di Federica Nardi
Nell’area sae Le Piane di Pieve Torina le porte fanno acqua. Almeno una decina i casi segnalati, anche da diversi mesi, di macchie comparse nel lato interno delle porte delle soluzioni abitative d’emergenza. Il problema di umidità potrebbe riguardare oltre la metà delle casette di Pieve Torina. Casi che si aggiungono a quelli già segnalati a Visso (leggi l’articolo). Con il freddo fuori e il caldo dentro che favoriscono la condensa, c’è anche chi ogni giorno raccoglie piccole pozzanghere da terra che scolano ai lati della porta verso il pavimento. Arcale spiega che «il problema dell’umidità dei portoni è legato all’uso delle sae non corretto. Esistono delle raccomandazioni che sono anche nelle documentazioni che consegniamo con la sae per evitare la condensa. Le casette sono di classe A, questo vuol dire che quando sono chiuse porte e finestre sono come sigillate. Per questo esiste un sistema elettrico di areazione che deve essere attivato frequentemente, circa ogni giorno. In più ci sono le prese d’aria, a sinistra o a destra dell’ingresso a seconda della posizione della sae, che non devono essere coperte. Molte persone non sapendolo mettono i mobili davanti alle prese d’aria o le chiudono. Ma da lì non entra il freddo ma, appunto, l’aria. I portoncini sono da esterno, vanno bene tecnicamente».
Il timore principale di chi abita nelle sae (non solo quelle di Pieve Torina) è anche legato all’arrivo della neve e alla poca pendenza dei tetti. Molti si stanno preparando a un “monitoraggio” continuo, per evitare che in caso nevichi molto, se ne accumuli troppa sopra le casette. Anche qui però Arcale rassicura: «Il nostro ingegnere ha calcolato la tenuta del tetto in modo che possa reggere un carico di neve di 4 metri sopra il tetto, condizioni di sismicità per la zona 1 e condizioni di vento date dalle serie storiche. Devono stare tranquilli da questo punto di vista. A Bolognola abbiamo anche preso in esame per il progetto la statistica del meteo degli ultimi 50 anni per prevedere lo scenario peggiore e costruire di conseguenza. Inoltre i tetti poco pendenti erano nel progetto a base di gara. Con una falda più pendente si sarebbero potuti creare problemi di sicurezza per la caduta di lastroni di ghiaccio, questa pendenza evita il problema».
Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina
Il Comune, in riguardo ai portoni che presentano macchie di umidità, non ha dati precisi. «Abbiamo avuto solo un caso di una casa dove ha piovuto dentro a causa di infiltrazioni – spiega il sindaco Alessandro Gentilucci – che è stata sistemata nel giro di 24 ore. E poi c’è l’umidità sui portoni. L’azienda dice che probabilmente succede nelle case dove sono stati tappati i buchi dell’areazione. Effettivamente alcuni hanno questo problema e altri no. Tuttavia come Comune non ci arrivano tutte le segnalazioni, solo alcune. Tra l’altro ci arrivano impropriamente dato che dovrebbero essere prese in carico dalla Protezione civile nazionale. Mi chiedo: perché non è presente sul territorio, visto che l’accordo quadro è tra Protezione civile e ditte costruttrici di sae? Servirebbe a filtrare le richieste e capire se ci sono i presupposti per applicare delle penali. Sicuramente però – sottolinea il sindaco – esiste una differenza tra le casette di Arcale e quelle della Cns (come quelle di Muccia). Quelle di Arcale hanno pavimento “veri”, sotto c’è il massetto, gli impianti, una struttura lignea economica ma ben coibentata. Quindi se hanno criticità sono completamente differenti rispetto a quelle del Cns».
Circa un mese fa il consigliere provinciale Paolo Renna, in sopralluogo nell’area Le Piane con il deputato Francesco Acquaroli, dice di aver notato lo stesso problema di umidità. «Ho notato umidità ovunque, anche dietro i mobili. Chi doveva essere il garante di queste costruzioni?». Francesco Pastorella, del coordinamento dei comitati Terremoto centro Italia, spiega che «la questione dei problemi alle sae va presa di petto. Muffe, funghi (i funghi sono spuntati in alcune sae del consorzio Cns, ndr), porte umide. non è possibile avvicinarsi al terzo inverno in questo modo».
Visso, ancora problemi nelle sae: dopo i tetti le porte bagnate
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Poveretti, stanno passando l’inferno.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere: alla fine la colpa di quanto sta avvenendo nelle SAE è proprio dei terremotati! Chissà, forse il consorzio Arcale potrebbe pure citarli in giudizio per danno di immagine.
Quando sono state progettate le casette dovevano prendere in considerazione anche i luoghi dove dovevano essere costruite e adatte ad essere vissute da tutti e non solo da ingegneri nucleari che per l’utilizzo devono attenersi a regole e manuali di istruzioni. Una casa è una casa e deve poter essere utilizzata come tale che soddisfi le esigenze degli abitanti. L’ingegnere che ha fatto i calcoli di tenuta della neve è un caprone, perchè non ci va a vivere lui con 4 metri di neve sopra la testa in queste baracche fatte di cartongesso e polistirolo che si sono rivelate inadeguate già da subito.
