di Enrico Maria Scattolini
DOPO 96 MINUTI DI MACERATESE-ANCONA (-), mi sono chiesto: “Ma quando comincia ‘sto derby?”
L’ATTESO DERBISSIMO PER ANTONOMASIA, per il quale si sono scomodati circa 3500 spettatori, dont 3199 paganti (+). Colme finalmente la tribuna e le gradinate dell’Helvia Recina, dopo le ricorrenti astenie del recente passato.
CON UNA PARTECIPAZIONE straordinaria del pubblico biancorosso “pistacoppo” (+); un po’ meno di quello degli stessi colori, ma di fede dorica: almeno mezzo migliaio mancato all’appello.
CIO’ NONDIMENO IL CLIMA AI CONFINI COL SURREALE (-), che ha aleggiato sullo stadio maceratese, me ne ha fatto sfuggire la presa in diretta.
TANTO DA COSTRINGERMI a consultare, a quel punto, i miei appunti di diligente cronista per capire: (a) che la partita era stata in realtà giocata, come documentato dal puntuale triplice fischio di chiusura di tale Viotti di Tivoli (leggi l’articolo); (b) che era terminata con un gol per parte, su tiri piazzati; (c) che pertanto l’Ancona non era stata spazzata via dai play-off, come fortemente temuto alla vigilia dagli ospiti e, credo, auspicato dai padroni di casa; (d) che la Maceratese aveva fatto un altro passo avanti verso la… sospirata salvezza (Tardella “ipse dixit”); (e) che, insomma, tutto era rimasto come prima.
EPISODI TECNICI PERO’ CALATI in un’atmosfera rarefatta (-), dissociata dalla consuetudine delle tenzoni fra maceratesi ed anconetani.
DI INUSITATO FAIR PLAY, tale addirittura di cloroformizzare (-) un accadimento che, nel rispetto del tipico copione di questa categoria d’incontri, avrebbe dovuto invece scatenare il pandemonio.
MI RIFERISCO AL CALCIO DI RIGORE (-) concesso all’Ancona nell’overtime del primo tempo e trasformato da Libertazzi. Con cui la squadra di Cornacchini ha annullato lo svantaggio del gol di Buonaiuto – anch’esso su battuta franca, ma dal limite dell’area avversaria – ed ha mantenuto la parità sino alla fine. Legittimamente (+).
LA DECISIONE DEL REFEREE (-) aveva infatti tutti i connotati per far infuriare, e alla grande, la tifoseria biancorossa.
INTANTO PERCHE’, ad occhio nudo, dagli spalti si era scorto ben poco o niente addirittura (-).
POI, ANCHE A DAR CREDITO ALLA VERSIONE UFFICIALE (-), il contatto fra Sabato e Libertazzi, al centro di una mischia nell’area maceratese sugli sviluppi di un corner, era apparso uno dei tanti che si verificano in queste circostanze. Pressochè inevitabili entro gli angusti sedici metri della zona proibita. Salvo…smaterializzazioni…
INFINE IL CONTRASTO OPPOSTO dalla difesa maceratese è stato mutilato di una unità (-), non avendo Viotti consentito nel frattempo il rientro in attività di Karkalis. Pronto al limite del campo, dopo aver smaltito il danno dell’infortunio precedentemente subito e che aveva comportato il fatale raddoppio del minuto di recupero inizialmente concesso.
UN PO’ COME VERIFICATOSI nell’indimenticabile sconfitta contro il Rimini a Santarcangelo (-).
INVECE NULLA DI NULLA! Relativa calma sugli spalti biancorossi, forse perché nessuno ci aveva capito alcunché; ed in sala stampa, a match archiviato. Diplomatico Bucchi “Non sono abituato ad entrare nel merito dell’operato dell’arbitro; dico solo che avrebbe dovuto permettere a Karkalis di riprendere il gioco prima dell’esecuzione del calcio d’angolo”. (+)
SOLTANTO IRONICA LA TARDELLA (-)…: “Io ero lontana dall’azione, avendo seguito l’incontro dalla gradinata. Quindi non posso esprimere giudizi. Non prima di aver visto la ripresa televisiva. Poi te lo farò sapere…”.
…MA SORPRENDENTE (-) per una abituata a lanciarsi in furiose filippiche nei confronti dei direttori di gara. Ma attualmente è consigliere di Lega Pro di fresca nomina.
CON UNA CHIOSA (“Per altro questo signor Viotti noi lo conoscevamo sin dalla partita casalinga con L’Aquila”), PERO’ PARZIALE perché la presidentessa ha mancato di sottolineare come il medesimo non fosse un top nella direzione d’impegni di Terza Divisione (-).
ED UNA CERTIFICAZIONE DI MERITO, per l’Ancona: “Squadra tosta. Giusto il pareggio”.
VABBE’!!!!TUTTO CIO’ ha contribuito a rafforzare la mia impressione che il vero derby Maceratese – Ancona non si sia giocato alla data prevista dal calendario (-).
ALLORA CHE SENSO ha commentarlo?
