(foto Federico De Marco)
«Siamo stati emarginati, mi aspettavo dal sindaco un discorso di autocritica che però non c’è stato». Flavio Rogani commenta così le parole di Tommaso Corvatta che sta cercando di ricucire la coalizione per ripresentarsi alle prossime elezioni amministrative. Il candidato in pectore di Uniti per cambiare («ma senza coalizione non mi presente» – dice) fa il punto dopo il discorso del primo cittadino e rivendica il ruolo di deus ex machina della candidatura di Corvatta nel 2012 quando fu Uniti per cambiare che lo scelse e propose come candidato. «Sinceramente non ho capito quello che intende fare il sindaco – ammette – era un prete, l’abbiamo fatto cardinale con le primarie e Papa vincendo le elezioni. Poi ha abbandonato la lista, non l’ha difesa quando Costamagna è stato sfiduciato, non so come uscirà da questa situazione, credo sia bruciato sul lato umano». E poi sulla sua lista, piuttosto “ghettizzata” sia a destra che a sinistra aggiunge: «noi stiamo lavorando, anche se non ci cercano in molti. Vogliamo creare un soggetto plurale, il collante deve essere la passione per Civitanova, non è importante la provenienza, ma il progetto, noi non poniamo veti ma diamo il benvenuto a civici, socialisti, verdi, ambientalisti, cattolici». Uniti per cambiare aveva chiesto tempo fa un passo indietro ai “veterani” come Ivo Costamagna e Carlo Centioni cercando di rinnovare il partito e presentare una coalizione. Un progetto che al momento appare naufragato e che costringe Rogani ad un passo indietro come candidato: «se non c’è una coalizione ampia non mi metto a fare il settimo o l’ottavo candidato, appoggeremo una lista, ci stiamo lavorando, la prossima settimana c’è l’assemblea e siamo aperti a tutto, ma ancora per poco». Possibile ricucire con Corvatta? «Per come la vedo io è lui che ci ha cacciato. Se c’era qualche problema con i personalismi andava risolto prima. Difficile riuscire a volare alto come vorrebbe lui se c’è la zavorra della politica. Rifondazione ancora oggi continua a parlare di veti contro i socialisti, mi pare razzismo partitico. A Corvatta consiglierei di fare le primarie».
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Anch’io, consiglierei a Corvatta di fare le primarie e poi via libri e grembiulino alle ortiche e una bella zappa, stando attento a non camminarci sopra per evitare di prendere ogni tanto qualche tranvata su quella bella fronte larga, dove all’interno chissà quali conflitti si staranno creando dopo aver saputo di essere come la fija de Sora Camilla tutti la vole nisciuno la pija! Anzi porello, pure più sfortunatello, dato che nemmeno nisciù lo vole. Corvatata, resisti, sennò con che ridemo.Oh, eccelso autoproclamato augusteo candidato al Corvy bis,” La vendetta “. Però dopo basta è !! Non cominciamo, con Corvy 3: Il ritorno, Corvy 4: Corvatata contro Godzilla, Corvy 5 New City Marche, the Apocalypse….
A me sembra che Uniti per Cambiare stia mandando un messaggio chiaro a Corvatta del tono noi ci passiamo sopra alla mancata difesa da parte tua , ma riprendici siamo disposti a venire in giunta con te, anche perchè tu hai bisogno di noi siamo i tuoi veri amici, il cattivo è l’altro e di noi hai bisogno per difenderti. Fare le primarie è il suo consiglio , anche a costo di inventarsi un farlocco concorrente, in quanto non eiste un vero e reale candidato nel centrosisnitra dichiaratoo che possa candidarsi, IL PD non ha candidati allternativi a Corvatta. insomma un rientro oin grande stile, con una uscite in gramnde stile dalla potenziale alleanza disponibile a sostenere Corvatta.
Il Pd non ha candidati alternativi a Corvatata? Allora è proprio in fase terminale. Non capisco o meglio capisco perfettamente che ci si spaccia per dirigente del Pd e la cosa non mi meraviglia visto che peggio di così è impossibile, ma che ogni volta che parla o commenta o scrive, minimo una ventina di tessere finiscono nervosamente stracciate nella spazzatura è nu poco controproducente,insomma, fermatelo.Che poi l’articolo parli di una richiesta di perdono da parte del “Papa”, mi dispiace che sia un messaggio così ermetico da non essere facilmente percepito. Ma quando la dirigenza del Pd si riunisce, fa parlare tutti per dimostrare che è democratica? O meglio, chiunque può esprimere un parere anche se sa che non è assolutamente condiviso e bisogna pure far finta di ascoltarlo? O c’è piena libertà di espressione quindi, risate a gogò e vai con i vaffa a rotta di collo? Che poi, se devo essere sincero vedrei benissimo le primarie tra lui come probabile favorito, Corvatata, che partirebbe chiaramente sfavorito e per dare un po’ di suspense, Silenzi che ultimamente parla poco niente e di conseguenza qualche punto lo riacquista. Certo se apre bocca, te saluto suonatò!! Buona campagna.