di Enrico Maria Scattolini
MESSAGGIO DA PADOVA: linee di tendenza che si stanno confermando e/o delineando (+).
RIBADITA INTANTO QUELLA DELL’INCONTENTABILITA’ della dottoressa Tardella…Che meriterebbe un (-) se non fosse accompagnata dal sospetto di un atteggiamento studiato e programmato per provocare la virile reazione dei giocatori (+).
UNA PUNTA DI DELUSIONE INFATTI ANCHE NEL COMMENTO DALL’ “EUGANEO”, nonostante l’elettrizzante shock del gol all’ultimo istante di Federico Palmieri (+) (leggi l’articolo). La Presidentessa ha così risposto alla mia scontata domanda se fosse felice del pareggio: «Certo che sì, ma si poteva fare di meglio».
DI QUI LA CONSUETA INTERLOCUZIONE DI FINE MATCH: «Cioè avresti voluto vedere una Maceratese migliore sul piano tecnico? ….»
«….UNA MACERATESE soprattutto più coraggiosa con i ragazzi…»
«MA NON TI SONO BASTATI Ventola, Broli, Mestre, De Grazia dall’inizio; Palmieri e Franchini nella ripresa?»
«Dovevamo essere più aggressivi nel primo tempo…» Con questo lasciandomi intuire che lei la linea verde l’avrebbe voluta fin da subito più ampia…Poco dopo esplicitato nelle dichiarazioni in sala stampa.
EVIDENTEMENTE E’ DESTINO CHE GIUNTI non riesca a godersi la conquista di questi preziosi punti esterni. Soddisfazione di cui ha invece pieno titolo (+), se non altro per averli ottenuti in stadi prestigiosi come il “Braglia” di Modena e l’ “Euganeo” di Padova.
UN INTERESSANTE TREND che si va profilando (+) quale connotazione della personalità di una squadra appena nata, eppure capace di battersi (e saper anche recuperare, come l’altro ieri), contro avversari d’alto lignaggio.
NONOSTANTE I DIVERSI GIOVANI a fianco dei senatori (+), pur se ancora al di sotto delle aspettative di Mariella nostra.
AVVIATA FINALMENTE VERSO un intelligente dosaggio delle sue risorse (+), a differenze di quanto accaduto all’esordio.
E’ SIGNIFICATIVO CHE A PADOVA il risultato sia arrivato in rimonta; ma ancor più che sia stato il premio di una ripresa giocata meglio dell’avvio (+). Soprattutto nell’incandescente finale dopo il rigore parato alla mezz’ora da Forte.
MA NON E’ STATO L’UNICO SEGNALE FAVOREVOLE… Ne ho intravisto un altro ancor più importante (+), dal momento che interessa la struttura della formazione.
RIGUARDA INFATTI LA GAMMA DI SCELTE a disposizione di Giunti (+). Che non saranno infinite né di prima qualità, ma che pur tuttavia consentono un minimo di respiro.
A PADOVA E’ ACCADUTO CHE: (a) in difesa Perna abbia sostituito Marchetti, a dimostrazione di sufficienza di centrali; (b) a centrocampo Mestre di fatto abbia rilevato un Malaccari dimostratosi però utilissimo quando è stato chiamato in campo, al quarto d’ora della seconda frazione: di gamba nell’alimentare il recupero dei biancorossi e di piede nel traversone/assist per la rete del pari; (c) in attacco Palmieri abbia rimpiazzato l’esausto Turchetta. Ciò che ha saputo combinare il ragazzino è cosa nota…
DA RICORDARE che Allegretti staziona in infermeria, ma dovrebbe essere sulla via del recupero (+)…
CONSIDERAZIONI CHE HANNO CERTO BISOGNO di prossima certificazione; non mutano l’orizzonte della Maceratese, ma oggettivamente assicurano un po’ di serenità (+).
SE I BIANCOROSSI NON SI FOSSERO SMARRITI NELLE CONCLUSIONI (-) nel cuore dei due precedenti derbies all’Helvia Recina, perdendo tre punti, il bilancio dell’avvio di stagione sarebbe stato addirittura eccellente.
RICORDA OPPORTUNAMENTE CAPORALETTI (+) che non vincono da undici incontri. Pur se non mi sembra appropriata la commistione (-) della gestione Bucchi con quella di Giunti.
