Sanità, Maccioni:
“Da lunedì al via
la riforma a Tolentino”

OSPEDALI - Il direttore dell'Area Vasta 3 spiega che l'iter verso il nosocomio di comunità comincerà tra un paio di giorni. Da oggi è chiuso il punto nascita di San Severino, il personale: "Nessun disagio per le mamme"

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Il direttore Area Vasta 3 Alessandro Maccioni

Il direttore Area Vasta 3 Alessandro Maccioni

 

di Federica Nardi e Monia Orazi

«Da lunedì partiremo con la riforma dell’ospedale di comunità a Tolentino». Così Alessandro Maccioni, direttore di Area vasta 3, ha fugato ogni dubbio sui tempi della riconversione del piccolo nosocomio in ospedale di comunità. Una riconversione che aveva portato il comune di Tolentino  a impugnare le decisioni di Regione e Asur lo scorso 21 febbraio. Ma il giorno dopo la Regione aveva adottato con un provvedimento alcune modifiche previste già dal 15 gennaio e che riguardavano proprio gli atti impugnati dal Comune, facendo decadere la richiesta di sospensiva, come confermato ieri anche dall’avvocato Marco Massei, che ha seguito il ricorso per l’ente. «Siamo rimasti al palo per rispetto della magistratura – dice Maccioni – ma andremo avanti per essere pronti alla scadenza per il riordino della sanità del primo gennaio 2017, imposta dalla legge». L’occasione per tornare a parlare della riforma sanitaria è stata la maratonina di Camerino “La donna che corre”, dedicata al tema della prevenzione. Una camminata nel verde per ricordare, nel mese della festa della donna, che la prevenzione è importante. Ed è alle donne, in particolare alle future mamme, che Maccioni si rivolge nel saluto iniziale, tranquillizzandole sulla qualità dei punti nascita di Macerata e Civitanova, in questa giornata che segna la chiusura definitiva del punto nascita dell’ospedale di San Severino. Chiusura prevista per il 13 marzo, con una settimana di tempo per far conoscere le varie alternative disponibili alle future mamme che avevano previsto di partorire a San Severino. E il personale del nosocomio conferma che «nessuna donna si è presentata né ha telefonato in reparto e non c’è stato nessun disagio per l’utenza». Anche se la chiusura è stata accompagnata dalle forti proteste del comitato nato per tutelare il punto nascita e del tribunale per i diritti del malato settempendano, con il presidente Veros Bartoloni che ricorda che, nel momento della chiusura «non si è tenuto conto della difficoltà di viabilità del nostro territorio», dice Bartoloni in una nota. Bartoloni ricorda anche che andrebbero istituite la Stam (il servizio di trasporto assistito materno) e la Sten (il servizio trasporto emergenza neonatale), per garantire le mamme in caso di emergenza.



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