L’assessore Mario Iesari
di Giovanni De Franceschi
Oltre 1,3 milioni di euro in un solo anno. E’ quanto ha versato il comune di Macerata nelle casse del Gus, l’associazione che si occupa di accoglienza migranti, nel 2017. Il dato è stato fornito oggi in aula dall’amministrazione, che ha risposto a un’interpellanza del consigliere di Forza Italia Andrea Marchiori. Visto che la legge prevede che le onlus pubblichino entro il 28 febbraio di ogni anno il resoconto dei contributi incassati dalle amministrazioni pubbliche, nel documento – firmato anche da Riccardo Sacchi (Forza Italia), Francesco Luciani (Idea Macerata), Maurizio Mosca e Gabriele Mincio (Città Viva), Paolo Renna (Fratelli d’Italia) – si chiedeva il totale di quanto versato al Gus. Non solo, la legge infatti contempla anche una specie di penale: nel caso in cui le associazioni non dovessero pubblicare il rendiconto entro la data stabilita, potrebbero dover restituire l’intera somma incassata dall’amministrazione. Da qui la domanda se fossero previste azioni di rivalsa verso il Gus, vista la mancata pubblicazione sul sito del rendiconto. L’assessore competente Marika Marcolini era assente, la risposta quindi è stata fornita da Mario Iesari. L’assessore si è basato innanzitutto su una interpretazione della legge rilasciata dal ministero del Lavoro, secondo cui l’obbligo per l’associazioni e le onlus di pubblicare i contributi incassati decorre dal 1 gennaio 2018 e quindi dovrà essere assicurata entro febbraio 2019.
Andrea Marchiori
Inoltre, secondo quanto spiegato da Iesari che ha citato una sentenza della Corte dei Conti del Veneto «tutte le somme corrisposte al Gus non possono essere considerate vantaggi economici ma corrispettivi contrattuali», quindi anche la mancata pubblicazione da parte dell’associazione non comporterebbe quella sorta di penale prevista dalla legge, cioè la restituzione delle somme incassate. Insomma, per farla breve, il Gus ha l’obbligo di pubblicare il rendiconto dei contributi incassati dal Comune entro febbraio 2019, rendiconto quindi relativo solo al 2018, e qualora non dovesse farlo non scatterebbe neanche la penale. «Si fa presente – ha aggiunto poi Iesari – che tutte le provvidenze economiche impegnate nel 2017 dal comune di Macerata nell’ambito del rapporto contrattuale instaurato col Gus ammontano a 1.381.518 euro». «Prendiamo atto di questa nuova interpretazione della legge per cui gli obblighi per le associazioni sono stati dilatati a febbraio 2019 – ha ribattuto Marchiori – ma crediamo, che in virtù del principio di trasparenza, vadano pubblicati lo stesso i resoconti. Questo creerebbe una sorta di armonia nel rapporto tra amministrazione e privato tale da fugare qualsiasi sospetto, che al contrario si insinua quando si oppone questa sorta di segreto istituzionale. Sarebbe anche un segnale di coerenza con il vostro programma, con quel “palazzo di vetro” tanto sbandierato».
Deborah Pantana
L’altra interpellanza è stata presentata da Deborah Pantana e Riccardo Sacchi (Forza Italia). «Visto che a febbraio avevo presentato una richiesta al Comune in cui si chiedeva una verifica circa gli appartamenti affittati dalle associazioni per l’accoglienza degli immigrati – ha esordito la Pantana – è stata fatta una verifica su chi li abita effettivamente? Che tipo di contratto è stato stipulato dalle associazioni? A chi è intestato il contratto di locazione dell’appartamento dove sono avvenuti i fatti che hanno riguardato la povera Pamela Mastropietro?». Inoltre l’esponente di Forza Italia ha chiesto di conoscere: che tipo di protocollo c’è tra Comune, Prefettura e associazioni e il numero degli immigrati che si trovano a Macerata senza permesso di soggiorno e quindi fuori dai progetti di accoglienza. Per quanto riguarda il primo punto «il Comune – ha risposto Iesari – provvede in modo puntuale e costante ad effettuare verifiche sugli appartamenti dove vengono inseriti i beneficiari Sprar. Vengono stipulati regolari contratti di locazione registrati all’Agenzia delle Entrate. L’ufficio però non può rispondere sull’appartamento di via Spalato dove viveva Innocent Oseghale, perché si tratta di un contratto tra privati». Sul protocollo, invece, Iesari ha specificato che si tratta di una convenzione «che regola i rapporti tra i soggetti firmatari per l’inserimento di cittadini stranieri che hanno presentato istanza di protezione internazionale. Il patto – ha aggiunto Iesari – prevede attività di volontariato, svolta in ambito sociale o di interesse pubblico, in grado di arricchire la conoscenza del territorio e l’integrazione». Sul censimento degli immigrati senza permesso di soggiorno presenti in città, l’assessore ha tagliato corto dicendo che il Comune non possiede un dato certo perché si occupa solo di richiedenti asilo o rifugiati. «Insomma è una risposta con molte lacune e continuate con questa politica di scarsa trasparenza – ha replicato la Pantana – Una verifica sugli appartamenti non è stata fatta, il numero di irregolari non lo conoscete e non vi chiedete neanche cosa facciano gli immigrati che escono dai progetti di accoglienza. Mi dispiace non poter dire queste cose all’assessore del Gus (la Marcolini, ndr). E’ ovvio però che gli irregolari vadano poi a ingrossare le fila della criminalità, e se l’amministrazione non presta attenzione a questo significa che non ha controllo del territorio e che mette la testa sotto la sabbia sperando che non succeda nulla».