IL PAREGGIO DELL’ “EUGANEO” assume per altro una valenza superiore alla sua consistenza contabile (+).
MERITI PARTICOLARI per Forte e Palmieri (+).
DEL PORTIERE, oltre alle riconosciute capacità, va ammirata la professionalità. Non è un mistero che lui avrebbe desiderato una categoria superiore che, sembra, gli avesse garantito Bucchi al Perugia. Il vincolo contrattuale l’ha invece trattenuto a Macerata. Forte lo sta onorando con una serie di prestazioni d’alto livello. Massime il rigore ribattuto ad Altinier (+++).
PALMIERI E’ STATO INVECE LA SORPRESA (+). Ma sino ad un certo punto. Note infatti le sue qualità di rapinatore d’area, frutto di senso del gol, intuizione e rapidità (leggi l’intervista al 21enne attaccante). L’iniziale dimostrazione a Modena, contro il Carpi, in Tim Cup.
MA ANCORA PRIMA. Ricordo che mi mandò di traverso (-) una mia telecronaca di Recanatese-Maceratese, quando realizzò – ragazzino inatteso – la rete del pareggio dei “leopardiani”.
E’ FIGLIO D’ARTE, essendo stato il padre ottimo portiere (+) dei biancorossi, di spalla al grande Nello Malizia.
STRANO (-) che, pur essendo del posto, sia stato a suo tempo avviato all’attività calcistica dalla Recanatese.
O NORMALE, per la ben nota….fecondità (-) del vivaio domestico?
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Buonasera Scattolini, una curiosità, ma Palmieri padre è lo stesso che era portiere di riserva anche di Antonio Gabban?
HELVIA DI RICINO
Non avrei voluto intervenire perchè i fatti accaduti durante l’estate mi hanno infastidito e non approvo per intero l’operato della Società. Il caso iscrizione, la vendita di Kouko e la mancata sostituzione, la questione campo e lo svincolo Bucchi non sono state gestite anche a livello mediatico professionalmente. Queste problematiche hanno tolto tempo e forze alla società che forse ha tralasciato di pensare maggiormente alla formazione della rosa.
Di oggi poi la problematica fidejussione. Venti squadre di Legapro, fra le quali la rata, hanno contratto la fidejussione per l’iscrizione con una banca che è sull’orlo del fallimento. A suo tempo però la Lega, dopo gli accertamenti del caso, accettò le documentazioni. Le società interessate sarebbero in questo caso parte lesa, ma è sempre una grana. Il precedente Pisa poi giocherà a favore.
La partita di Padova
Sicuramente oltre le più rosee aspettative. Gli stessi cronisti locali hanno riconosciuto i meriti della rata al contrario della Tardella che cerca sempre di mettere del peperoncino per caricare la squadra. Un atteggiamento che negli anni passati ha dato ottimi risultati.
La squadra
Sicuramente di un livello molto inferiore a quello dell’anno scorso ma con alcuni giovani interessanti come Ventola, Palmieri e Mestre. La Tardella vuole far giocare il più possibile i giovani perchè aumenterebbe il minutaggio che permette di avere un notevole contributo federale. Questo contrasta con la possibilità di rinforzare la rosa. Certo che salvarsi facendo giocare i giovani sarebbe come fare tredici!!!
Il girone
E’ presto per giudicare la forza delle altre squadre ma non mi sembra che in giro vi siano mostri. I pareggi di Modena e Padova dimostrano che anche le squadre blasonate hanno difficoltà.
Poi vi sono squadre come l’Ancona che hanno già difficoltà finanziarie. Sarà un campionato con molte penalizzazioni e si salverà chi ne avrà di meno!!
Prospettive
Sabato avremo un osso durissimo. Il Pordenone, secondo qualcuno, gioca il più bel calcio della Legapro, quindi sarebbe il caso di rinunciare direttamente a giocare e prepararsi per la trasferta di Fano.
Ultime da Macerata marittima
Continua ad aumentare il numero dei galeotti fra i dirigenti ed ex dirigenti della società. Infatti è entrato nelle patrie galere anche l’osannato ex DS Bresciani!!
Non va meglio in campo. Sonora scoppola in casa con 4 pappine fermane. Frenata quindi all’entusiasmo di qualcuno che a citanò pensava già al famoso sorpasso di due anni fa.
