di Andrea Busiello
Nel post gara di ieri della sfida di Modena (leggi l’articolo) vivace scambio di vedute tra la presidente Tardella e l’allenatore Federico Giunti. Il numero uno biancorosso non ha gradito la prova della squadra e ha chiesto un immediato confronto con il tecnico umbro. Se da un lato il punto ottenuto in Emilia è da considerarsi positivo dall’altro la squadra non ha giocato un calcio brillante, complice anche le pesanti assenze di giocatori chiave come il difensore Perna e il trequartista Turchetta. Prematuro parlare di ipotesi di divorzio anche se la presidente è stata piuttosto chiara nei confronti di Giunti: o la squadra migliora il proprio rendimento o la società penserà seriamente a cambiare allenatore. La partita con l’Ancona potrebbe essere decisiva in questo senso per il futuro del tecnico sulla panchina della Maceratese.
Martedì sera alle 20,30 all’Helvia Recina la sfida tra due squadre in difficoltà: i dorici sono penultimi con un punto in tre gare e in quest’avvio di stagione hanno dimostrato tutte le proprie lacune. Ieri contro il Bassano dopo esser passati in vantaggio gli uomini di Brini hanno subito due gol in casa raccogliendo zero punti. Difficile parlare di sfida salvezza alla quarta giornata di campionato (la Maceratese deve ancora recuperare la gara con l’Albinoleffe) ma siamo di fronte a un match molto importante per tutti. Ecco i risultati completi della terza giornata del girone B: Albinoleffe-Fano 1-1, Lumezzane-Gubbio 0-1, Santarcangelo-Parma 0-0, Sudtirol-Feralpi 1-2, Pordenone-Teramo 3-1, Venezia-Reggiana 1-1, Padova-Forlì 2-0.
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Speri che l’articolo in oggetto sia della serie ” ingrossiamo la notizia” per rendere lo stesso interessante… da tifoso normodotato NON voglio nemmeno prendere in considerazione dopo DUE partite l’ipotesi di un cambio di allenatore. …
Me pareva strano che non cacciasse subito qualcuno.
E CI RISIAMO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!! LA MUSICA NON CAMBIA E i SUONATORI NON SONO PURTROPPO SEMPRE GLI STESSI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! COME VOLEVASI DIMOSTRARE !!!!!!!!!!!!!!!!! MA ALLORA SE PO’ SAPE’ QUELLO CHE VULIMO FA ? E DAMOCE NA CALMATA! DOPO DUE PARTITE GIA’SE PENSA DE CAMBIA’ L’ALLENATORE !!!!!
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L’ESONERO DI GIUNTI E I MEA CULPA DELLA TARDELLA
Che mister Giunti (tecnico con esperienze ed esoneri essenzialmente in Serie D) avrebbe consumato il panettone a Macerata erano in pochi a crederci. Ma la possibilità di un suo esonero addirittura alla seconda partita (si è discusso di questo) ha sorpreso tutti. Al tecnico per la verità cambia poco, si tratta solo di aggiornare il “record personale”: a Foligno (Serie D) egli fu esonerato dopo 4 turni di campionato. I problemi, dal punto di vista personale, dovrebbe porseli la presidente Tardella che lo ha scelto pur sapendo dell’inesperienza del tecnico in Lega Pro. Come secondo la dirigente biancorossa ha chiesto di collocare, per un eventuale subentro, Gianangeli, con una sola conduzione in Serie D, a Matelica, conclusa con esonero dopo il girone d’andata. Sulla presidente Tardella, da qui i “mea culpa”, ricadono anche le scelte compiute per la “rosa”, insufficente come formazione titolare e quasi completamente mancante nelle riserve. Il tutto in un campionato – la Tardella fa parte del consiglio di Lega che l’ha votato – a 20 squadre. Quindi con 38 partite da disputare, turni infrasettimanali, per cui validi ricambi servono “come il pane”. Infine l’elemento meno condivisibile, il fatto che la presidente biancorossa abbia posto il problema del “cambio del tecnico” nel mezzo di un tris di partite, in una settimana, invece che alla sua conclusione, come ragione vorrebbe. In questo modo carica di “tensione e timori” la squadra alla vigilia del match determinante con l’Ancona, che deve vincere! Perchè poi i “pisatacoppi” sono attesi dalla trasferta con Padova, che a differenza del Modena l’attacco ce l’ha. Dovessero andare male le prennunciate “scelte tecniche”, i tifosi biancorossi potrebbero rivolgere le loro attenzioni verso il Gubbio