Ex Ceccotti e affitti ai terremotati,
nella campagna elettorale

CIVITANOVA - Nella corsa a candidati sindaco Stefano Ghio affronta la questione sul futuro delle aree edificabili mentre la lista di Angelo Broccolo chiede un consiglio comunale aperto sulla questione delle case agli sfollati e propone che il Comune si faccia garante con prezzi concordati
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Stefano Ghio

Stefano Ghio

 

Futuro dell’area Ceccotti e urbanizzazione. Il candidato sindaco di Civitanova Stefano Ghio prosegue il tour di incontri. Intanto la lista “Civitanova il nostro futuro” affronta la situazione delle case in affitto per i terremotati.

GHIO. Dopo i commercianti e artigiani è la volta degli ambientalisti. L’ex presidente dell’ordine degli avvocati si è confrontato con l’associazione Legambiente sul futuro delle aree edificabili. L’associazione ambientalista ha ribadito con forza le critiche rispetto al futuro dell’area Ceccotti. Tra le priorità emerse nel costituendo programma di Ghio c’è anche un parcheggio funzionale al centro cittadino che si dovrà strutturare come centro commerciale naturale, un terminal per le corriere per favorire la mobilità urbana sostenibile ed infine il recupero della fornace come spazio da restituire alla città.

 

 

La lista Civitanova il nostro futuro

La lista Civitanova il nostro futuro

BROCCOLO. Interviene invece sulla questione affitti maggiorati per i terremotati la lista “Civitanova il nostro futuro” di Angelo Broccolo. «Non c’è una vera consapevolezza della gravità della situazione – commenta la lista – non esiste un coordinamento regionale e tutto viene lasciato all’iniziativa dei funzionari locali, che cercano di far fronte all’emergenza con buonsenso, con tanta buona volontà, ma senza una codificazione di intervento. La prefettura, duole rappresentarlo, pur nel dramma del momento, in questi giorni piuttosto che di trovare un tetto si sta preoccupando del dove far votare per il referendum gli  sfollati, chiedendo ai Comuni un censimento degli sfollati alloggiati nelle strutture recettive, sovraccaricando, così, una macchina organizzativa già di per sé carente».

«Il dovere degli amministratori in questo momento non è quello di lanciare generiche accuse di sciacallaggio – continua la lista – ma piuttosto, semmai, quello di identificare gli sciacalli e darne notizia di reato alla procura, diversamente, si lancia solo discredito sulla città, che invece tantissimo sta facendo per accogliere ed aiutare». La lista chiede un consiglio comunale sull’argomento e che il Comune si faccia garante con prezzi concordati.



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