Ottima l’idea di mandare la squadra dal maniscalco. Consiglierei di forgiarla a ferro di cavallo. Un po’ di fortuna non guasta mai come segnare al 93°. Certo, che una bella gara a forza di ” virilità ” tra piccioni e ramarri dovrebbe essere divertente anche se l’esito potrebbe essere doloroso, molto doloroso se non vengono usati unguenti specifici. A Civitanova si vince, si pareggia, si perde, senza patemi ne eccessive euforie. Si sta ancora vagliando se provare a passare ad una categoria superiore, oppure aspettare il ritorno di vecchi compagni di girone con le loro valigie di cartone legate da spaghi rimediati alla meglio e contenenti sogni infranti,romantiche delusioni ancora bagnate dalla fresca rugiada del giardino dell’Helvia. Certo che poi ritornare a giocare in un campo sportivo libero da catene, dopo aver giocato in uno stadio da super carcere americano, mitigherà sicuramente il morale della truppa, pardon dello stormo. Si stanno già vagliando, per gli ospiti del capoluogo, nuovi tipi di abbeveratoi per inumidire i loro becchi.Naturalmente,Buona fortuna con il Pordenone,così come si augura buona pesca ad un pescatore, se poi ci mettete anche un po’ di gioco, oh, non si sa mai. Caro ingegnere, forse sarebbe meglio aspettare ancora un po’ per le valutazioni tecniche. Per quelle giuridiche anche noi abbiamo diritto ai tre gradi di giudizio.
Molinari ha ragione. Ho confuso Malizia con Gabban.La memoria non è più quella d’una volta.Chiedo scusa ai lettori.
Ingegner Valentini,sono contento di leggere di nuovo “Helvia Ricino”.Grazie.Ciao.
CARLO DI RICINO E LE CRITICHE A SENSO UNICO
“Un avvio di campionato da far tremare i polsi. Incrociate con i due appuntamenti casalinghi sucitati due trasferte da sturbo (Modena e Padova) dopo il vernissage di Bergamo con l’Albinoleffe, le cui difficoltà sono tutte da decifrare”
(Enrico Maria Scattolini, CM, 18 agosto 2016)
Previsioni assai poco azzeccate quelle di Scattolini, che mai Carlo Di Ricino, nella sua proverbiale “obiettività” si sognerebbe di criticare. Ciò ovviamente mina la sua credibilità, poichè esclude il “tifo amico” (immune da critiche). E’ andata peggio alla Rata nelle due gare interne – i derbies con Samb e Ancona – in cui ha raccolto 1 misero punto. Si sono rivelate meno “da sturbo” le trasferte di Modena e Padova (due grandi che finora hanno deluso), da cui sono venuti 2 punti. A Modena, causa gli “esperimenti” di mister Pavan, era stato escluso il fantasista argentino Schiavi, che nel turno successivo a Teramo è andato in doppietta. A Padova il pareggio, frutto di due combinazioni favorevoli, è arrivato a 30 secondi dallo scadere del recupero, dopo che Forte aveva parato un rigore. Così sono 11 le partite ufficiali che la società Rata, di questo si parla, non vince. Dal 9 aprile 2016, quando battè in casa il Tuttocuoio. Non si tratta di “commistioni” tra le gestioni Bucchi e Giunti. In questa rubrica Scattolini (con lui Di Ricino) non si preoccuoava di compiere “commistioni” tra le gestioni Magi e Bucchi, tecnici in categorie diverse (Serie D e Lega Pro). Ciò per esaltare l’imbattibilità della Rata che in campionato (in gare ufficiali l’aveva persa nella poule scudetto con l’Akragas) è decaduta nel match con il Rimini, 26 settembre 2015. Perciò, Scattolini Cucù!!! A Carlo Di Ricino invece, principe delle gaffes (Kouko è stato rimpiazzato da Petrilli, è Fioretti che manca di sostituto), un consiglio. Cambi un sottotitolo della sua rubrica, costretto per polemizzare a risalire a due stagioni indietro e a dirigenti che sono “scappati a gambe levate”, altro che osannati! Di Ricino scriva quale nuovo titolo: “Ultime dal Liechtestein”. Dopo il “comico” inizio campionato, inutile stare a girare il “coltello nella piaga”, è arrivata la grana della fideiussione per l’iscrizione al torneo. Non c’entra nulla il Pisa (altra dimostrazione di confusione informativa): la sua era una garanzia aggiuntiva per il mercato di gennaio. La Rata ha contratto polizza con una compagnia del Liechtestein (finanziariamente significa qualcosa), ora non più abilitata a tali contratti. Legga Di Ricino la bella inchiesta de “L’Espresso”, c’è il rischio di dover ripresentare la fideiussione di 350 mila euro e di penalizzazione. Mentre dovrebbe già scontarne una di 2 punti per “ritardata iscrizione”. Insomma c’è la possibilità che il campionato della Rata debba ancora iniziare!
