di Giancarlo Liuti
Dopo gli ultimi passi a sostegno del centro storico, ossia del “cuore” di Macerata, le verifiche sul campo sono state positive e dimostrano che il progetto da tempo perseguito da Romano Carancini, dalla vice Stefania Monteverde e dalle loro giunte era – ed è – da apprezzare. Ecco, diranno i miei simpatici contestatori, costui non perde mai l’occasione di parlar bene del sindaco. Eppure il sottoscritto, che fra l’altro abita dalle parti di corso Cavour e non ha interessi all’interno delle mura se non quello puramente sentimentale ed estetico di amarne la bellezza, non ha mai ricevuto da Carancini nulla che meriti gratitudine personale. Ma c’è chi lo pensa, lo dice e lo scrive.
Qual era l’ambiziosa visione del sindaco sin dal suo primo mandato? Far sì che le auto non entrino in centro ma sostino a poca distanza consentendo a chi le occupa di raggiungere a piedi il “cuore” della città, la qual cosa è stata parzialmente ottenuta – al costo di circa un milione e mezzo – col passaggio alla “pubblica” Apm dei due piani dell’ex ParkSì appartenenti alla “privata” Saba (spazi per ben quattrocento auto già serviti da due ascensori per via Crescimbeni). Un progetto ambizioso, ripeto, innovativo sotto il profilo urbanistico e realizzabile solo con tenacia e coerenza, virtù, queste, che per fortuna non sono mancate. Ma questo passo in avanti per la totale “pedonabilità” del centro storico – una “pietra miliare” del programma caranciniano – andava perfezionato nei dettagli e oggi ha tutta l’aria di esser divenuto completo e definitivo.
Mancava solo una cosa: il favore dei cittadini. Ed esso, come dimostrano le interviste sul posto e le documentazioni fotografiche di questi giorni, non si è fatto attendere: il primo piano del parcheggio stracolmo di auto (il secondo piano non ancora, ma occorrono altri – pochi – lavori e forse una più puntuale informazione anche fuori città) con unanime soddisfazione per il basso costo – nettamente inferiore al passato – della sosta oraria, diurna, notturna e in abbonamento. Il traguardo finale? Via, e per sempre, le auto dal centro storico! Ci vorrà ancora del tempo, sia chiaro. Però il cammino è giusto e la meta è sempre meno lontana. Tutto qui, per ora. Ma non è poco. Si poteva far meglio? Si poteva fare più velocemente? Certo, come in tutte le cose. Ma attenzione, perché il “meglio”, talvolta, si rivela peggiore del “bene”. E un vecchio proverbio dice che con la fretta “nascono gattini ciechi”.
Come ho ripetuto spesso in passato (e senza alcuna pretesa di originalità, tale e tanta essendone l’evidenza) il centro storico è il “cuore” di Macerata nel senso che ne è l’anima, lo spirito, l’identità. Toglietele il centro storico – le chiese, i palazzi, le piazze – e Macerata sarebbe un’anonima periferia di se stessa. Ma nei decenni questa plurisecolare realtà storica, civile e umana aveva lentamente perso spessore e vigore per lo spostarsi più a valle – e più agevolmente per l’andirivieni delle auto – di varie iniziative commerciali, non ultimi i supermercati. Scarsa lungimiranza del potere pubblico municipale? Forse, ma soprattutto l’inarrestabile “progresso” (“regressivo”, direbbe Leopardi) della modernità. Ed è sbagliato non tenerne conto. Ma altrettanto sbagliato – anzi, addirittura autolesionistico – è rassegnarsi a un futuro nel quale i maceratesi finiscano per “dimenticare” di essere maceratesi. Ovviamente sto esagerando.
Non si creda tuttavia che non significhi nulla smarrire la coscienza di far parte integrante e solidale di una comunità di persone con le sue tradizioni, le sue memorie, i suoi costumi, il suo linguaggio. Tutto qui. E non si trascuri la bellezza, un valore immateriale che non è facile da definire ma del quale, con l’aria che oggigiorno tira non soltanto in Italia, abbiamo un gran bisogno perché misteriosamente ci aiuta ad affrontare le asprezze della vita. Piazza della Libertà, insomma, è bella. Come sono belli la Loggia dei Mercanti, la Torre con l’orologio, il Corso della Repubblica, le facciate del Comune, della Prefettura, del Lauro Rossi e della chiesa di San Giovanni. C’è forse qualcosa di “bello” nel pur utilissimo Centro Fiere di Villa Potenza o nell’ex campo boario di piazza Pizzarello che adesso, tra fallimenti e alternanze d’imprese, sta diventando una “palazzopoli” tutta votata alla speculazione edilizia?