Ora diteci che lo fate per il loro bene!!
Pensate a quanti disoccupati avrebbero potuto lavorare con quei soldi... che schifo!!! ah, per non dire poi di chi ha sempre detto che il Comune non ha soldi per finanziare l'acquisto di telecamere di sicurezza. Ma ci rendiamo conto in che mani siamo???
Il Comune non sa quanti irregolari ci sono a Macerata! Ovviamente per sta gente quando sulla loro pelle le Coop non mangiano più, non rimane che la strada, perché lavoro a Macerata non ce n'è! Ma quale integrazione, stanno importando schiavi a basso costo e manovalanza per microcriminalità! Bisogna che Macerata esca dal progetto Sprar ( come fatto a Todi per esempio), e che questa giunta targata PD se ne vada a casa!
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Con questo tipo di risposte date dall’Assessore Iesari, auspico una urgente verifica della Guardia di Finanza anche nei confronti del Comune oltre che del gus.
Io la faccio ancora più breve.1°) Nello stesso anno, il comune di Macerata quando ha speso per i maceratesi che hanno fatto richiesta di aiuto economico? 2°) E questo è un po’ più difficile, il conto di quanto siano costati sempre per il comune, cadauno gli ospiti del Gus e i meno abbienti di Macerata.
Questi versamenti hanno violato una qualche normativa o legge? In caso negativo da un punto di vista giudiziario non si può fare nulla. Secondo me se ne può invece tener conto in sede di (prossime) elezioni comunali.
ma che campo a fà
Moretti bravo, battuta strepitosa per domandarsi ” ma ndo cavolo semo rriati!”.
La Guardia di Finanza ha accertato gravi irregolarità ed evasioni. L’Amministrazione Comunale ha il dovere di controllare come viene speso il denaro che eroga e se i bilanci presentano delle anomalie. Parliamo di somme ingenti a cui vanno aggiunti i contributi dello Stato a vario titolo. Vorrei anche capire come mai gli organi di controllo, in particolare il collegio sindacale, non abbiano mai riscontrato anomalie. L’Amministrazione Comunale nelle persone del sindaco Carancini e dell’assessore Monteverde hanno sempre facilitato questa accoglienza oltre certi limiti, devono sentirsi responsabili politicamente di tutto il degrado che hanno causato a Macerata a causa di tutti questi immigrati fuori controllo. Lo spaccio di droga e l’accattonaggio sistematico è da anni sotto gli occhi di tutti. Queste gravi responsabilità politiche dovrebbe portare alle dimissioni di questa Amministrazione Comunale, altrimenti dovrebbe essere il Consiglio Comunale a mandarla a casa. Se questo non avviene ognuno si prende le proprie responsabilità di fronte ai cittadini alle prossime amministrative. L’omertà regna sovrana all’interno della coalizione che sostiene l’Amministrazione, ma i cittadini sapranno giudicarvi severamente, se non prendete provvedimenti e vi dissociate dalla gestione dell’esecutivo.
A parte la secca risposta data da Iesari,che non è neanche l Assessore competente (Marcolini missing), suffragata da un polposo lavoro degli uffici comunali, il dato politico e la vera notizia che emerge è che il Comune ha sganciato 1,3 milioni al Gus nel 2017-non proprio noccioline-.Sia chiaro quindi che 1. I progetti sprar non sono a costo zero per Macerata.2. I progetti sprar e quelli della Prefettura si sono incrociati indebitamente moltiplicando il numero dei richiedenti asilo qui.3. E che , cosa più importante, Gus e Giunta si coprono a vicenda e non c è modo di farci sapere come sono stati utilizzati i nostri soldi. Oggi Bernabucci sulla stampa ha dichiarato che lui è disposto a parlare con TUTTI, financo col disoccupato che gli ha spaccato la vetrina col sasso per spiegargli non so cosa… so però che Bernabucci dell’insieme TUTTI ha escluso il sottoinsieme CITTADINI MACERATESI CHE VOGLIONO SAPERE.Sappia che pendiamo dalle sue labbra e che la trasparenza, seppure non sempre un obbligo, potrebbe essere una freccia al suo arco. A meno che non si abbia qualcosa da nascondere. Ma su questo confido che non dovremo essere noi a scoprirlo ma che il Mahatma sia sottoposto quanto prima a un tipo di azione che in Italia è obbligatoria dalla quale , sa vans sa dire,ci auguriamo tutti esca immacolato.
A Bernabucci risponderei che i processi si fanno in aula, ossia che è che si deve parlare in tribunale. E che “excusatio non petita = accusatio manifesta”, come diceva anche il barbuto San Gerolamo.
Gne noccia……..1.2 milioni di risorse di un bilancio di una cittadina di 40.000 abitanti destinate ad una onlus che svolge servizi con ricadute “discutibili” usiamo questo eufemismo, sulla città. Queste sono cose che non riguardano né la finanza né la magistratura, ma solo la politica. In un paese con una dialettica democratica normale la maggioranza sarebbe dovuta andare in pezzi immediatamente. Però pare che non succeda nulla…