La malafede, le bugie, le contraddizioni, l’ignoranza (nel senso di non voler conoscere), le mistificazioni trionfano nei post del nostro caporetto ed ha raggiunto ogni limite di sopportazione. Vedi Enrico, non si può parlare seriamente di calcio, è riuscito a mettere in dubbio la fidejussione con possibilità di PENALIZZAZIONE.
Evidentemente legge solo quanto gli fa comodo. La lega ieri ha emanato un comunicato con cui dichiara che le società interessate non hanno nulla da temere e che tutto è regolare. Al massimo bisognerà spendere circa 10000 euro per una nuova fidejussione, ma come facevano a sapere le società che l’Assicurazione si sarebbe trovata in difficoltà?
Se fosse successo a Cerolini sarebbe stato un problema dal momento che oltre ad avere le manette ai polsi ha sequestrata anche la pignetta della colla!!!
Per il Livorno invece andava tutto bene perchè le fidejussioni integrative possono essere taroccate.
Quella della rata era regolare e accettata dalla lega dopo il nulla osta della Banca d’Italia.
Non più voglia di ascoltare questo signore e mi dispiace ma la mia rubrica si chiude qui.
Errata corrige. Naturalmente Pisa e non Livorno!!!
una critica quando è costruttiva è sempre positiva… quelle del signor Aldo hanno solo un filo conduttore, ovvero quello di evidenziare solo gli aspetti negativi della nostra società… i pareggi, la striscia senza vittorie, le fidejussioni, ecc. ecc. ecc…. il mio consiglio è questo: visto che si diverte così tanto a perdere tempo a raccogliere informazioni sulla rata e i suoi avversari, lo faccia anche per gli altri rossoblu suoi cugini anch’essi…. magari troverà altrettanto piacevole e divertente discutere con loro… che ne so magari prendendo spunto dal signor Valentini, può avviare una rubrica dal titolo “olio di palme”….. o forse il suo piacere è solo rivolto verso noi montanari? perchè se così fosse, mi farebbe pensare che la sua tanto vantata obiettività altro non sia che un motivo per giustificare e coprire un continuo e costante attacco verso i colori biancorossi…. intanto le indico il post dove poter creare un account ed avviare anche la sua eventuale rubrica: https://www.rivieraoggi.it/notizie/prima-pagina/samb/
Valentini,io ti consiglio ancora una volta di proseguire sulla tua strada e con le tue idee,continuando con “Helvia di Ricino”.Chiuderla significherebbe darla vinta a Caporaletti.Allora io non dovrei più scrivere “Somma Algebrica”.Invece continuerò a farlo ,soddisfatto di essere criticato ma seguito dal lettore.Di cui leggerò con attenzione i post che lo meritino e ne apprezzerò l’ironia se intelligente, fregandomi invece della loro caratura se scritti solo per uscire dall’anonimato.
E poi signor Valentini ognuno ha le sue ossessioni , nel suo dirimpettaio queste sono la Rata e Silenzi……
Vediamo come si mette la situazione. 15 giorni sabatici me li prendo.
Stasera sono terribilmente arrabbiato a conferma delle motivazioni che mi avevano indotto a lasciare.
Altra grana, si rischia di giocare a porte chiuse con il Pordenone per una questione tra la Tardella e la società che faceva il servizio di sicurezza l’anno scorso. La squadra proposta dalla Tardella non ha avuto il benestare del Ministero e deve decidere il Questore di Macerata. Intanto i biglietti non sono stati messi in vendita. Ti pare possibile andare avanti con questo ritmo?
CARLO DI RICINO IN ESILIO ALLE ISOLE CAYMAN?
