate la soluzione chi è di dovere ma subito!!
Per questa gentaccia è tutto eccezionale, neve, pioggia, vento, caldo..
E da cosa dipende?
Hanno anche il coraggio di dire che sono strutture solide!!!!....e che se la manutenzione non spetta, la faranno uguale...quanto onore!!!!
In altre zone in Abruzzo hanno scoperchiato tetti
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La colpa non è mai di nessuno, ma chi vive lì ha sempre problemi. Mi fa incazzare quel ” non rientrano nei nostri compiti” ma quanto prima le ripareremo.
Costruite in economia ma pagate a peso d’oro… Con gli stessi soldi si potevano fare in muratura.
Le SAE sono state progettate e costruite da un paio d’anni, quando si sapeva benissimo che i cambiamenti climatici in atto stanno provocando elevati sbalzi di temperatura che a loro volta provocano piogge torrenziali e venti forti diventati ormai la normalità.
Ma questi ci fanno o ci sono?
Sono state costruite di carta pesta, grazie PD, lo tsunami politico si sta’ avvicinando anche nelle Marche.