Il Park Centro “ora conviene” (video) Assegnato il progetto per il restyling
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Effettivamente Dr. Liuti, nella grande stima che ho per lei, giudico questo articolo più dettato dalla sua passione politica che dalla realtà. Parlar bene dopo 1 mese di un parcheggio attualmente orripilante mi sembra eccessivo. Avrà sicuramente notato che la critica politica non si basava principalmente sul successo o meno degli ingressi ma sulla tenuta economica di questa operazione, sui continui cambi di idee sulle politiche della mobilità e sulla critica ad un piano per la mobilità sostenibile che non esiste. Leciti i suoi inchini se la storia caranciniana raccontasse promesse mantenute, ma non dovrei essere io a ricordarle:
1) che il sindaco parlò di Rampa Zara come unica scelta possibile
2) “i maceratesi avranno le piscine senza se e senza ma”
3) “tra pochi mesi ristruttureremo il palazzetto e la Lube volerà in Europa”
4) “piazza Pizzarello è una lottizzazione che renderà bellissima quella zona ed utile per un nuovo parcheggio”
5) Nei disegni di Meschini-carancini Va Trento sarebbe stato un giardino..
6) “32 insediamenti industriali a Valleverde saranno la riscossa maceratese”
7) Piano casa per 100mila abitanti e scheletri di cemento ovunque
8) 900mila euro per il parcheggio allo stadio che blocca un quartiere ed un nuovo presidente che sembra voglia fare uno stadio nuovo!!
Lei è persona di grande cultura, abbia la lungimiranza di giudicare questa operazione tra un po di tempo e magari valutandone le conseguenze in termini di inquinamento e di uso dell’ auto privata a scapito del mezzo pubblico…lotta che una volta era di sinistra.
Vi avvicinate ancora, ondeggianti figure
apparse in gioventù allo sguardo offuscato.
Tenterò questa volta di non farvi svanire?
Sento ancora il mio cuore incline a quegli errori?
Voi m’incalzate! E sia, vi lascerò salire
accanto a me dal velo di nebbia e di vapori;
aleggia intorno a voi un alito incantato
che al mio petto dà un fremito di nuova gioventù.
Voi recate le immagini di giorni spensierati,
ed affiorano ombre che mi furono care;
simili ad un’antica, quasi svanita saga
ritornano con voi gli amici e i primi amori;
si rinnova il dolore, il pianto ripercorre
il corso labirintico di una vita errabonda,
e nomina i magnanimi prima di me scomparsi,
frodati dalla sorte di belle ore felici.
Non potranno ascoltare i canti che verranno
le anime alle quali i miei primi cantai;
la ressa degli amici si è dileguata, ormai,
l’eco prima dei canti è, purtroppo, svanita.
La mia canzone suona ad una folla ignota,
che perfino se applaude fa tremare il mio cuore,
e chi allora ascoltava lieto la mia canzone
erra, se vive ancora, disperso per il mondo.
Ed una nostalgia da tempo sconosciuta
mi prende di quel grave, calmo regno di spiriti,
si libra adesso in indistinti suoni
sussurrando il mio canto, simile all’arpa eolia,
un brivido mi afferra, lacrima segue lacrima,
si sente molle e tenero questo cuore severo;
quel che adesso possiedo lo vedo da lontano,
e quello che svanì diventa reale e vero.
(Johann Wolfgang von Goethe, Faust, Dedica)
Caro Giancarlo,
il favore delle persone è scontato, perchè l’abbonamento ed i costi orari in quel parcheggio sono oggi un terzo di quelli precedenti, e perchè, per andare in centro, almeno in una parte del centro, il parcheggio è comodo (cosa che nessuno ha mai messo in dubbio). Ovvio che adesso il parcheggio ex Park Sì sia molto più pieno di prima.
Non era però questo il punto.
Il punto era e rimane l’assurdità del prezzo sostenuto dal Comune per acquistare una struttura già di sua proprietà, che comunque sarebbe tornata nella sua disponibilità (a mio avviso, tra pochi anni, visto la SABA ITALIA spa ci stava rimettendo da molto tempo l’osso del collo).
Il punto era e rimane che le agevolazioni oggi concesse per il Park Sì e l’aumento di presenze che qui si registra stanno togliendo abbonamenti e presenze negli altri parcheggi pure gestiti dall’APM (visto che a Macerata il bisogno di parcheggi è sempre quello, e non è certo aumentato perchè il Comune ha acquistato il Park Sì).
Insomma, una sorta di meccanismo a vasi comunicanti che, mettendo insieme l’assurdo esborso per l’acquisto e il mancato aumento degli introiti complessivi per il sistema parcheggi, finirà nei prossimi anni per mettere in gravi difficoltà l’APM.
Ogni progresso è anche un regresso. C’è progresso sempre e solo in un determinato senso. E poiché la vita nel suo complesso non ha senso, nel suo complesso non ha nemmeno progresso. Credere nel progresso non significa credere che un progresso sia già avvenuto. Questa non sarebbe una fede.