IL MIO MALIGNO SPIRITO DI CRITICA m’invita tuttavia a recuperarne qualche frammento dal dormiveglia di ieri pomeriggio (-).
UNA PARTITA A SCACCHI più che di calcio (-), soprattutto nel primo tempo. Scelta pragmatica, quella di Bucchi, che ha chiamato alle armi i suoi fidati di sempre.
CON CAROTTI AL POSTO DI TOGNI, rispetto al successo di Pontedera: “Sul terreno dell’Helvia Recina – ha chiarito Bucchi – le geometrie del brasiliano non avrebbero avuto senso”. Io penso invece che il motivo vero sia stato quello di opporre fisicità ed esperienza (+) alla superiorità numerica e di palleggio dei dorici in mezzo al campo.
ALTRIMENTI, conoscendo come perenni le precarie condizioni del tappeto erboso, dove i biancorossi sono costretti, per contratto, a disputare metà dei propri impegni stagionali, per quale ragione sarebbe stato ingaggiato Togni nel mercato di riparazione (-)?
UN PO’ MENO SOPORIFERA LA RIPRESA (+). In forza di un fraseggio più offensivo degli ospiti e quindi di maggiori opportunità per le ripartenze della Maceratese. Non a caso i primi hanno avuto l’occasione di Casiraghi, neutralizzata da Forte; i biancorossi quelle di Faisca (sventata con affanno dalla retroguardia rivierasca) e Kouko (fallita la sua conclusione in acrobazia, in assoluta libertà, sul secondo palo).
TUTTO QUI (-). Sufficiente per capire la solenne dormita. Di tanti. Io fra questi. Quelli delle gradinate si sono almeno goduti il sole dell’incipiente primavera.
(In basso la galleria fotografica di Maceratese-Ancona)
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HELVIA DI RICINO
Partita brutta come succede spesso in queste occasioni. Ha vinto la paura di perdere che sarebbe stato tragico per l’Ancona. Il campo poi ha fatto la sua parte, ma ormai per quest’anno sarà sempre così.
L’arbitro.
Al gol di Bonaiuto mi trovavo in fondo alla tribuna perfettamente in linea con la porta, la palla è entrata di almeno 30/40 cm, il braccio del portiere era tutto dentro la parta. Lo stesso DS dell’Ancona ha ammesso in televisione ed ha condannato l’errore del proprio portiere.
Non ho visto il fallo da rigore, anche se c’è stato è avvenuto a tempo di recupero largamente scaduto e con un nostro giocatore fuori perchè l’arbitro non lo ha fatto rientrare dopo un incidente.
Nel primo tempo i dorici hanno menato come fabbri senza avere un solo ammonito. Il marcatore di Kouko ha potuto liberamente martellare impunemente.
Bucchi
Visto lo schieramento dell’Ancona (5 centrocampisti) forse sarebbe stato utile, almeno all’inizio, rinunciare a Bonaiuto e inserire un centrocampista in più (Giuffrida).
La classifica
Il Siena è nuovamente scivolato, forse è fuori dai giochi. Con il pareggio abbiamo mantenuto i 5 punti di vantaggio e non sono pochi. Osservando poi la media inglese i punti di vantaggio sono 7 e i punti di ritardo dal Pisa solo 2. Se, ottenuta la salvezza, si vuole arrivare ai playoff sarebbe utile il secondo posto perchè il primo scontro a partita unica si giocherà in casa della seconda e basterebbe pareggiarla per andare in semifinale.
Ordine pubblico
Non so se Macerata sia considerata una città dove vivono facinorosi che impiegano il loro tempo a delinquere durante le partite di calcio. Dopo la manfrina settimanale in cui si era proibito l’ingresso al campo ai non residenti della provincia la cosa più comica è avvenuta all’uscita. Tutti bloccati a metà salita che porta in Via Panfilo senza avere la possibilità di andare verso via dei Velini dove molti avevano le macchine. No, si doveva fare tutto il giro, tutta la salita e ritornare giù. Visto un ragazzo con le stampelle bloccato anche lui. Il tutto mentre gli anconetani si trovavano da tutta un’altra parte e alla presenza di almeno 20 poliziotti in assetto antisommossa!!|!
Evidentemente in alto qualcuno ci ama.
Chiedo ai responsabili se sanno che hanno fatto spendere al Comune 800 mila euro per realizzare i percorsi separati.
Non posso fare la salita, ho dovuto attendere 20 minuti per andare in macchina. Credo che per quest’anno ho chiuso con lo stadio.
Macerata Marittima
Hanno cambiato allenatore perchè si voleva vincere dando spettacolo!!! Hanno rimediato un’altra figuraccia in un quartiere che non ho trovato neppure sulla cartina geografica, però si continua ad ironizzare con la rata sputando affermazioni che non stanno nè in cielo nè in terra.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.
William Shakespear, da “Amleto”
Ma che Ancona e Ancona …..il derby vero ( quando sarà ) è con Citanò !!!
Con Citano’ fra 10 anni !!!!!