Finalmente qualcosa si muove. Dopo l’ira di Sciapichetti che da un noto giornale on line dichiarava il suo disappunto arrivando al punto di minacciare azioni legali che se vengono o sono già state fatte, anzi nell’ipotesi che siano state anche spedite, calcolando la durata media di un processo, perché mentre le azioni illegali portano a costruire Sae da far marcire entro breve tempo, quelle legali servono a parlare di Sae per almeno 10/15 anni, teoricamente quando non rimarranno più neanche i famosi ” topi da compagnia ” osservati da Liuti nel suo articolo settimanale oltre ai violacei funghi, ai boiler scoppiettanti, alle porte che perdono acqua per colpa di un cattivo uso fatto dagli abitanti delle Sae che nel impensabile caso di avere 4 metri di neve sul tetto, che moltiplicati per l’estensione del tetto non so a quante tonnellate dovrebbero corrispondere, potrebbero comunque dormire sonni altro che tranquilli. Poi adesso che anche il Renna che L’ Acquaroli si chiedono.. insomma un altro piccolo passo per “l’umanità” soprattutto quella mostrata finora da tutti, esclusi naturalmente i topi e i funghi, quelli come già detto e verificato di provenienza aliena. Mostri simili mai si erano visti abbarbicati in casa e mutanti così velocemente in quel color vermiglio che farebbe schifo, per dirla come i nostri saggi padri: ” Pure a li porci”( qui ci andava il punto ma è di tipo lapsus freudiano ) I politici, tutti, sanno o hanno saputo, qualcuno… è persino venuto, che da queste parti c’è stato un terremoto. Va bene che non se ne parla più, se non fosse per quei disgraziati per cui il terremoto è stato il male minore. Psss. Mi hanno riferito che qualcuno di questi terremotati, spera che ne venga un altro più grosso e che se porta via…non pozzo continuà, sono senza ruuta di scorta e ne catene così non freno neanche sul ghiaccio. Ma non è che se ne saranno dimenticati? Soprattutto questi nuovi che a differenza dei precedenti guardano di più ( meglio scrivere, dovrebbero o avrebbero dovuto? ma che ne so di quello che c’hanno nte la testa, mmò faccio pure io come Sciapichetti, mi metto a lamentarmi e basta, anzi lo voglio fregare, senza neanche dire neanche di che cosa mi lamento, dirò di X, di Y, di Alfa e Omega). Però voglio essere sincero fino in fondo. Trovandomi, consigliatomi dal medico nel dovermi trasferire in montagna perché il mare non è più quello di una volta, cambia ogni cinque anni e sempre in peggio con quest’ultimo che dovrebbe superare il peggio andato che però si difende strenuAMENTE COSICCHé NON PUOI DIRE CON CERTEZZA CHI ABBIA VINTO, PERSO, APPATTATO, anzi per rimanere in tema ” Appaltato ” virgola anzi metto un punto, sennò se capita un altro disgraziato oltre a quello che scrive, insomma un’altro che legge, rischia di rimanere senza respiro come se ho capito bene anche gli abitanti delle Sae che nel caso di mancanza di corrente e stando in condizione di perfetto isolamento con l’esterno in quanto dentro sigillati, l’aria che qui non può essere né fredda e né calda per via dell’aria che si beve in montagna e mai inferiore ai 18 gradi etilici che favorisce il disgregamento dei globuli rossi , dopo qualche ora non starebbe più nelle Sae con rischi di annegare in montagna perché si rimane col fiato in bocca. Ah, dimenticavo, notato come il Renna e l’Acquaroli entrano nel vivo del problema almeno con i nomi? Tornando al medico, mi ha detto che sarebbe meglio per me se per i prossimi tre anni e mezzo dato che l’aria di questo mare mi rende particolarmente agitato e per evitargli un esaurimento nervoso , che è l’unica cosa di intellettivo che gli è rimasta, di trasferirmi in montagna per non pentirmi di non averlo fatto. E se io mi pento per averlo fatto? Mi tocca sentire un altro medico? In breve, mi ha detto” Vai su su, dove c’è stato il terremoto o ti fa paura?”, “ Il terremoto no ma sapere che sto dormendo con quattro metri di neve sul tetto e che questo sia poco spiovente per contratto perché inizialmente erano destinate ad un villaggio turistico marino dove non piove mai e che dopo averle vedute, i titolari del camping liberarono i cani e dell’episodio non si seppe più nulla, beh un po’ di timore lo tengo”. “ Si, tanto tu per l’affitto già non paghi niente, vai su in montagna, tanto qualche Sae abbandonata per Gennaio la trovi sicuramente, stai su, ti calmi e fra tre anni ritorni. Oh, magari non ci sta più, sai oggi la magistratura in tante cose sta accelerando e assumono anche investigatori che sanno far di conto e se uno più uno fa due oggi, lo fa anche domani e dopo domani. Ma poi basta, i conti, dopo, continuo a farteli io. “ Va beh, mi hai convinto, ma se vedo quarche cosa che me sturba, non chiamo il fotografo…”.
Postilla per Monachesi. Dopo l’Inferno arriva l’Inverno. Siamo in montagna, non so cosa sia preferibile?