dove, oltre al tecnico Magi, milita buona parte degli “invincibili”. Il Gubbio, avesse evitato il pareggio a Pordenone, ottenuto dai friulani nel recupero, ora sarebbe a punteggio pieno solo in vetta alla classifica. Leggete cosa scrive “Tuttolegapro”, sulla prestazione, dopo la vittoria a Lumezzane, dell’ex Alfredo Romano: “Sa il come, il quando, il perchè. Ecco come si potrebbe descrivere il giocatore che oggi, con la maglia numero 8, ha guidato il centrocampo del Gubbio in trasferta contro una squadra esperta come il Lumezzane, facendo sembrare il Tullio Saleri lo stadio di casa dei suoi. I passaggi sono illuminanti, le idee attecchiscono e coinvolgono. Se il Gubbio ha potuto tenere il controllo della partita per buona parte del primo tempo, il merito è soprattutto suo. Illuminato”. Per un confronto sul valore del centrocampo degli ex “invincibili” e quello dei “retrocessi” della Lupa Roma, basta aspettare un mese, per l’incontro in terra umbra. Tra i “mea culpa” della presidente Tardella ci sarà soprattutto quello di aver “smantellato” la squadra vincitrice, imbattuta, del campionato di Serie D. I giocatori per affrontare la Lega Pro c’erano, lo stanno dimostrando con il Gubbio, bastava tenerseli.
Caporetto si e’ superato, imbattibile nei quoi giudizi.
Andate a leggere cosa diceva degli invincibili!!!!
Ora sono fortissimi!!!
Veramente comico, altro Che Toto’.
A Modena ci siamo stati con una squadra derelitta e abbiamo preso il punto. Chissà che fra qualche giorno il nostro amico non dovrà fare un pieno….
CARLO DI RICINO E LE PENE PER LA RATA Carlo Di Ricino confonde il termine “comico”, categoria cui appartiene Totò (al secolo Antonio De Curtis), a cui sono onorato di essere avvicinato. Totò da molti critici e spettatori, sottoscritto compreso, è considerato il nostro maggior attore (tale è il profilo professionale) del secolo passato. Il prossimo anno ricorre il 50° anniversario della scomparsa del grande artista, speriamo che il nostro Paese gli dedichi celebrazioni degne della fama. Totò fu un grande attore sia comico che drammatico, come sta a dimostrare il film “Uccellacci e uccellini” di Pirpaolo Pasolini. Altre categorie, invece, sono quelle di “buffone” (in secoli passati) e “pagliaccio”(anche in tempi più moderni), deputati esclusivamente al divertimento, alla risata. A questi ultimi generi appartiene Carlo di Ricino, relativamente almeno alle “analisi” calcistiche che propone sui social: fanno “scompisciare” dal ridere! Egli ne da piena conferma quando allude a presunte posizioni altrui, senza però citarle, vanificando in tal modo le sue critiche. Probabilmente Carlo di Ricino confonde le annate sportive: a una certa età si hanno seri problemi con la memoria! La formazione che la Rata ha presentato a Modena è, escluso Perna, la stessa che ha perso il derby casalingo con la Samb. Quindi se la squadra, nella sostanza, era “derelitta” a Modena lo è sempre. La Rata non è piaciuta a me e nemmeno alla presidente Tardella, se è vero che ha “minacciato” di esonerare il tecnico Giunti. Ha poco di stare allegro Carlo Di Ricino, per quanto riguarda la squadra e sul piano personale, se dal mio ampio e articolato commento è riuscito a ricavare le solite quattro “frescacce”.
@ Caporetto
1) Non svicoliamo con la storia di Totò, fortuna che l’ha illustrata perchè nessuno di noi la conosceva.
2) Evita sempre di affrontare le problematiche poste, ripeto più chiaramente perchè evidentemente non capisce molto in fretta: perchè gli invincibili sono stati derisi per un anno dal momento che la squadra vinceva per fortuna ed ora sono dei giocatori validissimi? Ci spieghi questa metamorfesi!!!
3) Ho sempre sostenuto che la squadra di quest’anno è scarsa e prendere un punto a Modena è un grande risultato, quindi le sue considerazioni non hanno senso.
4) Direi che offendere continuamente stanca, in modo particolare chi legge. Non può bastare?
5) Non esiste nessuna pena per la Rata dal momento che vi sono anni di vacche grasse e anni di vacche magre, quest’anno soffriremo ma fortunatamente non è il mio unico pensiero come invece mi sembra di capire lei soffre e pensa esclusivamente alle nostre vicende.
