Sanità regionale, una mozione congela i nuovi ospedali. E’ una frenata importante quella che il consiglio regionale ha dato ieri approvando una mozione a firma del consigliere Psi Boris Rapa che impegna la giunta a procedere alla programmazione sanitaria e a congelare temporaneamente, previa discussione, le decisioni assunte sugli ospedali.
Dietro c’è la scelta mal digerita anche dalla maggioranza del nuovo ospedale Marche nord a cui va il riconoscimento di Dea di secondo livello, ma dietro c’è anche la volontà della maggioranza di rivedere, caso per caso, le soluzioni sugli ospedali unici. Questa almeno la speranza dei promotori della mozione che impegna presidente Ceriscioli e giunta regionale a rivalutare «le scelte compiute con il vigente piano socio sanitario e i diversi atti amministrativi che hanno disegnato, anche alla luce della normativa statale, il sistema di offerta ospedaliera». Ovvero, “fermiamo le bocce” come aveva detto il segretario regionale del Psi Maurizio Cionfrini sabato a Civitanova che oggi esprime soddisfazione per la decisione assunta a maggioranza dal consiglio. Perché la mozione suggerisce anche di rivedere caso per caso, sulla base delle consultazioni delle commissioni, e delle esigenze dei territori, la scelta degli ospedali unici. «Siamo soddisfatti – spiega Cionfrini – perché la nostra posizione di ritirare le mozioni presentate per votare la filosofia espressa nella mozione del nostro capogruppo di Uniti per le Marche Boris Rapa è stata accolta dalla maggioranza. La nostra mozione da un lato sollecitava una rapida approvazione del nuovo Piano sanitario e dall’altro evidenziava la necessità di soprassedere ad ogni iniziativa, poiché le stesse dovevano essere ricondotto all’interno della programmazione. Lo stesso dispositivo della risoluzione conferma la correttezza della posizione del Psi che ha sempre sostenuto che la programmazione seria e approfondita sia fondamentale in generale e per la sanità in particolare». E gioisce anche Ivo Costamagna di Uniti per Civitanova secondo cui questo è l’ultimo momento utile per agire e fare qualcosa di concreto per fermare l’ospedale unico a Macerata. «E’ l’ultima occasione per Civitanova: se è vero che il sindaco Fabrizio Ciarapica vuole avviare un’iniziativa congiunta con tutte le forze politiche – incalza – questo è il momento di farlo. Da sette mesi Ciarapica non ha fatto nulla, in barba anche alla delibera del consiglio comunale». E poi nei confronti dell’opposizione e del Pd: «Basta continuare con le polemiche – conclude Costamagna – Mi permetto di dire che è inutile perdersi in polemiche se si vuole davvero rimettere in discussione una scelta che salvaguardi gli interessi della città».
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Finalmente qualcosa di concreto x rivedere il piano della sanità regionale senza CAMPALINISMI e con la partecipazione di rapresentanti
dei comitati che in questi anni sono nati come.funghi xdifendere e pretendere di sedere al tavolo con la politica.
Tutti grandi statisti che pensano alle generazioni future che però ben altri problemi continueranno ad avere se non si risolvono quelli delle giovani generazioni presenti. Ve lo faccio io un piano sanitario. Innanzitutto spieghiamo per sommi capi cos’è il DEA di secondo livello: oltre alle prestazioni fornite dal DEA I livello, che oltre ad un pronto soccorso devono avere una sala di rianimazione e dove medici che interagiscono tra di loro garantiscono interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) con l’aggiunta per diventare DEA di secondo livello anche di specialità di più alta qualificazione legate all’emergenza, tra cui la neurochirurgia, la cardiochirurgia, la terapia intensiva neonatale, la chirurgia toracica e la chirurgia vascolare, secondo indicazioni stabilite dalla programmazione regionale nonché un reparto grandi ustionati ed altro che rendano completa una sanità veramente che possa definirsi tale. Quindi almeno quattro DEA di secondo livello a Macerata, Camerino, San Severino e a Civitanova e DEA di primo livello in altri ospedali già debellati da riaprire e rendere funzionali. Poi basta con le chiacchere inutili come gli ospedali unici che sono più argomento per politici che per pazienti. I soldi, più o meno quelli per fare ospedali unici che forse non si faranno mai.
Forse non si faranno mai. Intanto noi del comitato regionale che vogliamo gli ospedali esistenti efficienti sul modello dell’Emilia Romagna, protestiamo per un solo pronto soccorso in provincia.
Civitanoi2015@gmail.com