“Gable, una compagnia di assicurazioni che corre da sempre sul filo del rasoio, sospesa tra la City di Londra e il mondo offshore. Gable Holding, capofila del piccolo gruppo finanziario, batte bandiera di un paradiso fiscale caraibico, le Isole Cayman. La società che vende le polizze, invece, ha uffici a Londra ma la sede legale si trova a Vaduz, in Liechtenstein, minuscolo principato alpino notoriamente non proprio all’avanguardia in fatto di trasparenza” (L’Espresso, 18 settembre 2016).
Carlo Di Ricino getta una messe di ingiurie addosso all’interlocutore (a dimostrazione del proprio spessore intellettuale e morale). Ma gli tornano tutte indietro, come se facesse pipì controvento, per la serie di idiozie e mistificazioni che propina nei post. Come quella della Banca d’Italia che ha concesso il “nulla osta” sulla fideiussione della Rata, mentre sulle assicurazioni (Gable lo è) vigila l’Ivass. Oppure l’attribuirmi di accettare “fideiussioni taroccate”, mentre sostenevo che quella del Pisa non riguardava l’iscrizione al torneo. La situazione finanziaria della Gable era nota, come si legge nel testo citato dell’Espresso, bastava informarsi. Chiaro che a tali assicurazioni si rivolgono società che non “navigano nell’oro” per avere condizioni favorevoli, con i rischi che comportano. Che la Gable sia in pericolo lo testimoniano i dati di bilancio: 30 milioni di euro la perdita dello scorso anno, risorse proprie ridotte al minimo: 3,5 milioni di euro. Confermati dalla Borsa, con il titolo Gable crollato nell’ultimo anno del 90%. Problemi gravi potrebbero sorgere alle società in caso di fallimento dell’assicurazione, non più in grado di onorare gli impegni pregressi. In questo caso sarebbe necessaria la “sostituzione” delle fideiussioni: la nota della Lega Pro – che fotografa la situazione attuale (“per ora”) – non esclude affatto questa eventualità. Sulla situazione della Gable potrebbe essere più esplicito Scattolini, noto esperto di finanza. Scattolini si preoccupa che gli altri non emergano dall’anonimato. Stia attento a non finirci lui, poichè non risponde – giornalisticamente dovrebbe farlo – ai rilievi che si pongono. Perchè pratica la “commistione” tra Magi e Bucchi e critica quella altrui tra Bucchi e Giunti? Riemergerà l’incenso che Scattolini ha sparso oltre misura sulla Rata e vedremo il comportamento. Minaccia Carlo Di Ricino di lasciare i commenti su CM, lo ha fatto da “zitella acida” tante volte, senza dare corso. E’ il momento giusto per agire, poichè “non c’è trippa per gatti”: spetta ad altri sedersi “sulla riva del fiume” e attendere la Rata in transito “verso la Serie D”. Gli ultimi avvenimenti hanno in comune l’aspetto economico: Stadio (canone, fideiussioni bancaria e assicurativa), iscrizione campionato (fideiussione Gable), vigilanza (società che interrompe l’accordo). Nel professionismo con una società gestita da “trattoria familiare”, che vive “alla giornata” (parole testuali della Curva Just). Perciò fa bene Carlo Di Ricino (novello Don Abbondio), a sparire davanti alle difficoltà (“vediamo come butta”). Vada in vacanza alle Isole Cayman, sono un paradiso fiscale ma si trovano nei Caraibi, quindi ambita meta turistica. Così quando torna, Carlo Di Ricino, ci racconta cosa succede da quelle parti!
Mi permetto di ricordare che la fideiussione contratta dalla Maceratese con la Soc. Gable, insieme ad altre 19 Società di Lega Pro, tra cui il Pordenone, più la Sampdoria ed il Bari, è passata prima al vaglio dell’apposito Organo di controllo IVASS e successivamente è stata ritenuta valida dalla Covisoc-
Quindi non si capisce che responsabilità possano avere le Società calcistiche nella vicenda in esame. Al massimo può essere chiesto loro di sostituire le polizze di cui trattasi.
Due precisazioni per caporetto abituato ad interpretare a suo modo le altrui affermazioni:
1) La Covisoc oltre il parere dell’Ivass ha chiesto il parere della Banca d’Italia.
2) “vedere come butta”. Intendevo dire come buttano i suoi post e da quanto scritto ultimamente mi sembra molto chiaro.
3) La fidejussione del Pisa, anche se per integrare quella d’iscrizione, poteva essere taroccata? Quella si che meritava una forte penalizzazione. Del resto vediamo quest’anno come è messo il Pisa!!!
FINE