6) Mai una parola sulla situazione del calcio a Civitanova, abbiamo un altro arresto di un ex dirigente, Bresciani; Montecuto comincia ad non avere più posto. Come mai questi personaggi vengono tutti allo porto?
7) Attenzione che questa situazione potrebbe modificarsi…..
CARLO DI RICINO E LE PREVISIONI DA MAGO GABRIEL “Futuro. Ho fiducia nella Tardella. E’ una persona vincente e credo che il prossimo anno, anche cambiando tutto, appronterà una squadra all’altezza della situazione. L’appetito vien mangiando!!! Del resto mi pare che non abbia mai sbagliato una scelta” (Carlo Di Ricino, 16 maggio 2016). Che succede, la squadra che secondo Di Ricino doveva essere “all’altezza della situazione” (leggi competitiva per la Serie B) ora è diventata “scarsa”? Perchè meravigliarsi, Carlo Di Ricino (come è dimostrato) afferma di aver “sempre sostenuto” che la squadra è scadente. A questo punto chiedo: anche la Tardella non è più una “persona vincente” e non è più vero che “non abbia sbagliato mai una scelta”? A proposito di “appetito vien mangiando”, il povero Di Ricino che aveva pregustato per questa stagione una prelibata “torta” si trova tra i denti “un tozzo di pane”, sportivamente parlando! Per uno come Carlo Di Ricino specialista nel “fare le pulci” alla coerenza altrui (citi mie frasi con virgolette, come faccio io con lei, altrimenti ciò che afferma – dato il “pulpito” – non nè attendibile) non c’è male. La Rata stia attenta a portare a casa stasera i 3 punti nel derby con l’Ancona (non è nel suo momento migliore). Viceversa con il possibile “esonero” di Giunti (particolare: la squadra, come già la stagione passata con Bucchi, è dalla parte del tecnico) il cammino della Rata si complicherebbe parecchio. Confermo in pieno, come si evidenzia da quanto riportato, l’appatenenza di Carlo Di Ricino alle categorie esposte nel precedente commento.
@Caporetto
Come il solito svicola vigliaccamente i quesiti posti in modo chiaro. Gli argomenti che lo sbugiardano non li accetta e non risponde. E’ evidente che con lei non si possono scambiare opinioni considerato che parte per la tangente e cambia discorso. E con questo la prego di non citarmi più nei suoi ridicoli post.
Ad maiora.
caporaletti sei un caso irrecuperabile,se ci salviamo pure quest’anno ti impicchi.
@ Carlo Di Ricino. Le faccio sommessamente notare che è stato proprio lei a chiamarmi in causa, a seguito di un mio commento in cui la sua persona non viene assolutamente citata. Nel suo post fa riferimento ai comici, a Totò, mi può spiegare cosa va cercando? Per il resto lei non “sbugiarda” nessuno e non pone in “modo chiaro” un fico secco! L’ho invitata a citare i miei interventi “tra virgolette”, poichè considerate le sue elevate capacità “inventive” c’è da dubitare seriamente su ciò che riferisce. Non pretenderà mica che sia solo io a dover rispondere al “maestrino” dei miei stivali che interroga! Lei, Di Ricino, come s’è visto, non replica nemmeno a sue affermazioni citate testualmente. figuriamoci. Non ha nulla da dire, era “sobrio” mentre esponeva opinioni che la realtà sconfessa? Lasci perdere – l’ha anmmonita in tal senso Ferramondo – non si avventuri sul piano dialettico: “è una battaglia persa in partenza”. Considerato quanto sopra riferito, Carlo Di Ricino, le si addice il termine “ridicolo” che lei usa nei miei confronti. Per stasera non dimentichi che l’Ancona è nelle “precarie” condizioni della Rata e perciò venderà cara la pelle.
@ Principi ex Er Monnezza (ora Mustafà). Non si preoccupi per gli altri, badi piuttosto a se stesso! Si guardi bene alle spalle, in questa stagione stia certo non le mancheranno pericoli di “inchiapp…”. Un tecnico in “bilico” (salta non salta?), una squadra che se è priva di una pedina crolla come il castello di carte. Hai voglia quante occasioni, Mustafà, le si presenteranno presto. A meno che lei non provi piacere nel ruolo di “prendente” (ha già avuto l’esperienza con la Samb), allora le auguro buon divertimento!
Questa pagina è molto più divertente di certe partite.