«Non abbiamo mai proposto il nome di Poeta come candidato sindaco di un’eventuale coalizione». Piero Gismondi, de La Nuova Città, non conferma i rumors che avevano dato tra i papabili candidati a sindaco di Civitanova, per la lista civica, l’assessore ai Lavori pubblici Marco Poeta (leggi l’articolo). Il nome di Poeta era trapelato insieme a quello di Flavio Rogani per Uniti per cambiare. Ma Gismondi al momento nega: «Se non si troverà il consenso attorno ad una figura di unità cercheremo altre ipotesi». La Nuova Città infatti è per ora un ago della bilancia, dai primi contatti con il candidato Stefano Ghio ad un’apertura verso Corvatta, una volta uscito di scena l’ex presidente Ivo Costamagna, considerato una figura ingombrante tanto che lo stesso Gismondi dichiarò che non avrebbe più fatto parte di una coalizione se questa avesse ricompreso Costamagna. La civica ancora non si esprime sul proprio appoggio.
Non si tira indietro invece Stefano Ghio, le indiscrezioni parlavano di un’operazione di convincimento nei confronti del candidato a ritirare la propria candidatura. L’ex presidente dell’ordine forense rassicura i suoi e lo fa attraverso Facebooki: «Sono coerente e rispettoso con chi ha scommesso sulla proposta amministrativa – dice Ghio – che sto costruendo insieme ai civitanovesi. Non adotto atteggiamenti politicamente conformi all’opportunismo ed alla convenienza personale. In due mesi ho incontrato l’entusiasmo di 48 candidati che aumentano di giorno in giorno tanto da indurmi a pensare di aprire ad una terza lista. Ho incontrato l’aspettativa di associazioni di categoria e cittadini, tutto ciò mi fa ritenere Civitanova pronta a sostenere un cambiamento vero, quello che rinnega i riti e le tattiche e valorizza la discussione sui problemi per identificarne la soluzione. Non tirerò mai nessuno per la giacchetta ma cercherò solo di convincere chi sarà più sensibile della bontà del progetto. Ci saranno i partiti tradizionali? Ci saranno le civiche tradizionali o di nuova costruzione? Non lo so perché la tattica per ora porta questi soggetti politici lontano dal merito delle questioni».
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Il futuro è Poeta. Il naufragar gli è dolce in questo mare.
E tanto caro mi fu quel grosso buco che
Dell’ultimo orizzonte il guardo più non esclude.
Con Silenzi, e profondissima quiete
Nell’immensità s’annegasse il pensier tuo.