Le argomentazioni di Cherubini e Bommarito cercano entrambe di prevedere il futuro (visto che il presente non da ragione alle loro posizioni di convinti contestatori del progetto)con scenari fra loro alternativi. Tuttavia, a mio parere, ne l’uno ne altro troveranno un riscontro quando l’operazione Park Si avrà mostrato tutti i suoi effetti. Cherubini solo al termine del suo intervento ci dice che l’operazione avrà certamente un effetto ambientale negativo visto che farà aumentare il numero delle auto circolanti attirate dalle possibilità di trovare un parcheggio. Dall’altra parte Bommarito scrive invece che l’operazione è socialmente apprezzabile ma economicamente non sostenibile e metterà in crisi i Bilanci di APM (almeno ora non si parla più di quelli del Comune), perché alla fine le auto circolanti a Macerata sono sempre quelle e quindi non sarà possibile recuperare l’investimento. I due scenari come possiamo facilmente capire si elidono fra loro. Se le auto circolanti non aumentano gli effetti ambientali sono perlomeno nulli. In effetti l’operazione da poco conclusa non ha determinato un aumento di posti auto presenti a Macerata ne ha sostanzialmente modificato la convenienza relativa ad utilizzare auto piuttosto che mezzi pubblici (in realtà questa ultima si è spostata sia pure di poco a vantaggio dei Bus). Quello che è stato fatto in realtà è di rendere molto più competitivo il nuovo Parcheggio Centro Storico a scapito degli altri parcheggi, in particolare di quelli su strada. Risultato positivo per la nostra Comunità ? Noi pensiamo di si perché questa struttura (l’ex park Si) è la più vocata al servizio di quella area fondamentale che è il Centro storico e perché la sua offerta è anche la più sostenibile dal punto di vista ambientale (si può accedere senza impegnare le strade centrali e il suo utilizzo maggiore libera spazi dai parcheggi su strada).Quindi, e qui rispondo a Cherubini, la maggiore competitività del Park Centro Storico avrà in realtà un ritorno ambientale positivo anche grazie ad una serie di scelte ulteriori che sono state già prese (modifiche TPL) e ad altre che saranno prese nei prossimi mesi. E la sostenibilità economica ? APM ha presentato un Piano Economico Finanziario del ramo parcheggi estremamente prudente che nonostante ciò dimostra che l’acquisizione anticipata (di 25 anni e non di pochi) della gestione dell’ex Park si potrà essere assorbita senza mettere in crisi ne la solidità della società ne quella della area di affari dei parcheggi. Solo un auspicio ? No una convinzione che vedremo sarà confermata nei prossimi anni. In attesa colgo l’occasione per fare gli auguri di Buon anno a tutti i lettori di Cronache . E ne abbiamo bisogno !
Se il bel tempo si vede dal mattino, possiamo dire che la scelta ha avuto un riscontro positivo. Quando tutto andrà a regime avremo un ulteriore miglioramento del servizio per qualità e sostenibilità.
I soliti squilli di tamburi e rulli di trombe….
Stavolta è toccato all’assessore Iesari decantare le lodi della buona politica comunale.
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Ed effettivamente le decanta così bene, ma così bene che, alla fine, ha quasi convinto anche i più scettici….
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Poi ci si accorge che si sta parlando di favole e la magia dell’intervento dell’assessore svanisce.
Ritengo che l’operazione parcheggio andrà valutata quando verrà completata la ristrutturazione. Sciocco fare polemica sui 20 centesimi di aumento dei parcheggi in Corso Cavour a fronte di una sostanziosa diminuzione del costo degli abbonamenti.
Strumentale anche l’affermazione che la struttura era del Comune. Non è vero perchè sarebbe stato del Comune tra vent’anni.
Si voleva cementificare ancora? Si voleva fare gli interessi di alcuni privati?
Per quanto affermato dall’amico Cherubini avrei da fare alcune osservazioni:
1) “che il sindaco parlò di Rampa Zara come unica scelta possibile”. Cambiare idea in meglio non è una cosa sbagliata, anzi!!!
2)“i maceratesi avranno le piscine senza se e senza ma” Sappiamo tutti che la responsabilità ricade tutta sula ditta appaltatrice che, vinta la gara e firmato il contratto, non ha rispettato gli accordi.
3)“tra pochi mesi ristruttureremo il palazzetto e la Lube volerà in Europa”. Ristrutturare il palazzetto era impossibile dal punto tecnico. Per metterlo a norma era necessario l’aumento di altezza e questo comporta la messa a norma dal punto sismico di tutta la struttura. Conviene demolire e ricostruire. Allargarlo significava aumentare il numero dei posti, e i parcheggi? Per informazione l’Amministrazione di Civitanova (giunta indagata per abuso di ufficio) ha fatto realizzare un palazzetto di circa 8 milioni che non è agibile per eventuali finali europee!!!!
4)”900 mila euro per il parcheggio allo stadio che blocca un quartiere ed un nuovo presidente che sembra voglia fare uno stadio nuovo!!” Non per il parcheggio ma per le imposizioni della questura di Macerata!!! Altrimenti la Maceratese non si sarebbe potuta iscrivere al campionato di Lega Pro.