Francesco Pastorella
Due riunioni e una vittoria dei comitati dei terremotati: le soluzioni abitative d’emergenza della Cns saranno controllate. Tutte e 1.913. Prima sarà attivata però una sperimentazione sulle 164 sae della Cns che hanno avuto i pavimenti ammuffiti, con l’istallazione di una ventilazione (i lavori saranno esterni e nessuno dovrà traslocare). Sarà distribuito anche un vademecum per chiarire ai residenti chi deve occuparsi delle manutenzioni e in quali casi (scarica il file qui).
A riunirsi giovedì nella sede della Protezione civile nazionale il capo Angelo Borrelli con il suo staff, il coordinatore dei comitati Francesco Pastorella, i vertici del consorzio Cns con il progettista Leonardo Gatti, insieme ai rappresentanti regionali di Marche, Lazio e Umbria e ai sindaci di Amatrice e Muccia, dove sono centinaia le sae con problemi di muffa e umidità. «Su 300 controlli effettuati sono stati riscontrati problemi in ben 164 sae – spiega Pastorella -. Quasi nella metà dei casi le casette dei terremotati sono risultate ammalorate, alla faccia di chi sosteneva che si trattava di una decina di casi e che avrebbero risolto in un paio di giorni. Vergogna. Appurato che non eravamo noi a creare allarmismi, ma loro che avevano fatto le cose male sin dalla progettazione, riportiamo quali siano le soluzioni individuate».
Uno dei pavimenti divorati dalla muffa nelle sae di Muccia
Il problema della muffa che ha invaso i pavimenti delle sae di Muccia è stato causato, spiega Pastorella, «dalla scarsa ventilazione dell’intercapedine posta al di sotto di ciascuna sae. La condensa formatasi sotto la casetta, sembrerebbe risalire attraverso la struttura metallica per poi intaccare il compensato utilizzato come pavimento. La soluzione sperimentale proposta è quella di creare una ventilazione (anche forzata) che asciughi l’eventuale condensa che si andrà a formare. Tale soluzione verrà realizzata agendo all’esterno e non creando alcun fastidio al terremotato che non dovrà lasciare la Sae per alcun motivo. La ventilazione forzata si otterrà grazie ad un collegamento ai contatori condominiali e non sarà in alcun modo a carico del terremotato. La fase test durerà 8 settimane e si effettuerà sulle Sae attualmente da risistemare (164). Al termine del test, come da noi richiesto sin dal primo giorno, si provvederà ad estendere la modifica a tutte le 1.913 sae realizzate dal consorzio Cns e progettate dall’ingegnere Gatti». Sul fronte invece della salubrità dell’aria all’interno delle casette, su cui molti residenti si sono interrogati, «nel corso delle prossime due settimane verranno effettuati dei test sulla salubrità dell’aria a fronte delle muffe e funghi riscontrati ed al fine di verificare se le sostanze formatesi a causa di questa umidità possano essere nocive nei confronti nostri e dei nostri bambini. Abbiamo con forza richiesto queste analisi anche se i docenti del Politecnico di Torino, incaricati dal consorzio Cns hanno escluso pericoli per le persone. Grazie all’intervento deciso di Borrelli siamo riusciti ad ottenere anche questa ulteriore verifica. Ci teniamo a sottolineare – conclude Pastorella-, che gli attuali vertici della Protezione civile nazionale non sono gli stessi che hanno autorizzato e supervisionato il bando di gara delle Sae e che, pur non urlandolo ai quattro venti per dovere istituzionale, stanno dimostrando nei fatti di non concordare con quelle scelte e di supportare i terremotati in ogni modo per riparare agli errori degli altri».
Ma possibile che nessuno abbia avuto l'incarico di controllare durante la costruzione??? Neanche l'ufficio tecnico dei comuni dove le costruivano????
Avevo scritto in tempi non sospetto che le scatolette di cartone non sarebbero durate più di due anni, be sono stato troppo ottimista. Dove sono finiti i tagliatori di nastri?
Ehh vivaaa la #regioneMarche che ha controllato.. gli apppalti
Una vergogna per tutti..... Non vi fate un po’ schifo????
Ma nn va in galera nessuno? 7000 euro a mq x durare poco più di un anno...
VERGOGNA ALL'ITALIANA !!!!!!!
Solita italietta gestita dai truffatori e che mai pagheranno una lira di tasca loro, scatole di cartone costate più di un attico, materiali scadenti, manodopera incompetente, per quello che sono costate dovevano avere i rubinetti in oro massiccio, ora vogliono venire a rompere i maroni per verificare se tutto va bene ? ...sicuro che la pala per la neve la tengo a portata di mano...
Dove sono adesso quei 2 personaggi che venivano al taglio dei nastri per le consegne delle scatolette di cartone ???? Dove sono le azioni legali? Dove sono i progettisti? Dove sono adesso i controllori??? Un fallimento annunciato fin dall'inizio E nessuno paghera'
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Ci vorrebbe una medaglia d’oro per tutti gli ingegneri che hanno progettato queste “casette provvisorie” per l’ottimo lavoro svolto!!! Farei pagare di tasca propria per tutti i danni causati e per tutte le sofferenza arrecate alle già stremate persone che ci vivono. VERGOGNA!!!!
Per Salvucci. Lei è proprio certo che le responsabilità ricadono sui tecnici o quanto meno solo sui tecnici? Non può essere anche che i responsabili aziendali hanno – a titolo d’esempio – puntato a risparmiare sui materiali e quant’altro ignorando le indicazioni dei tecnici?
Per Iacobini
Certamente la colpa non è bdi certo tutta la loro…allora andiamo anche a vedere la posa in opera di queste “casette”…fatte da fantomatici operai inesperti e da materiali alquanto scadenti e lasciati alla pioggia ed alle intemperie a discapito di chi poi doveva abitare queste casette….vogliamo parlare di chi doveva controllare che tutto questo veniva fatto “a regola d’arte” e che in realtà non ha controllato un bel niente…probabilmente mi sono espresso male…i controlli andavano fatti!
io sono certo che i nomi dei colpevoli non usciranno mai, si giocherà a nascondino fino a quando il fatto cadrà nell’oblio.
E Sciapichetti fa il piccato. Se parliamo di responsabilità, dato che è lui l’assessore regionale alla protezione civile,
gli spettava monitorare la qualità dei materiali, seguirne preparazione e installazione e tutto ciò che concerne qualsiasi cosa, fossero anche i chiodi e le viti usate. Non c’è malformazione, fungo, boiler scoppiato, crepa, caduta di qualsiasi cosa che doveva rimanere attaccata secondo disegni, progetti e buonsenso, da cui possiamo escludere le responsabilità di Sciapichetti e anche di Ceriscioli per non averlo controllato dato che i due sono sempre stati molto collaborativi specialmente per tagliare nastri inaugurativi come continuano a fare negli ospedali che stanno trasformando quando non li chiudono in ambulatori e si comportano come se questo fantomatico ospedale unico fosse già attivo e loro rinforzando gli ambulatori aiutano l’ou a smaltire le file.
DI CHI SONO LE RESPONSABILITÀ’?
Dove sono adesso quei 2 personaggi che venivano al taglio dei nastri per le consegne delle scatolette di cartone ???? Dove sono le azioni legali? Dove sono i progettisti? Dove sono adesso i controllori??? Un fallimento annunciato fin dall’inizio E nessuno paghera’COMM. n.8